di Fiorenza Sarzanini
Yara, i segreti dell’inchiesta: così hanno trovato la madre di «Ignoto1»
Contro l’arrestato, Massimo Giuseppe Bossetti, le celle telefoniche. L’ultima chiamata a un’ora dalla scomparsa
Una lista di 525 donne che nel corso degli anni avevano avuto almeno un contatto con Giuseppe Guerinoni, l’autista di Gorno individuato come il padre di «Ignoto 1», l’assassino di Yara. Parte da qui l’indagine che ha fatto finire in carcere Giuseppe Bossetti. La svolta arriva venerdì scorso, quando il test comparativo del Dna fa «match»: Ester Arzufi, 67 anni, è la madre di «Ignoto 1». Negli anni 70 viveva a Parre, è stata l’amante segreta di Guerinoni e nel 1970 ha avuto da lui due gemelli. Al maschio ha dato lo stesso nome di battesimo di Guerinoni. La femmina l’ha invece chiamata Laura, esattamente come la moglie di Guerinoni. Un incrocio perverso che adesso aggiunge nuovi e inquietanti misteri alla vicenda. Anche perché poco prima della nascita dei bimbi la donna aveva deciso di lasciare il paese e trasferirsi nella zona dell’Isola. Ma alla fine è stato proprio questo dettaglio a fornire ai carabinieri del Ros guidati dal generale Mario Parente la traccia decisiva.
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Le ragazze della valle
Amiche, conoscenti, passeggere del pullman che l’uomo guidava facendo il giro della Val Brembana, tutte le donne vengono «schedate» e sottoposte al test del Dna. Si cercano prima di tutto ragazze madri, ma senza escludere che in realtà anche «lei» fosse sposata. Si allarga il cerchio a tutti gli altri paesi della zona. Il lavoro degli investigatori del Ros e dello Sco è certosino perché anche un dettaglio apparentemente insignificante può fornire il tassello decisivo. Si fa la lista di quelle che si sono trasferite da un paese all’altro. Sono decine di nomi, di nuovi test da effettuare. Si preleva la saliva, si archivia il risultato, si procede alle comparazioni. Si va avanti così per giorni, settimane. Fino a venerdì scorso.
Gli esperti del Ris quasi non ci credono: il codice di Ester Arzufi è perfettamente identico a quello della madre di «Ignoto 1». Scattano gli accertamenti per ricostruire la vita della donna. Si scopre così che nel 1966 ha sposato Giovanni Bossetti e con lui viveva a Parre, lo stesso paese di Guerinoni. Quando rimane incinta decide di andare via e si trasferisce a Terno d’Isola dove dà alla luce i due gemelli. È suo marito a riconoscerli, li tratta proprio come fossero suoi. Dopo qualche anno arriva anche un terzo figlio, la famiglia decide di spostarsi a Brembate. È il paese dove vivono i Gambirasio, il luogo dove Yara sembra essere stata inghiottita nel nulla.
Gli esperti del Ris quasi non ci credono: il codice di Ester Arzufi è perfettamente identico a quello della madre di «Ignoto 1». Scattano gli accertamenti per ricostruire la vita della donna. Si scopre così che nel 1966 ha sposato Giovanni Bossetti e con lui viveva a Parre, lo stesso paese di Guerinoni. Quando rimane incinta decide di andare via e si trasferisce a Terno d’Isola dove dà alla luce i due gemelli. È suo marito a riconoscerli, li tratta proprio come fossero suoi. Dopo qualche anno arriva anche un terzo figlio, la famiglia decide di spostarsi a Brembate. È il paese dove vivono i Gambirasio, il luogo dove Yara sembra essere stata inghiottita nel nulla.
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Hanno scritto che l'indagine per scoprire l'ignobile individuo che ha inteso sfogare le sue basse pulsioni sessuali su una bambina di 13 anni è costata 3 milioni di euro!
SOLDI BEN SPESI!
FINALMENTE I NOSTRI SOLDI SPESI PER QUALCOSA DI GIUSTO, PULITO E SACROSANTO!!
Non ne possiamo più di sentire che per acchiappare gli "assegni in bianco" che lo Stato firma per gli appalti, come ho spiegato in altri post, imprenditori senza scrupoli danno mazzette a corrotti che possono gestire la "cosa" e il denaro pubblico, tanto quei soldi gli rientreranno gonfiando le "deroghe" dei lavori appaltati e dunque le pagheremo sempre noi contribuenti!
Non ne posso più di sentire che pidocchi politici insediati sulle poltrone dei comuni, delle provincie, delle regioni si impadroniscono del denaro dei contribuenti facendosi pagare tutto, votando regole e leggi che sono solo grimaldelli per accedere alle casse pubbliche, vedi i soldi stratosferici "dei rimborsi" o quelli per i gruppi consiliari "per curare l'elettorato"!!
Mi si rivolta lo stomaco a ricordare che un avvocaticchio di 30 anni di nome Vincenzo Maruccio si è potuto impadronire di euro 700.000 per giocarseli ai videopoker, grazie a chi lo ha candidato e a chi ha votato perché costui e quelli come lui potessero avere a disposizione "fondi dei gruppi consiliari regionali per la cura dell'elettorato"!!
DUNQUE VIVA PER I SOLDI BEN SPESI PER GETTARE VIA LA MASCHERA DAL VOLTO DI CHI, AL RIPARO DELLA SUA "APPARENTE NORMALITA'", HA BEN ALTRA BIECA IMMAGINE.
UN PLAUSO ASSOLUTO A TUTTI, PROPRIO A TUTTI, GLI ESPERTI DEI VARI CAMPI CHE HANNO PORTATO A QUESTO RISULTATO: PERCHE' E' STATO UN ECCELLENTE E CERTOSINO LAVORO DI SQUADRA.
La giornalista che ha scritto l'articolo di cui ho riportato soltanto alcune parti dice: "...dà alla luce i due gemelli. È suo marito a riconoscerli, li tratta proprio come fossero suoi."
Ma forse pensava che fossero suoi! Dato che era il marito della donna dal 1966 e l'assassino e sua sorella sono nati nel 1970!
A meno che non fosse lontano dalla moglie per lavoro, come il marito della madre della piccola Denise scomparsa, il quale si chiama Pipitone e sapeva benissimo che la bimba che porta il suo cognome non è sua, giacché nel momento in cui è stata concepita egli lavorava in Germania.
Nelle tragedie poi le cose che sapevano in pochi diventano di dominio pubblico e si scopre l'infedeltà e l'inganno.
Nella ridda delle notizie della prima ora sembra che questa Ester Arzufi abbia detto: "E' di mio marito, però se è stato lui è giusto che paghi!"
Se è vero che l'ha detto si può solo commentare: "Beata ignoranza!!"