Solo in questi primi sei mesi del 2014, le piraterie hanno provocato la morte di 47 persone e hanno fatto 473 feriti. Gli incidenti che hanno coinvolto anche i bambini sono 29, di cui 2 sono morti mentre 32 sono rimasti feriti. Tragico anche il bilancio 2013, con 52 bambini morti in 832 incidenti.
Un neonato in carrozzina è stato investito sulle strisce pedonali stamattina a Roma, in via Salaria all'angolo con via Yser. Secondo quanto ricostruito dalla polizia municipale, il bambino di appena due mesi era con la madre e stavano attraversando sulle strisce quando l'auto ha investito la carrozzina. Il piccolo è stato trasportato in codice giallo al Bambino Gesù e non è in gravi condizioni. Il conducente della macchina si è fermato a prestare soccorso. Sul posto per i rilievi i vigili del II gruppo.
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Non voglio dilungarmi in altri esempi di cui la cronaca è tristemente piena: le statistiche già raccolgono i dati e ne traggono le conclusioni.
La legge sul rilascio delle patenti va cambiata, come molte cose in Italia.
Come molte cose in Italia si è severi con chi può fare poco male e si è permissivi con chi ne può fare molto.
I controlli sono inefficaci, fatti a caso e dunque inutili.
Mi baso su fatti concreti. Ogni giorno, anche nel fare un breve percorso, vedo trasgressioni ribalde del Codice della Strada. I trasgressori sono di tutte le età e arroganti. Perché? Perché sono sicuri dell'impunità.
La persona corretta ci rimette, giacché per evitare lo scontro si deve fermare per far passare il prepotente che non rispetta la precedenza che dovrebbe dare, il quale spesso parla sfacciatamente al cellulare, insulta chi protesta per il sopruso... e così via! A volte, accanto a questi microepisodi quotidiani e continui, passano auto della Polizia Municipale, della Polizia di Stato, dei Carabinieri.. e tirano dritto. Un tempo era impensabile che non si fermassero di fronte ad una evidente trasgressione, oggi i controlli vengono programmati: si ferma la pattuglia e fa i controlli fermando, più o meno a caso, gli automobilisti.
Pochi giorni fa, mentre transitavo dentro una rotonda all'europea, ho incrociato un tizio che si è immesso con prepotenza tagliandomi la strada a pochi metri dal muso della mia auto: ho suonato il clacson e ho preteso la mia precedenza ma il prepotente, un uomo sui trenta anni, mi ha gridato: "Devi da dà la precedenza a destra!"
Ho tentato di gridargli: "Ma quale precedenza a destra?! Questa è una rotonda all'europea! Ma hai i triangoli rovesciati prima di immetterti, che vogliono dire che devi dare la precedenza!"
Quello ha continuato ad urlare come un disco rotto: "Devi da dà la precedenza a destra!"
Dietro di me guidava mio marito con un'altra auto ed ha visto la scena.
Dice che la bestia che, evidentemente, oltre ad essere un prepotente è anche all'oscuro di cosa è il Codice della Strada, mi si è attaccato al paraurti per farmi paura per un buon tratto di strada, cosa frequente nei bruti che guidano, ma è difficile che una automobilista esperta e con i nervi saldi come me si metta paura, tutt'altro, so attuare delle tecniche di guida che mettono in difficoltà gli idioti che provano a fare della strada un Far West.
Questa mia abilità e assenza di incidenti (ad eccezione di tre o quattro piccoli urti alle carrozzerie nell'arco di 47 anni di guida) non mi salva dai "rigorosi" controlli medici sulla vista!
Ho già scritto della mia parziale disabilità visiva: già all'età di 9 mesi mia madre si accorse che strabizzavo l'occhio destro. Si scoprì in seguito che si trattava di una lesione alla retina che oscurava la visione centrale lasciando fortunatamente la visione periferica che consente di muoversi a piedi e dunque non è cecità totale. Grazie all'altro occhio, che in seguito ha avuto anch'esso delle lesioni periferiche, posso leggere e guidare l'auto.
Sempre per mia fortuna, queste lesioni si sono fermate e sono almeno 38 anni che i miei occhi presentano la medesima situazione. Da sempre debbo rinnovare la patente ogni 5 anni e passare la visita con la Commissione Medica Provinciale per gli invalidi: insomma quella per le patenti speciali. Le patenti speciali danno delle limitazioni: non solo per il controllo più frequente (5 anni contro i 10 delle patenti normali), ma anche, ad esempio nel mio caso, nel non poter guidare macchine sportive e superiori ad una certa cilindrata.
Pur guidando benissimo (cosa riconosciutami da molti) e anche in ore buie e con forte pioggia, sono soggetta a queste leggi vessatorie ed umilianti per una persona autonoma ed attiva come sono a 68 anni. Cinque anni fa, al penultimo rinnovo, hanno voluto un ulteriore esame della vista, oltre quelli sempre fatti in loco, la campimetria. Credevo fosse una cosa chiesta una tantum da un Presidente di Commissione pignolo, invece è una precisa richiesta di legge del tutto nuova. Anche oggi, al rinnovo quinquennale, hanno chiesto questo esame da fare però soltanto in una struttura pubblica!
Sappiamo tutti che gli esami nelle ASL del SSN si debbono prenotare con largo anticipo... mesi.. Nel frattempo non si guida più!
La frustrazione e la limitazione della mia libertà personale sono grandissime! E lo sono ancora di più nella consapevolezza che, se si è così rigorosi con chi ha disabilità visive, non lo si è altrettanto con chi ha il cervello bacato e guida in modo dissennato.
Anche scremando la popolazione automobilistica da drogati, gente che fa uso abituale di psicofarmaci, gente che beve alcool, rimangono le persone, frequentissime, che disdegnano il Codice della Strada inventandosi un Codice a loro uso e consumo personale: dunque di fatto degli alienati, degli asociali che non vogliono piegarsi alle Regole che una Società deve darsi per dirsi civile e vivere gli individui nel rispetto degli uni con gli altri.
E sono soprattutto quest'ultimi che creano grossi incidenti e danni e non certo chi ha disabilità visive: giacché un buon cervello può usare molto bene poca vista, mentre un cervello balzano può usare molto male la migliore vista possibile!