sabato 5 luglio 2014

Berlusconi - Floriani: qualcosa in comune?

Da: Il Messaggero

Baby squillo, in otto a processo. Ma avranno lo sconto di pena



Chiusa la prima tranche dell'inchiesta, i pm continuano gli accertamenti sui clienti delle minorenni. Finora ne sono stati identificati cinquanta, tra cui il marito di Alessandra Mussolini, Mauro Floriani, e il figlio del senatore Donato Bruno, l'avvocato Nicola Bruno, accusati di prostituzione minorile.


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Da: Giornalettismo

Alessandra Mussolini s’infuria con Schulz nell’aula del Parlamento Europeo

PERCHÉ ALESSANDRA MUSSOLINI SI È ARRABBIATA - Secondo quanto riportato da Il Secolo XIX, la stessa Mussolini avrebbe poi spiegato che il suo intervento avrebbe voluto essere una difesa nei confronti di Berlusconi, che qualche minuto prima era stato «attaccato» da un capo-delegazione della sinistra. E denuncia il funzionamento del Parlamento, accusandolo di essere eccessivamente macchinoso e burocratico. Poi annuncia:
«la prossima volta mi attrezzo, distribuirò a tutti i colleghi di Forza Italia le bandierine tricolori in maniera tale che quando verrà attaccata l’Italia o Forza Italia o Berlusconi  verranno sventolate tutte assieme e io suonerò non la vuvuzela che ha un suono meno forte, ma la tromba da stadio vera e propria. Vediamo se questa volta potrò esprimere la mia opinione».
Sempre non propriamente raffinata nei modi la signora Alessandra Mussolini in Floriani. 
Un filo comune sembra unire il "suo" Berlusconi a suo marito, Mauro Floriani: la frequentazione a fini sessuali di donne minori.
La magistratura e la stampa sono state particolarmente e giustamente rigide con Berlusconi, lo saranno allo stesso modo con il marito della deputata europea visto che il reato è lo stesso e le motivazioni a difesa pure?
Entrambi dicono di non essersi accorti che l'una, Ruby, aveva 17 anni, e l'altra, la giovanissima prostituta dei Parioli, ne aveva soltanto 14! 
  
Da: OGGI - Mauro Floriani, dirigente di Trenitalia, con la moglie dopo lo scandalo.


Giorgio Faletti - Peccato!

Bisognerebbe scriverle finché la persona è viva certe cose...
Ora che lui non c'è più non sa quanto ha allietato le nostre serate quando, credendolo solo un attore comico, ridevamo guardando "Drive in": la suora che aveva sempre "lo schioppone", oppure il furbo ragazzino che ricattava la cognata fedifraga e, in cambio del suo silenzio sulle scappatelle, si faceva comprare "un giumbotto", o la stilista stramba che faceva pensare addirittura ad una sua omosessualità tanto era bravo a crearla... Ecco: lui creava i suoi personaggi, era un Autore.
L'abbiamo scoperto poi attraverso i suoi libri insieme al fatto che era un grande attore, a 360°, vedendolo recitare parti serissime in cui la profondità e l'espressività del suo sguardo toccavano il cuore.
Peccato. Tutti finiremo, ma ci sono persone così ricche dentro che quando se ne vanno creano dispiacere anche in chi non le ha conosciute personalmente.

giorgio faletti
giorgio faletti
“Cari amici,
purtroppo a volte l’età, portatrice di acciacchi, è nemica della gioia.
Ho dovuto a malincuore rinunciare alla pur breve tournée per motivi di salute legati principalmente alle condizioni precarie della mia schiena, che mi impedisce di sostenere la durata dello spettacolo.
Mi piange davvero il cuore perché incontrare degli amici come voi è ogni volta un piccolo prodigio che si ripete e che ogni volta mi inorgoglisce e mi commuove.

Un abbraccio di cuore.”
Giorgio