Rocca Priora, Gentili: "Stiamo affrontando le criticità, ma il servizio funziona"
ROCCA PRIORA - Le dichiarazioni dell'assessore all'ambiente di Rocca Priora in merito al porta a porta che ha preso il via il 30 giugno scorso.
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“Abbiamo diverse criticità da affrontare questo è vero, ma il servizio porta a porta, a distanza di un mese ha raggiunto già il 70%”. Con queste parole Anna Gentili, assessore all’ambiente di Rocca Priora smentisce quanto riportato in un nostro articolo pubblicato questa mattina nel quale sono state messe in luce alcune inefficienze del servizio.
“E’ vero dobbiamo distribuire ancora i kit a 50 utenze - prosegue l’assessore - ma oltre al raccoglitore dell’umido sono stati consegnati anche i sacchi biodegradabili per gli scarti organici e le buste gialle per la plastica”. Quanto ai disservizi sul mancato ritiro dei rifiuti Anna Gentili precisa:“Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto delle segnalazioni perché c’è stato un guasto al mezzo, ma siamo intervenuti nel giro di qualche ora e da ieri non abbiamo ricevuto alcuna segnalazione”.
In merito, invece, all’attività di controllo l’assessore dichiara: “Abbiamo provveduto a sanzionare alcune attività commerciali per lo scorretto conferimento dei rifiuti e l’attività di supervisione è affidata alle guardie ambientali.” In sostanza, tutto procede bene? “Ci sono i problemi precipui della fase di rodaggio - conclude la Gentili - ma che stiamo affrontando in maniera costruttiva.”
Detesto i politici che mentono anche di fronte all'evidenza, perché offendono l'intelligenza dei cittadini che debbono subire le loro scelte sbagliate, i loro errori e pagare sempre. Se sono in alto si possono attaccare e criticare più facilmente dei piccoli amministratori locali i quali con supponenza cercano di tacitare quello che è sotto gli occhi di tutti minimizzando.
Invece di ammettere con umiltà e un poco di vergogna che si è fatta una pubblicità ingannevole, giacché ad un mese dalla strombazzata partenza la gente si arrangia con le buste e, oltre a pagare la TARI, deve fare anche lo scopino per ripulire i residui lasciati dai frettolosi e disattenti addetti al ritiro oppure, quando saltano il ritiro, raccogliere la spazzatura sparsa dagli elementi atmosferici e/o dagli animali, preferiscono non rispondere a chi ha la voglia di protestare per iscritto e dire "che tutto va bene, a parte 50 utenze senza kit"! Sono molte di più di 50 utenze assessore e questo dimostra che proprio non avete il polso della situazione che vi è sfuggita di mano!
L'articolo di Giorgio Capponi uscito prima di questa "intervista-rimedio-tappo" DICE L'ESATTA REALTA' CHE MOLTI DI NOI STANNO VIVENDO E VI ABBIAMO SEGNALATO PER SCRITTO, A VOCE E DI PERSONA!
Io parlo con la gente, l'Assessore forse no, dunque ignora la realtà e rilascia tranquillizzanti interviste.
Da circa 2 anni è partita la raccolta differenziata anche nell'altro comune dove risiedo di frequente: Sabaudia LT.
Tutta un'altra storia! La Società che ha vinto l'appalto si chiama Sangalli. L'organizzazione è stata efficiente da subito. Tutti hanno avuto i bidoni, ma lì nell'appalto non era compresa la consegna a domicilio, che alla Società Sarim il Comune di Rocca Priora, con il finanziamento della Provincia di Roma e della Regione Lazio, ha pagato; a Sabaudia tutti coloro che avevano la cartella TARSU sono andati a ritirare i bidoni esibendola presso lo stabilimento Sangalli poco fuori dalla cittadina pontina. E' vero che anche lì alcuni addetti (l'ho visto con i miei occhi) hanno fatto "i buoni all'italiana" e hanno consegnato il kit a gente che diceva di essersi dimenticata la cartella del pagamento TARSU a casa... ma il Sindaco Lucci nell'ordinanza ha scritto le regole che erano quelle e la colpa della trasgressione è stata di qualche addetto... non del Comune. Per ritirare i bidoni si doveva firmare comunque. Non come a Rocca Priora che venivano lasciati davanti ai cancelli (anche in doppione per case con due ingressi!) senza firma di alcuno!
Tutto questo è insopportabile sul piano della fiscalità che poi il Comune di Rocca Priora pretende di applicare con estrema rigidità: verso i noti e regolari naturalmente! Perché non mi risulta ci siano sanzioni nei riguardi di chi ha ampliato le case in tempi in cui ogni condono edilizio era ormai chiuso! Eppure con foto dall'alto non è difficile accertare codesta evasione e confrontare i dati con il catasto!!
Un comune che nel dare un appalto non dà alla Società appaltatrice l'elenco dei nomi e ovviamente indirizzi degli utenti iscritti nei ruoli TARI! E' su quella base e solo su quella che si dovevano conteggiare i numeri delle consegne e dell'occorrente per ciascuna utenza!
Chi si è voluto favorire dando i numeri a caso?
Sarim dice di non aver avuto questi elenchi. Su quale base allora è stato dato l'appalto? Una Amministrazione trasparente deve risponderne, anche al semplice cittadino che ne chiede conto se paga le tasse!!
Invece di ammettere con umiltà e un poco di vergogna che si è fatta una pubblicità ingannevole, giacché ad un mese dalla strombazzata partenza la gente si arrangia con le buste e, oltre a pagare la TARI, deve fare anche lo scopino per ripulire i residui lasciati dai frettolosi e disattenti addetti al ritiro oppure, quando saltano il ritiro, raccogliere la spazzatura sparsa dagli elementi atmosferici e/o dagli animali, preferiscono non rispondere a chi ha la voglia di protestare per iscritto e dire "che tutto va bene, a parte 50 utenze senza kit"! Sono molte di più di 50 utenze assessore e questo dimostra che proprio non avete il polso della situazione che vi è sfuggita di mano!
L'articolo di Giorgio Capponi uscito prima di questa "intervista-rimedio-tappo" DICE L'ESATTA REALTA' CHE MOLTI DI NOI STANNO VIVENDO E VI ABBIAMO SEGNALATO PER SCRITTO, A VOCE E DI PERSONA!
Io parlo con la gente, l'Assessore forse no, dunque ignora la realtà e rilascia tranquillizzanti interviste.
Da circa 2 anni è partita la raccolta differenziata anche nell'altro comune dove risiedo di frequente: Sabaudia LT.
Tutta un'altra storia! La Società che ha vinto l'appalto si chiama Sangalli. L'organizzazione è stata efficiente da subito. Tutti hanno avuto i bidoni, ma lì nell'appalto non era compresa la consegna a domicilio, che alla Società Sarim il Comune di Rocca Priora, con il finanziamento della Provincia di Roma e della Regione Lazio, ha pagato; a Sabaudia tutti coloro che avevano la cartella TARSU sono andati a ritirare i bidoni esibendola presso lo stabilimento Sangalli poco fuori dalla cittadina pontina. E' vero che anche lì alcuni addetti (l'ho visto con i miei occhi) hanno fatto "i buoni all'italiana" e hanno consegnato il kit a gente che diceva di essersi dimenticata la cartella del pagamento TARSU a casa... ma il Sindaco Lucci nell'ordinanza ha scritto le regole che erano quelle e la colpa della trasgressione è stata di qualche addetto... non del Comune. Per ritirare i bidoni si doveva firmare comunque. Non come a Rocca Priora che venivano lasciati davanti ai cancelli (anche in doppione per case con due ingressi!) senza firma di alcuno!
Tutto questo è insopportabile sul piano della fiscalità che poi il Comune di Rocca Priora pretende di applicare con estrema rigidità: verso i noti e regolari naturalmente! Perché non mi risulta ci siano sanzioni nei riguardi di chi ha ampliato le case in tempi in cui ogni condono edilizio era ormai chiuso! Eppure con foto dall'alto non è difficile accertare codesta evasione e confrontare i dati con il catasto!!
Un comune che nel dare un appalto non dà alla Società appaltatrice l'elenco dei nomi e ovviamente indirizzi degli utenti iscritti nei ruoli TARI! E' su quella base e solo su quella che si dovevano conteggiare i numeri delle consegne e dell'occorrente per ciascuna utenza!
Chi si è voluto favorire dando i numeri a caso?
Sarim dice di non aver avuto questi elenchi. Su quale base allora è stato dato l'appalto? Una Amministrazione trasparente deve risponderne, anche al semplice cittadino che ne chiede conto se paga le tasse!!
Da: Il Mamilio