Daniza, morta l’orsa del Trentino. “Non è sopravvissuta alla narcosi”
Dalla Provincia fanno sapere che l'animale è stato narcotizzato, insieme a uno dei suoi cuccioli, ma non è sopravvissuto. L'esemplare di 19 anni verrà sottoposto ad autopsia, mentre del fatto sono stati avvertiti anche il ministero dell'Ambiente, l'Ispra e l'autorità giudiziaria. In agosto, dopo che l'orso aveva aggredito un cercatore di funghi, le istituzioni avevano assicurato: "Non verrà abbattuta, ma solo catturata". M5S e Brambilla: "Presidente della Provincia si dimetta". Verdi: "Schifo e vergogna"
È morta l’orsa Daniza, l’animale che la Guardia Forestale stava cercando dopo che, a Ferragosto, aveva aggredito un cercatore di funghi nei boschi di Pinzolo, in Trentino. La Provincia aveva assicurato che “l’abbattimento sarebbe stata la soluzione estrema”, ma, fanno sapere, l’orsa “non è sopravvissuta alla narcosi che è stata effettuata nella notte per catturarla”.
La cattura e la morte – Nella notte, i responsabili che monitoravano gli spostamenti dell’animale hanno creato la situazione ideale per la cattura. Hanno, così, narcotizzato sia la madre che uno dei suoi cuccioli che, successivamente, è stato liberato con tanto di marca auricolare per monitorarne i movimenti. L’esemplare di 19 anni verrà sottoposto ad autopsia per accertare le cause della morte. Del fatto, intanto, sono stati avvertiti il ministero dell’Ambiente, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) e l’autorità giudiziaria. La Provincia di Trento ha diffuso i particolari dell’operazione di cattura. Secondo quanto riportano, l’orso era sotto monitoraggio intensivo da un mese e “la scorsa notte si sono create le condizioni per intervenire”. L’orsa è stata fermata con la telenarcosi, così come uno dei suoi cuccioli.
“Orsa morta per possibile problema cardiaco” – Intanto Marco Melosi, presidente dell’Associazione nazionale medici veterinari italiani, ha spiegato che le dosi di farmaco utilizzate per questo tipo di operazioni è standard e quindi non è ipotizzabile un errore da parte degli addetti alla cattura. “Questo tipo di anestesie – ha spiegato il veterinario – sono sempre rischiose perché l’animale subisce uno stress importante, anche a causa dello sparo dell’anestetico che è necessario effettuare per raggiungerlo. Inoltre, non possono mai essere escluse complicanze che l’anestesia può comportare quando non è possibile eseguire test prima di agire”. L’orsa potrebbe essere morta a causa di un problema cardiaco o metabolico.
Aperta indagine su “maltrattamento e uccisione di animale” - Il corpo forestale dello Stato ha aperto un’indagine d’iniziativa a seguito della morte dell’Orsa Daniza che non è sopravvissuta alla narcosi disposta dalla Provincia autonoma di Trento. Si ipotizza il delitto di maltrattamento e uccisione di animali.
Verdi: “Schifo e vergogna”. M5S e Brambilla: “Presidente Provincia si dimetta” - Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale dei Verdi, commenta così la notizia: “Con la morte dell’orsa Daniza lo schifo e la vergogna sono stati raggiunti. Contro la mamma orsa si è costruito un accanimento da parte delle istituzioni che hanno portato alla sua morte e per questi motivi ritengo che la procura, sulla base del nostro esposto già presentato, debba aprire immediatamente un’inchiesta penale”. Carla Rocchi, presidente dell’Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali), parla di animalicidio e aggiunge: “Il ministro dell’Ambiente dovrebbe dimettersi”. “Daniza – si legge un articolo pubblicato sul blog di Beppe Grillo dal titolo ‘Giustizia per Daniza’ firmato dal deputato Riccardo Fraccaro – è vittima della totale incapacità dell’amministrazione locale, che ha portato avanti una caccia selvaggia, immotivata e disumana. Il Presidente della Provincia di Trento, Ugo Rossi, deve rispondere di questo blitz criminale: si dimetta immediatamente”. Sul blo viene poi lanciato l’hashtag#GiustiziaPerDaniza. La stessa richiesta è stata avanzata dall’onorevole di Forza Italia Michela Vittoria Brambilla, che a nome della Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente, ha sostenuto: “Ancora una volta, un animale innocente ha perduto la vita per l’arroganza e l’incapacità dell’uomo”. E ha chiesto ai responsabili politici di trarre le “debite conseguenze”, “lasciando la propria carica”.
La storia di Daniza – L’animale era stato portato nei boschi del Trentino nel 2000, nell’ambito di un progetto di ripopolazione dell’area. Il 15 agosto scorso, però, Daniza aveva aggredito un cercatore di funghi sulle montagne di Pinzolo e, per questo motivo, era partita la caccia all’animale e ai suoi cuccioli. Le istituzioni locali avevano da subito dichiarato che l’abbattimento dell’orsa “rimane come ipotesi estrema qualora l’animale, durante l’operazione di cattura, dovesse provocare un imminente, grave e non altrimenti evitabile pericolo per gli operatori e per terzi”. Un boscaiolo aveva segnalato, nei giorni scorsi, che l’animale era entrato in un ovile e aveva ucciso delle pecore. Si era poi alzato su le zampe anteriori con l’intento di attaccare l’uomo che, però, era riuscito a scappare.
Povera mamma Orsa... Povera cara... Pure un ebete capisce che lei difendeva i suoi cuccioli e che ne sapeva lei delle intenzioni del cercatore di funghi.. Il quale doveva sapere che in quei luoghi i suoi simili hanno voluto ripopolare la fauna naturale e, dunque, poteva essere più accorto.
Ma gli uomini sono i dominatori del pianeta Terra, dunque, hanno sempre ragione, pure quando hanno torto!
L'incauto cercatore di funghi è stato vendicato e due cuccioli sono senza mamma!
Sembra di rivedere la straziante scena del bellissimo film Bambi di Walt Dysney, quando il cacciatore uccide la bella madre del noto cerbiatto e lui, umanizzato, la cerca al grido che stringe il cuore: "Mamma, mamma!"
Lo stavo rivedendo per l'ennesima volta con il mio nipotino più piccolo, 5 anni, qualche giorno fa... e non mi vergogno di dire che mi commuove sempre.
Questa storia dell'Orsa non solo mi commuove, ma mi indigna per la sua crudele ed inutile stupidità: per fortuna, come si legge nell'articolo del Fatto Quotidiano, l'indignazione è stata unanime e di tutti i colori politici!!
Cosa si pretende dagli animali? L'uomo "facesse pace con il cervello", come diceva una mia giovane e saggia collega di lavoro, da una parte vuole ripopolare in modo che i turisti possano vedere gli animali come in uno zoo all'aperto... dall'altra però loro debbono limitarsi a passeggiare facendosi guardare e basta!
L'uomo è schizofrenico allora! L'animale ha il suo mondo, i suoi bisogni, anche quello di mangiare... Se ammazza le pecore è giusto che la Provincia di Trento rifonda il contadino o allevatore del valore delle pecore, ma non ci si può scandalizzare se l'orso cerca da sé il suo cibo... Mica è il gatto di casa a cui la signora compera la scatoletta al supermercato!
I soldi per pagare i forse involontari assassini della Mamma Orsa invece la Provincia di Trento se li poteva risparmiare, insieme a quelli del narcotico!!