mercoledì 16 luglio 2014
Questioni di Leggi ad hoc
Rileggete questo post: vi si parlava della Legge Severino e di come, studiata bene "a tavolino", abbia favorito Berlusconi e Penati.
Una mia amica ligure dice sempre che "questi sono delle volpi", se le studiano bene le leggi per poi fregarci.
Ed ecco che hanno fregato il buon Luigi De Magistris, persona perbene che i napoletani, oppressi da tanti mali, si erano votati.
Ora la legge Severino li scippa del loro Sindaco, grazie ad una giudice che è andata totalmente contro quello che aveva valutato la Pubblica Accusa: il PM non condannava De Magistris, anzi... Proprio la Pubblica Accusa non lo accusava di quello che, invece, questa magistrato donna ha voluto condannare nel suo comportamento.
E' inutile che ipocritamente l'Associazione Magistrati si indigni. Non ricordo se si è indignata quando a De Magistris scipparono l'inchiesta che coinvolgeva i politici che ora, secondo la sentenza, dovrebbe anche risarcire.
Ma anche se in appello tutto questo dovesse rientrare, l'effetto l'ha ottenuto: ha ricordato agli italiani che i politici non si toccano! Attenti, perché finite come De Magistris: vi tolgono tutto, le inchieste, il lavoro di magistrato se si vuole fare politica, e vi rovinano economicamente condannandovi a risarcimenti milionari.
Belle mele avvelenate ha lasciato il governo Monti: Legge Fornero, Legge Severino... amicizie non commendevoli ma favorite della ministro Cancellieri....
Da: Linkiesta 2012
Ma anche ammettendo che la continua candidatura di magistrati in politica non sia un male, anzi sia perfino un bene, un altro problema – enorme – resta: perché quasi tutti i giudici che scelgono la politica si mettono in aspettativa anziché dimettersi? Nella nostra infografica di qualche giorno fa elencavamo quanti magistrati in politica da decenni siano ancora in aspettativa. Cioè, tecnicamente, pronti a riassumere l’incarico di magistrati, dopo decenni, e senza che la loro assenza venga considerata tecnicamente una vacanza, mentre il problema della carenza di organico attanaglia, tra i vari, la giustizia italiana.
Già, non tutti si dimettono come ha fatto Luigi De Magistris, a cui molti con accanimento lo chiedettero.
Pensate a Claudio Vitalone che riuscì a tornare in magistratura anche dopo il processo per l'uccisione di Mino Pecorelli, pensate a Scalfaro che ha potuto anche ricoprire la carica di Presidente della Repubblica restando magistrato: tutti in aspettativa indefinita...
Questa è l'Italia signori, e non cambia...