E' morto il venditore ambulante che si era dato fuoco in piazza Risorgimento
Una protesta disperata contro i vigili urbani che gli volevano sequestrare alcune cassette di frutta che vendeva abusivamente in piazza Risorgimento. L'uomo era scappato via e, dopo avere comprato della benzina in un vicino distributore, si era dato fuoco
Redazione 30 Settembre 2014
E' morto Salvatore La Fata, 56 anni, l'operaio specializzato disoccupato che nei giorni scorsi si era dato fuoco a Catania.Una protesta disperata contro i vigili urbani che gli volevano sequestrare alcune cassette di frutta che vendeva abusivamente in piazza Risorgimento.
L'uomo era scappato via e, dopo avere comprato della benzina in un vicino distributore, si era dato fuoco. Le fiamme avevano provocato ustioni sul 60 per cento del corpo ed era ricoverato all'ospedale Cannizzaro di Catania
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Commenti
AggiornaPaolo
Purtroppo le persone che hanno perso il lavoro si devono dare da fare in qualunque modo basta che sia onesto,nessuno puo'capire i disoccupati,perche'chi li capisce se ne frega,tipo il sindaco BIianco..facendo parte di quella categoria di truffatori mangiatari.per quello che successo Bianco e vigili coivolti in questo caso dovrebbero dare le dimmissioni,hanno distrutto una famiglia,e ne stanno distruggendo altre invece di aiutare questi disgraziati,la causa di questa emarginazione e la politica,e loro dovrebbero pagare le conseguenze
nicFermo restando che il sindaco avrebbe fatto più figura a stare zitto e non usare una tragedia per fini elettorale oltre che per coprire le proprie manchevolezze, sarebbe il caso che i vigili facessero un corso per professionalità e stiano più tempo a disciplinare il traffico, visto che catania ne ha estremo bisogno. Condoglianze alla famiglia
Appena poco tempo fa, domenica 17 agosto 2014, scrivevo in un post: "Alfano è stato criticato per la frase, stupida ed inadeguata per un ministro di uno Stato, sui "vu cumprà".
Invece di usare questo trito termine giornalistico, poteva usare il termine reale e legale di venditori abusivi per di più senza permesso di soggiorno.
Questa era l'espressione giusta di chi rappresenta lo Stato.
Lo Stato che perseguita cittadini italiani, nati qui, che per campare fanno i venditori ambulanti: ricordo un fatto di cronaca abbastanza recente qui a Roma in cui i vigili urbani hanno sequestrato la merce e multato un povero venditore di fiori che si era sistemato in un mercato rionale senza licenza di vendita di ambulante.
Però abbiamo la città da anni invasa da tappetini improvvisati di gente di colore che vende di tutto.
Anni fa ci fu un lungo periodo in cui in Via Ottaviano (strada in cui sono cresciuta e che quindi conosco benissimo) non si poteva più camminare a causa della serie, senza interruzione, di tappetini stesi sullo stretto marciapiede da venditori ambulanti di etnia visibilmente africana; la merce da chi veniva loro fornita? Perché nessun rigorecome per il povero fioraio italiano ed altri come lui?
Come mai due leggi dello Stato, quella per la vendita ambulante e quella per il soggiorno, non venivano fatte rispettare da chi ha la responsabilità di farlo?
Domande non peregrine che chiunque si poneva e si pone ancora perché è così ovunque e Roma è solo un esempio."
Ecco, alla luce di fatti incontrovertibili e inspiegabili, oggi avviene questo fatto orrendo che rivolta lo stomaco per la rabbia.
Quali sono i punti di riferimento in questo nostro disastrato Paese? Si può obiettare che io constato quanto avveniva ed avviene a Roma e che Catania è amministrata da altro sindaco... Ma ho constatato anche la stessa cosa sulle spiagge di Sabaudia, altro comune, e sulle spiagge di Portorotondo, comune di Olbia... Gli immigrati venditori ambulanti senza alcuna licenza vendono la merce più varia senza che nessuno li fermi.
Domande: chi fornisce loro la merce che vendono?
Chi c'è dietro questo commercio e perché le polizie locali non fanno rispettare i regolamenti?
Regolamenti che diventano operativi solo quando si tratta di poveri disoccupati italiani?
E' vergognoso ed atroce.
Diseguaglianze al contrario. Il povero fioraio romano come il dignitoso e disperato operaio specializzato catanese non avevano nessuno dietro le spalle.
Chi hanno dietro le spalle questi "immigrati" che senza alcuna licenza vendono ovunque?
A cosa è dovuta la plateale e sotto gli occhi di tutti "tolleranza" del loro vendere senza alcuna licenza di ambulante?
Questo è ovunque! Pensino gli italiani che comprano questa merce che alimentano un mercato illegale, dietro al quale ci sono organizzazioni che riescono anche ad "ammorbidire" i controlli, rigidi solo per gli italiani isolati.
Pensino gli italiani che comprano questa merce che alimentano un mercato illegale, dietro al quale ci sono organizzazioni che riescono anche ad "ammorbidire" i controlli, rigidi solo per gli italiani isolati.