Un Paese che si trascina da anni in un guano di corruzione, con una Casta famelica che ha perso ogni credibilità di fronte al popolo, Matteo Renzi cerca di cambiare le cose avendo contro parte del suo partito, parte della destra, la Lega Nord e, purtroppo per me che l'ho votato, il M5S.
Ognuno dice la sua e forse su alcune cose avranno pure ragione ma di certo questo giovane uomo sta cercando di cambiare le cose: se avrà avuto ragione lo sapremo in seguito ma non dipenderà solo da lui visti gli ostacoli che gli si frappongono in mezzo.
In un mio post del 12 marzo 2014 riportavo il parere di Beppe Grillo sulle Regioni preso testualmente dal suo Blog:
Ognuno dice la sua e forse su alcune cose avranno pure ragione ma di certo questo giovane uomo sta cercando di cambiare le cose: se avrà avuto ragione lo sapremo in seguito ma non dipenderà solo da lui visti gli ostacoli che gli si frappongono in mezzo.
In un mio post del 12 marzo 2014 riportavo il parere di Beppe Grillo sulle Regioni preso testualmente dal suo Blog:
"Le regioni attuali sono solo fumo negli occhi, poltronifici, uso e abuso di soldi pubblici che sfuggono al controllo del cittadino. Una pura rappresentazione senza significato."
Da questo Blog:
sabato 6 ottobre 2012
Le Regioni
Se si vuole fare un'analisi equilibrata dei fatti e delle cose non si deve farsi influenzare dalle ideologie.
Le Regioni le volle la sinistra: fortemente.
Non riuscendo ad arrivare al Governo del Paese (ci sarebbe riuscita se non avessero ammazzato Aldo Moro) pensò bene di frantumare il potere e di prenderselo almeno nelle Regioni "rosse".
Così si sono numericamente moltiplicati gli eletti dei Partiti da mantenere.
Mi fermo solo a questa considerazione: da mantenere.
Quindi stipendi a loro e spese di funzionamento delle strutture che dovevano ospitare i "Parlamenti" Regionali. Trascuro i soldi che si sono inventati che dovessero essere dati ai gruppi politici... Ho già scritto molto e ripetutamente su questa rapina.
Fermiamoci ai loro stipendi, benefit, vitalizi...
Fatti di cronaca:
Da: Il Messaggero Martedì 29 Ottobre 2013
Liguria, scandalo rimborsi: si dimette il presidente del consiglio regionale
Il presidente del Consiglio regionale della Liguria, Rosario Monteleone (Udc), si è dimesso. Monteleone, accusato di aver presentato richieste di rimborsi senza i relativi giustificativi, si è presentato a sorpresa in aula.
«Mi hanno pugnalato alle spalle colpendo vigliaccamente - ha detto -. Ma il tempo è signore».
Monteleone, protagonista insieme a Claudio Burlando dell' alleanza politica che sostiene in Regione Liguria la maggioranza di centrosinistra, era presidente del Consiglio dal 2010. «Mi dimetto - ha aggiunto - per la tranquillità di tutti, a cominciare da quella della mia famiglia. Sono da giorni sotto la gogna mediatica, immeritatamente, per due fatture che ho regolarmente rimborsato con gli interessi legali.
«Mi hanno pugnalato alle spalle colpendo vigliaccamente - ha detto -. Ma il tempo è signore».
Monteleone, protagonista insieme a Claudio Burlando dell' alleanza politica che sostiene in Regione Liguria la maggioranza di centrosinistra, era presidente del Consiglio dal 2010. «Mi dimetto - ha aggiunto - per la tranquillità di tutti, a cominciare da quella della mia famiglia. Sono da giorni sotto la gogna mediatica, immeritatamente, per due fatture che ho regolarmente rimborsato con gli interessi legali.
Bazzecole! Pinzallacchere!
Va beh! Ma perché l'hanno dovuto beccare per restituire il maltolto?
Non ha forse chi ricopre una carica pubblica il dovere di essere rigoroso?
Ogni volta è così! Sentiamo: "E che sarà mai?!! Per due fatture!"
Moltiplichiamo per le innumerevoli perdite non scoperte e vediamo che cifre vengono fuori.
Da: La Stampa, 2014
Liguria, scandalo sulle spese dell’Idv Arrestato l’ex vicepresidente Scialfa
È indagato per peculato, falso e truffa aggravata. Per lui disposti i domiciliari
Spendi e spandi ma porta lo scontrino. E quelle spese, quelle dal 2010 al 2012, finite nel rendiconto del gruppo regionale dell’Idv, hanno alla fine portato all’arresto, ai domiciliari, di Nicolò Scialfa, ex vicepresidente della Regione Liguria e ex capogruppo dell’Idv.
E a Palermo l’uomo di Renzi inciampa sulle spese pazze
Il nome di Faraone nell’inchiesta della Procura sui conti dei gruppi consigliari
Lo chiamano «il Renzi di Palermo». Per il suo credo, senza se e senza ma, nelle primarie aperte elevato a dogma, alla fine, pure in Sicilia. Gli contestano 3.380,60 euro di «acquisti impropri» oltre ad aver contribuito allo sforamento del budget per i collaboratori che aveva un tetto di 400mila euro per tutto il gruppo. E così, nella lista dei 97 indagati (per peculato) dalla procura del capoluogo palermitano, per una storia di spese folli e rimborsi, c’è finito pure il nome di Davide Faraone.
Da: Il Giornale.it Lun, 04/08/2014
Scandalo cumulo dei vitalizi, il triplete della Regione Lazio
Alcuni ex consiglieri possono contare anche sulle rendite da ex parlamentari ed ex eurodeputati. E il vitalizio complessivo supera i 10mila euro netti al mese
Alcuni ex consiglieri possono contare anche sulle rendite da ex parlamentari ed ex eurodeputati. E il vitalizio complessivo supera i 10mila euro netti al mese