"Elena Ceste è stata uccisa"
Le parole della sua amica Morena
Morena Deidda, amica ed ex compagna di classe di Elena, è sicura che si tratti di un omicidio. L'intervista a L'Unione Sarda.it.
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"Per me è stato un omicidio", ne è sicura Morena Deidda, l'amica ed ex compagna di classe di Elena Ceste, il cui cadavere è stato ritrovato la settimana scorsa nelle campagne dell'Astigiano, in un fossato. Morena, nata a Torino da genitori di Marrubiu (Oristano), aveva aperto anche una pagina Facebook per ritrovare Elena, ma a nulla erano servite le segnalazioni diramate in tutta Italia. Della donna, che viveva a Costigliole d'Asti e aveva 4 figli, non si trovava traccia. Fino a sabato scorso, in quel canale della Piana di Isola, tra il fiume Tanaro e la ferrovia, dove è spuntato un corpo in avanzato stato di decomposizione e gli esami del Dna hanno confermato che si tratti proprio della donna scomparsa.
Cosa pensa sia successo a Elena?
"E' stato un omicidio, sono sicura".
Non potrebbe essersi suicidata?
"No, in quel canale ci sono 10 centimetri d'acqua, non poteva annegare lì. A meno che non si sia tolta la vita in casa, e qualcuno abbia portato lì il cadavere".
Per la famiglia è un sollievo averla ritrovata o inizia un altro dramma?
"Un dramma, un grande dramma. Bisognerà chiarire chi è stato; non sono ancora riuscita a chiamare i familiari, ma lo farò oggi stesso".
Da quanto conosceva Elena?
"Siamo state compagne di classe negli ultimi tre anni delle superiori, al liceo Lagrange di Torino".
Vi siete viste in questi anni?
"No, avevamo organizzata una cena in pizzeria con gli altri ex compagni a settembre, ma lei non era venuta per non lasciare a casa i bambini".
Vi sentivate?
"Solo via Facebook, l'ultima volta il primo gennaio di quest'anno. Lei mi ha scritto: auguri, buon anno. E io ho risposto: tanti auguri anche a te".
Non aveva mai sospettato di qualche malessere?
"No, lei mi è sempre sembrata tranquilla, una persona normalissima, senza particolari problemi".
Conosce suo marito, Michele Buoninconti?
"L'ho visto solo due volte, a casa loro, dopo che Elena era scomparsa sono andata a trovarlo".
Ora sarà necessario attendere altri esami per chiarire la causa della morte, ma la sua amica Morena non ha dubbi: "E' stata ammazzata".
Sabrina Schiesaro
E' una delle tante storie tristi di cui si è occupata la trasmissione, di vero Servizio alla gente disperata, "Chi l'ha visto". Elena Ceste non aveva che 37 anni e 4 bambini che non cresceranno più con la madre. Ho riportato l'intervista alla sua ex-compagna di scuola perché ritengo sia significativo quel che pensa intuitivamente. Spero che il marito non l'abbia uccisa, lo spero per lui che frequentava assiduamente la chiesa insieme con la sfortunata Elena: perché a cosa servirebbe credere in Dio se poi non si riesce a trovare dentro sé stessi la forza morale di capire che sua moglie aveva solo, candidamente, cercato una comunicazione al di fuori del cerchio chiuso familiare? Michele Buoninconti ha mentito dicendo che aveva scoperto solo il giorno prima della scomparsa di sua moglie gli sms sul suo cellulare e la sua ricerca verso il passato contattando un vecchio compagno di scuola. Candidamente l'ha sconfessato proprio il sacerdote della chiesa vicino casa che frequentavano, rivelando che l'ottobre precedente la scomparsa di Elena, avvenuta in gennaio di quest'anno, Michele l'aveva ringraziato per il conforto morale che aveva dato ad Elena, travagliata dalla vergogna per aver ceduto al bisogno di incontrare il vecchio compagno di scuola, appartandosi in auto con lui in una cava vicino al supermercato che frequentava abitualmente. Da mesi invece, probabilmente, Michele, macerato dalla scoperta sul suo cellulare dei messaggi che le inviava il padre di un compagno di scuola dei loro figli, la rimproverava colpevolizzandola per questo suo agire frivolo che l'avrebbe esposta, secondo lui, al pubblico ludibrio, con la conseguenza di esporre anche i loro figli chissà a quali pericoli, mancanze di riguardo e rispetto. Fino ad arrivare alla notte prima della scomparsa in cui il suo pressing sulla evidentemente fragile psicologia della giovane donna, di carattere timido e schivo e religiosa e timorosa, non è sfociato in una discussione sfinente in cui forse lui, geloso, le ha chiesto ancora conto del "tradimento", di cui macerava il dubbio senza averne certezza. Tradimento che, da quello che è venuto fuori fino ad ora, non c'è stato, bensì solo una innocente ricerca di quello che forse non sapeva neppure lei, ma che le mancava. Elena è morta per questo: solo per questo. Mi sembra veramente troppo e, anche se, come diceva lei in lacrime, "aveva sbagliato", solo l'ossessione del marito può averla condotta al suicidio. Ma se tornando a casa lui l'ha trovata morta (come? Impiccata? Non mi viene in mente altro tipo di suicidio rapido in assenza di corsi d'acqua immediatamente vicini. Il gas avrebbe comportato odore forte in casa e poi all'esterno e i veleni non sono così immediati..) perché non ha gridato, pianto e, soprattutto, perché l'avrebbe caricata in auto per andarla a gettare come un gatto nel canale, in mezzo ai rovi che l'hanno nascosta, privandola prima dei vestiti per ritardarne l'eventuale riconoscimento? Al giornalista di "Chi l'ha visto" ha detto di aver trovato gli abiti per terra, vicino al cancello e di averli raccolti e messi in auto, poi di essere uscito di nuovo a cercarla. Sa tanto di ricostruzione difensiva per spiegare la presenza di quegli abiti nella sua auto. Sembra, dai filmati ripresi dalla trasmissione, come se lui si sia fatto un film giustificativo... Ma ci sono incongruenze e se ne sono accorti tutti. Se si è trattato di suicidio perché mai occultare il cadavere della povera giovane mamma? Forse perché non si aspettava quell'esito estremo e si è sentito in colpa? Meglio che sia scomparsa piuttosto che suicida per colpa della sua persecuzione di gelosia? Se è così Michele non sta bene di testa... Se l'ha uccisa, però, è molto molto peggio. Poveri bambini quanto dovranno soffrire senza aver fatto nulla di male! Ma anche Elena: che aveva fatto per finire così?..