....Vanessa e Greta sono due ragazze così, tutto cuore e volontariato, generosità e ingenuità. Si erano conosciute durante alcuni convegni e manifestazioni di solidarietà per la Siria e avevano deciso di fondare una piccola Onlus, «Progetto Horryaty», per portare medicinali e conforto alle migliaia di disperati della guerra «dimenticata». Più riservata Vanessa Marzullo, nata a Potenza 22 anni fa ma residente con la famiglia da anni a Brembate, Bergamo; solare ed espansiva Greta Ramelli, di Besozzo, Varese. Amiche per la pelle, decise ad aiutare il prossimo. Perché a vent’anni è giusto essere idealisti e talvolta, certe imprudenze, come quella di trovarsi ad Aleppo senza avvisare nessun organismo ufficiale italiano, fanno parte di una vocazione.
.....La loro missione era anche sostenuta dalla onlus la «Rosa di Damasco». Racconta la presidente Silvia Moroni: «Avevamo un appuntamento su Skype giovedì scorso, il 31 luglio, ma Greta e Vanessa non erano in linea. Dalla loro partenza, il 22 luglio, ci eravamo sentite tre volte, mi avevano confermato che il progetto nel quale erano impegnate andava avanti, tanto che avevano intenzione di restare ad Aleppo e mi consultavano proprio per l’invio di altri fondi».
Da: Europa del 22 agosto 2014
.... Lavorano al progetto Horryaty, iniziativa finanziata da alcune onlus lombarde per portare aiuti alla popolazione e agli attivisti nelle aree controllate dai ribelli anti-Assad. Un quotidiano giordano, Assabeel, scrive che le due sono ospiti del comandante del Consiglio rivoluzionario di Al Absmo (un villaggio vicino ad Aleppo, a volte indicato come El Ismo),
Da: AURORA Bollettino di Informazione Internazionalista
Greta Ramelli e Vanessa Marzullo sono le ‘cooperanti’ filo-islamiste scomparse il 1 agosto nella provincia di Aleppo, in Siria, dopo essere state infiltrate dai servizi segreti italiani e turchi in territorio siriano. La Farnesina, ovvero il ministero degli Esteri italiano, al solito sproloquia di “progetti umanitari nel settore sanitario e idrico” seguiti dalle cooperanti. In Siria e in una zona bellica? Le due ‘cooperanti’ operano assieme a Roberto Andervill, dell’IPSIA Varese, ONG delle ACLI, che dopo essersi distinto in Bosnia e Kosovo, dove la presenza islamista è notevole, è divenuto un attivista a favore della “Rivoluzione antigovernativa”. Con Marzullo e Ramelli ha creato il progetto Horryaty (“per servizi idrici, sanitari e culturali” da sviluppare in Siria, a credergli) e per cui si sono infiltrati nell’area rurale di Idlib dalla Turchia, accompagnati dai terroristi che affliggono la Siria e con l’evidente supporto dei servizi d’intelligence italiani e turchi, (ovvero della NATO). Andervill, a conferma dei sospetti, il 7 agosto ha chiuso la pagina facebook del progetto Horryaty proprio quando due suoi elementi sono ‘scomparsi’. Strane le affermazioni del soggetto:
“E’ lei che ha mandato le due ragazze in Siria?"
“Assolutamente no. Intanto chiariamo una cosa: Horryaty non è un Organizzazione Governativa o una Onlus. E’ semplicemente un gruppo di tre persone che hanno a cuore un paese e hanno deciso di fare qualcosa per aiutarlo”.” Quindi? Una comitiva per una scampagnata, o qualcos’altro d’inconfessabile? Tale presa di distanza suscita solo ulteriori sospetti.
“Assolutamente no. Intanto chiariamo una cosa: Horryaty non è un Organizzazione Governativa o una Onlus. E’ semplicemente un gruppo di tre persone che hanno a cuore un paese e hanno deciso di fare qualcosa per aiutarlo”.” Quindi? Una comitiva per una scampagnata, o qualcos’altro d’inconfessabile? Tale presa di distanza suscita solo ulteriori sospetti.
Cosa è una ONLUS
Con l'acronimo ONLUS si intende “Organizzazione non lucrativa di utilità sociale” e si indica una categoria tributaria valida ai soli fini fiscali (e non un soggetto di diritto), che può essere assunta da associazioni , comitati, fondazioni, società cooperative e altri enti di carattere privato, anche senza personalità giuridica, i cui statuti o atti costitutivi prevedono espressamente una serie di requisiti. Alle ONLUS vengono concesse varie agevolazioni o esenzioni fiscali in conseguenza dell’esercizio esclusivo di alcune specifiche attività ritenute per legge socialmente importanti.
A leggere i commenti della gente sotto un articolo de "Il Fatto Quotidiano" che parla del video delle due ragazze rapite, mi sono cadute le braccia!
C'è chi le definisce "da mamma" due ragazzine!
Due donne di vent'anni che si sentivano così intraprendenti da formare una "sotto Onlus" finanziata da ONLUS lombarde (non si sa bene con fondi di quale provenienza, ma qualche sospetto ce l'ho) e da partire per andare in zone di guerra civile fra bande di diversa natura e scopo...
Poi c'è chi, con buon senso (se ne trova sempre troppo poco), commenta che sono state quantomeno imprudenti e dunque, visto che sono andate quasi come "Una comitiva" con una iniziativa di carattere privato, se la vedessero da sole con le loro famiglie e sponsor.
Altri, scandalizzati, insultano chi dimostra pragmatico buonsenso e dicono che vanno liberate, anche se... si sa... dovrà l'Italia sborsare molti soldi per il riscatto... soldi nostri, dei contribuenti.
Altri ancora sono indignati perché le due scervellate molto presuntuosamente e con voglia di protagonismo si sono messe nei guai e per questo noi dobbiamo pagare, finanziando così l'acquisto di altre armi da parte della banda che le ha sequestrate!
Quest'ultima riflessione non è peregrina e da conto più di ogni altra cosa dell'inutilità del gesto delle due tapine, che sono andate lì per aiutare le vittime degli scontri e si ritrovano ad essere oggetto di finanziamento per l'acquisto di altre armi per uccidere!
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