Queste le parole sagge di Papa Francesco che suggeriscono uno spunto di riflessione e di moderazione.
La Libertà di espressione deve moderarsi di fronte all'estrema suscettibilità di chi crede in certi simboli, altrimenti diventa una inutile provocazione.
La Virtù sta nel mezzo, come sempre.
In Italia ad esempio abbiamo assistito ed assistiamo ad offensive ed autolesioniste prese di posizione da parte di italiani inseriti a vario titolo nelle nostre istituzioni: dal folle non volere più i crocefissi nelle scuole "perché i bambini di altre religioni potevano turbarsi", all'assurda pretesa di non rappresentare più nelle scuole il Presepe, facente parte della tradizione religiosa italiana...
Anni fa la RAI, durante un dibattito televisivo, permise che un rappresentante politico palestinese si esprimesse con tono spregiativo sul crocefisso, più o meno così: "Che mi significa quel cadaverino appeso così al muro..."
Non ricordo di proteste da parte di rappresentanti religiosi o politici o delle istituzioni o di commenti sui media...
Io, laica, invece mi indignai per la totale mancanza di rispetto verso il nostro Paese e la nostra religione cattolica che è parte integrante della nostra cultura, anche di chi non è più credente.
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