Frode fiscale, così il colpo di spugna di Renzi salva B da condanna Mediaset
La norma infilata da Palazzo Chigi nel decreto di attuazione della delega fiscale permetterà a B., condannato a 4 anni e due di interdizione dai pubblici uffici nel processo per i diritti tv Mediaset, di chiedere al giudice di far decadere la sentenza perché il reato si è estinto
di Carlo Di Foggia | 4 gennaio 2015
Niente grazia, non serve. Questione di tempi e dettagli. Mettiamoli in fila: elezioni per il Quirinale alle porte, un provvedimento approvato alla vigilia di Natale, un articolo infilato in extremis, cinque righe di testo, e il patto del Nazareno si sublima: la riabilitazione di Silvio Berlusconi. Tecnicismi a parte è questo il possibile risultato della norma infilata da Palazzo Chigi nel decreto di attuazione della delega fiscale approvato lo scorso 24 dicembre.
Nei giorni scorsi il Fatto ha raccontato l’incredibile genesi di una modifica che non figurava nel testo uscito dal ministero dell’Economia (che l’aveva bocciata) e che – all’ultimo giro di boa – è comparsa poco prima di entrare nel Consiglio dei Ministri: di fatto permetterà al fu Cavaliere di tornare in campo, libero, cancellando con un tratto di penna la condanna a 4 anni – e due di interdizione dai pubblici uffici – per frode fiscale nel processo per i diritti tv Mediaset. Quella che lo ha fatto decadere da Senatore per effetto della legge Severino. La norma è l’articolo 19-bis. Questo stabilisce chiaramente che non si viene più puniti seIva o imposte sui redditi evase “non sono superiori al 3%rispettivamente dell’imposta sul valore aggiunto o dell’imponibile dichiarato”. In pratica non c’è nessun limite, ma solo unaproporzione, sotto la quale il reato penale scompare: quella che in gergo tecnico si chiama “soglia parametrata” e che ha fatto infuriare l’ex ministro delle Finanze Vincenzo Visco e – stando a quanto appurato dal Fatto – preoccupa anche i vertici dell’Agenzia delle Entrate, a partire dalla neo direttrice Raffaella Orlandi, allieva di Visco. L’intervento avrà effetto non solo per il futuro, ma anche per i processi in corso e quelli ormai conclusi per effetto del“favor rei”, per cui le disposizioni penali favorevoli valgono anche per il passato. Non solo, la norma è stata scritta in modo da sanare non solo i reati di infedeltà fiscale, come l’evasione, ma anche la frode fiscale. Su un miliardo di reddito si può evadere o frodare il fisco fino a 30 milioni di euro.
E qui entra in gioco Berlusconi. L’altro contraente del patto del Nazareno (oltre Renzi, s’intende) è stato condannato per aver evaso il fisco, negli anni 2002 e 2003, per circa 7 milioni di euro, attraverso ammortamenti gonfiati dei diritti televisivi acquistati. È il residuo di una somma ben maggiore – i pm di Milano Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro avevano calcolato in 368 milioni di dollari la cifra gonfiata ai fini dell’evasione fiscale – via via erosa dai tempi della prescrizione. Stando alla sentenza, nel 2002 l’importo evaso è di 4,9 milioni di euro su un reddito dichiarato di 397 milioni: l’1,2%. Sul 2003 si tratta invece di 2,4 su 312 milioni di euro: lo 0,7%. In entrambi gli anni la soglia del 3% non viene raggiunta. La percentuale è ancora più bassa se calcolata sul reddito vero (e non dichiarato), che per entrambi gli anni è superiore di qualche milione di euro. In questo modo il reato di frode non sussiste, e si paga solo la sanzione amministrativa. Cosa comporta? In gergo tecnico si chiama “incidente di esecuzione”: vista l’estinzione del reato, il condannato fa richiesta al tribunale, e il giudice fa decadere la sentenza di condanna. E con essa, in questo caso, non solo i servizi sociali – cui Berlusconi è stato assegnato – ma anche la pena accessoria, cioè l’interdizione (e quindi la decadenza da Senatore). È già successo ad altri condannati illustri, grazie proprio alle riforme berlusconiane (come quella sul falso in bilancio). Se così fosse, l’“agibilità politica ” per l’ex Cavaliere auspicata ieri da una fedelissima di Arcore comeStefania Prestigiacomo (Fi) come primo atto del prossimo inquilino del Colle sarebbe invece un dato già acquisito: “Serve un pacificatore”, ha spiegato. E invece è arrivata una manina in extremis. A poche settimane dall’inizio del round che porterà all’elezione del prossimo Presidente della Repubblica, dopo le dimissioni di Giorgio Napolitano non è un dettaglio da poco. Tramontata definitivamente l’ipotesi di una convergenza con ilM5S, i voti di Fi saranno decisivi per evitare una nuova empasse.
La manina risolve molti problemi. Ed è orfana. Come confermato da più fonti, e ieri dal sottosegretario all’Economia Enrico Zanetti(Sc), la norma è stata infatti inserita all’ultimo da Palazzo Chigi dopo che il Tesoro l’aveva bocciata. E anche nella forma peggiore. Per intenderci: quella cassata dal Mef prevedeva l’applicazione solo per l’evasione, non per la frode. La modifica è comunque passata al vaglio del dipartimento affari giuridici della Presidenza del Consiglio, guidato dalla renzianissima Antonella Manzione, ex capo dei vigili urbani di Firenze. Secondo Visco la norma è un “enorme regalo ai grandi evasori”. A cui si aggiunge anche la triplicazione delle soglie di punibilità (da 50 a 150 mila euro) che – secondo Il Sole 24 Ore – “farà saltare un processo su tre”. Zanetti ha auspicato una modifica (almeno per la frode). Tocca però a Matteo Renzi disporla.
C'è un limite alla filosofia machiavellica "del fine che giustifica i mezzi" e se grazie a questa bella invenzione Silvio Berlusconi condannato per FRODE FISCALE verrà riabilitato possiamo cancellare definitivamente lo Stato di Diritto!!!
Diritto di adattare la Legge come un vestito al potente di turno! Retroattiva quando fa comodo, altrimenti no... Leggi giuste che sono costate ore ed ore di lavoro pagato che rimangono inapplicate, altre cambiate a piacimento.. Che differenza c'è da una dittatura che in spregio del popolo impone ogni azione ribalda?!!
Complici di questo scempio sono anche i 10 milioni circa di italiani che hanno votato per Berlusconi e solo per lui, altrimenti il partito, costituito in prevalenza da donnette interessate ed adoranti e da arrampicatori del potere insignificanti, sarebbe già ai minimi termini.
Questo vuol dire che quasi 10 milioni di italiani si riconoscono in quello stile di vita: insofferenti alle regole, alle Leggi, alle norme, inclini alla furbizia a discapito di chi è da loro ritenuto scemo perché pretende l'onestà.
Non ho votato il PD né lo voterò se le cose stanno in codesto modo. Avevo dato fiducia a Matteo Renzi, ma la fiducia si può ritirare.
Da: Il Giornale.it
Matteo Renzi minimizza: "A me non risulta affatto che sia così. Non mi pare realistico che una nuova legge possa cancellare una condanna passata in giudicato. Ma se davvero dovesse essere possibile sono pronto a bloccare la legge e a cambiarla".
Appunto, Presidente del Consiglio dei Ministri, "una condanna passata in giudicato "!!!!!
Altrimenti aboliamo il Ministero di Grazia e Giustizia, mandiamo tutti a casa, dai Magistrati agli uscieri, e risparmiamo un sacco di soldi!!! Giacché che lo manteniamo a fare questo inutile e dispendioso carrozzone? Per fare delle "rappresentazioni teatrali" che chiamiamo processi per poi dire: "Abbiamo solo scherzato?"
Da: Il Giornale.it
Matteo Renzi minimizza: "A me non risulta affatto che sia così. Non mi pare realistico che una nuova legge possa cancellare una condanna passata in giudicato. Ma se davvero dovesse essere possibile sono pronto a bloccare la legge e a cambiarla".
Appunto, Presidente del Consiglio dei Ministri, "una condanna passata in giudicato "!!!!!
Altrimenti aboliamo il Ministero di Grazia e Giustizia, mandiamo tutti a casa, dai Magistrati agli uscieri, e risparmiamo un sacco di soldi!!! Giacché che lo manteniamo a fare questo inutile e dispendioso carrozzone? Per fare delle "rappresentazioni teatrali" che chiamiamo processi per poi dire: "Abbiamo solo scherzato?"
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