Concorso Agenzia delle Entrate per 892 funzionari! Date, requisiti, prove, come prepararsi
Sono ufficialmente aperte le iscrizioni per il Concorso Agenzia delle Entrate 2015, dove si delineeranno 892 funzionari amministrativo-tributari. Parte la caccia ad un posto di lavoro molto ambito: vediamo in breve quali sono le date del concorso, i requisiti per candidarsi, i temi del concorso e come prepararsi al meglio per cercare di superare le prove necessarie per l’assunzione.
Al concorso Agenzia delle entrate sarebbero già iscritte più di cinquantamila persone e se ne stimano circa 200.000 effettivamente partecipanti. Gli 892 posti disponili saranno ripartiti così: 110 in Emilia Romagna; 20 in Liguria; 470 in Lombardia; 110 in Piemonte; 42 in Toscana; 140 in Veneto.
Per potersi iscrivere è necessario effettuare la registrazione sul sito a questo link e dopo aver seguito la procedura online di registrazione si potrà presentare la domanda. Importantissimo: ai candidati viene concesso di svolgere una sola domanda per una singola sede, per cui non si potrà optare per più località o regioni.
Requisiti
Il concorso Agenzia delle Entrate è rivolto innanzitutto ai laureati in giurisprudenza, scienze politiche, economia o lauree equipollenti per legge. Oltre al titolo di studio adeguato, bisogna possedere i seguenti requisiti:
- cittadinanza italiana;
- posizione regolare nei riguardi degli obblighi militari;
- godimento dei diritti civili e politici;
- idoneità fisica all’impiego.
Tutto cambia per restare tale e quale.
Uno dei mie figli, che giustamente non crede più che ci si possa determinare con la propria preparazione per vincere Pubblici Concorsi, nella melma delle raccomandazioni ai Commissari che hanno in mano il potere di fare e disfare, dette alcuni anni fa anche il concorso per l'Agenzia delle Entrate, o Ministero delle Finanze che si spera sia la stessa cosa, per la qualifica di Collaboratore Tributario, risultando idoneo, ma non nei primi 48 che furono chiamati dato che 48 erano i posti messi a Concorso.
Il Collaboratore Tributario è un livello sotto il Funzionario, VII livello, mentre il funzionario è VIII. Per accedere dall'esterno a queste qualifiche serve la Laurea. Dall'interno si può scalare tale carriera anche con il Diploma di Maturità dopo un congruo numero di anni di servizio e relativo Concorso Interno. E' così ovunque nella Pubblica Amministrazione ed è così che la sottoscritta è riuscita a diventare Funzionario pur non essendo in possesso della Laurea.
Tutto questo sarebbe giusto e sacrosanto se non fosse che in questo tragico Paese, in cui vige l'ingiustizia, ho visto fare Leggi Sanatoria in cui anche il tornitore dell'officina meccanica, senza diploma di scuola media superiore, è diventato VII livello, bastando, nelle more di tali leggi, dichiarare di aver svolto mansioni superiori con l'avallo del proprio responsabile di Settore. Dei veri falsi, giacché, restando nell'esempio che ho portato, ma se ne potrebbero portare altri di qualifiche diverse, cosa mai può fare un tornitore più che usare le macchine dell'officina meccanica a cui è assegnato? Nulla che possa nemmeno sfiorare quello che viene richiesto per accedere a tale qualifica dall'esterno.
Ne discende una Pubblica Amministrazione fortemente sperequata, in cui c'è chi deve "farsi il c..." per ottenere l'entrata e l'avanzamento di carriera e chi va spinto dal vento delle Leggi costruite a tavolino, causa clientelismo fra chi gestisce il potere sul Lavoro e chi di tale potere è servo o si fa servo per convenienza.
Non si spiega dunque se non con questo mercato il fatto che, piuttosto che andare a pescare fra gli idonei dei concorsi già espletati, si preferisca bandirne sempre di nuovi, con grande spesa per i contribuenti.
Della fatica di Sisifo di coloro che non stanno mai in alto nelle graduatorie perché aventi come sola spinta se stessi, non gliene frega niente a nessuno, primi fra tutti i Dirigenti che bandiscono tali Concorsi.
Meglio ribandire in modo da poter esercitare di nuovo il proprio potere sulla speranza. Gli idonei dei precedenti concorsi restano lì, pur avendo dimostrato appunto di essere idonei a svolgere quel lavoro come da bando concorsuale.
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