Rivolta al tribunale di Napoli, avvocati inferociti "E' un'umiliazione". Feriti quattro agenti
Sfondata una porta a vetri e identificati due avvocati. Sospese le nuove misure di sicurezza. Si entra solo con il tesserino
di ANNA LAURA DE ROSA e CRISTINA ZAGARIASecondo giorno di caos e rabbia al Tribunale di Napoli. Scatta la rivolta. Tensione altissima. I primi avvocati si presentano davanti agli ingressi di Palazzo di giustizia alle sette del mattino, sperando di riuscire ad arrivare in aula in tempo, dopo la giornata infernale di ieri. L'entrata in vigore dei nuovi dispositivi di sicurezza, dopo la strage a Milano, crea code interminabili: è attivo, infatti, un solo metal detector e i vigilantes devono controllare gli ingressi uno a uno, aprendo borse e controllando tablet e smartphone. Alle 9 i tempi di attesa si aggirano intorno alle tre ore e le file di avvocati si allungano sui marciapiedi tra le auto. Scatta la rivolta.A quanto si è appreso due avvocati, un uomo e una donna, che hanno partecipato all"assalto sono stati identificati dalla polizia penitenziaria e probabilmente verranno denunciati per lo sfondamento della porta a vetri. I vigili urbani chiudono al traffico via Grimaldi, con conseguente blocco della circolazione in tutta la zona circostante il centro direzionale. Gli avvocati sono inferociti: "E' un'umiliazione. Stanno mettendo in ginocchio la professione e la giustizia".
Non c'è equilibrio, non c'è organizzazione, non c'è buonsenso.
Il fallito che ora si finge pazzo, svenendo davanti ai giudici per ben due volte per sottrarsi all'interrogatorio ed ora, messo alle strette, si avvale della facoltà di non rispondere, ha messo in subbuglio centinaia di persone che pagano, non avendo fatto nulla, sul loro lavoro, e due avvocati si sono presi anche una denuncia! Tre cadaveri al funerale e la gente in fila, questa è l'Italia allo sbando.
La disorganizzazione impera, il Tribunale di Napoli, non certo un piccolo tribunale, con un solo metal detector perché un altro è rotto.
La manutenzione è la prima cosa che si deve organizzare, facendo un contratto, per ogni apparecchiatura che si acquista; nel contratto ci sono i tempi entro i quali le riparazioni debbono avvenire... Se non si può riparare si fa il discarico inventariale e si acquista subito un'altra apparecchiatura.
Non ci sono soldi?
Ci sono a quanto pare se per restaurare una scuola hanno speso milioni di euro e 4 anni di lavori, che nell'Antica Roma sarebbero bastati per fare un'opera durata fino ai giorni nostri, invece dopo un mese il soffitto già crollava sulle teste degli Italiani di domani!!!
Ci informano che arrivano sempre più africani in questa piccola Italia e che dobbiamo provvedere anche a costruire case di accoglienza!!!
Però non abbiamo i soldi per i metal detector!!
E' evidente che l'Italia è nella follia e se ne avvantaggerà il populismo becero di Salvini!
Renzi e Del Rio fate qualcosa... Altrimenti...
Nessun commento:
Posta un commento