giovedì 7 maggio 2015

L'idea di Società di Matteo Renzi

Da: La Gazzetta dello Sport

Come mai la scuola protesta contro Renzi e quali sono i punti dolenti della riforma?

Lo sciopero della scuola è riuscito, decine di migliaia di professori, studenti, membri del personale dei vari istituti hanno sfilato nelle sette città chiamate alla mobilitazione, inoltre — per la prima volta da tempo immemorabile — i sei sindacati che raggruppano i docenti (i tre confederali, più Gilda, Snals e Cobas) hanno protestato lo stesso giorno e questo fa pensare a una possibile azione unitaria anche futura.
Che cosa c’è che non va nella riforma di Renzi?
La stranezza è che i sindacati scioperano contro un piano di 100.701 assunzioni, che sarà perfezionato in modo da immettere queste nuove forze nella scuola già dal primo settembre. Noi diciamo “nuove forze”, si tratta in realtà di gente che lavora nella scuola da anni e che adesso viene stabilizzata. Si tratta dei precari di primaria, media e superiore e dei vincitori dell’ultimo concorso a cattedre. Senonché un anno fa Renzi aveva promesso molte più assunzioni – 140 mila – e la sistemazione anche degli idonei dell’ultimo concorso. Il sindacato su questo punto fa fuoco e fiamme, con l’aria di dire «tutti o nessuno». C’è anche la prospettiva che almeno 50 mila precari, in cambio di questa stabilizzazione, saranno allontanati dalla scuola per sempre. Ma il punto davvero dolente è quello dei presidi o dirigenti d’istituto.
Di che si tratta?
Renzi ha una tendenza generale a creare figure di responsabili, singoli individui che rispondano di quello che fanno. È la sua idea per la Rai – dove si pensa a un amministratore delegato con pieni poteri, svuotando il peso del consiglio d’amministrazione e della commissione parlamentare di vigilanza – ed è la stessa idea per la scuola, dove i vari organismi collegiali introdotti a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta verrebbero depotenziati a favore della figura del preside, promosso in un certo modo a “capo azienda”. Al preside, se la legge passerà senza altre modifiche, sarà affidato il compito di scegliere i professori da sistemare in cattedra, di distribuire i premi in denaro ai migliori, di valutare i docenti appena immessi in ruolo. È un potere notevole, che ricorda quello dei capi d’istituto d’una volta, contro cui si battè con assoluta convinzione il vecchio Pci, in nome della scuola democratica e partecipata. I dati internazionali stanno lì a dimostrare che questo modello di scuola, seducente nell’immaginazione degli intellettuali, nella realtà ha funzionato poco. Sforniamo alunni tra i meno preparati al mondo, e la classe docente (lo ha ricordato per ultima la scrittrice-insegnate Paola Mastrocola) è troppo spesso di una mediocrità inammissibile. Il preside forte è la soluzione? Chi sa. Almeno potrà essere un interlocutore.

Non credo che Matteo Renzi ci proponga "il migliore dei mondi possibili", ma credo che quelli che l'hanno preceduto ci hanno lasciato in un mondo che in Italia era diventato insopportabile.
Certo ci sono mondi invivibili, vedi i disperati che arrivano dall'Africa (ma non solo), ma noi siamo qui e la nostra Italia ce la siamo costruita con fatica e sangue, abbiamo vissuto due Guerre Mondiali nel secolo scorso, ci siamo ripresi dalle macerie e poi sono arrivati i vermi dei partiti famelici di potere e soldi e hanno iniziato, tutti d'accordo, a votarsi leggi-privilegio che li hanno messi in una condizione di "nobili" pre-rivoluzione, a gestire la Cosa Pubblica per arricchire gli amici, i bustarellari, depredando le Casse Pubbliche e, per rimpinguarle, hanno chiesto tasse, sempre più tasse, asfissiando i piccoli imprenditori, chiunque volesse intraprendere un'attività, mentre con concorsi indecentemente espletati hanno impinguato di incapaci e infingardi le uniche poltroncine del lavoro sicuro: quelle dei burocrati pubblici.
I sindacati sono diventati sempre più luoghi di potere da dove scalare le cariche pubbliche gettandosi in politica: vedi i vari Marini, Epifani, Cofferati, Ottaviano Del Turco ecc. ecc. ecc.. Perdendo la loro vera funzione, l'ultimo in ordine di tempo è Landini.
Per questo difendono i lavoratori blindati, quelli del Pubblico Impiego, soprattutto i più lavativi che protestano sempre e vogliono sempre più soldi. Ignorano che nell'impiego privato non era l'articolo 18 il problema, ma i giudici che reintegravano anche chi la "giusta causa" l'aveva provocata assentandosi senza motivo dal lavoro, e questo avveniva anche nel pubblico (ci sono casi finiti sulle cronache dei giornali di infedeltà palese ma reintegrati); nel privato c'erano e ci sono mille modi per ricattare il lavoratore, articolo 18 vigente o meno. Nella mia semplice esperienza di vita ho conosciuto e conosco persone a cui è stato fatto pesante mobbing per indurle a dare le dimissioni, oppure è stato chiesto di firmare lettere di dimissioni continuando però a sfruttarle sul lavoro in attesa di gettarle via quando fa comodo, oppure con contratti di 40 ore settimanali fargliene fare anche più di 70 senza pagare straordinario se non notturno o festivo al massimo... Ma queste sono cose che sanno tutti!
Cosa sta facendo Renzi con il suo governo? Sta tentando di cambiare qualcosa, per me in buonafede. Sono d'accordo su come vede la scuola e mai in tutti questi anni di disastri, si pensi alla Gelmini, ho sentito tanta acredine per una riforma.
Ugualmente sulla Legge Elettorale: qualcuno ricorda questi sommovimenti all'epoca dell'anticostituzionale Legge fatta da Calderoli, leghista, con il Governo Berlusconi?
Dov'era la sinistra che oggi attacca il suo Segretario e Capo del Governo?
E Salvini? Con quale faccia (ma capisco bene che la sua è quella che è) critica la Legge Elettorale attuale quando il suo partito è l'autore del Porcellum?  
Non c'è limite alla mancanza di autocritica e all'indecenza.
Gridando all'incostituzionalità hanno incitato il Presidente della Repubblica Mattarella a non firmarla!
Ma ci fanno o ci sono? Ovviamente ci fanno a permettersi di dire ad un Presidente che viene dalla Corte Costituzionale quello che deve fare! Ma la conoscerà la Costituzione Mattarella? O questi urlatori pensano di no? Infine, Mattarella ha fatto l'unica Legge Elettorale costituzionalmente valida che avevamo dopo la caduta della Legge Calderoli.
Siamo in un manicomio scomposto di gente irresponsabile, non in un valido confronto di idee.
Ricominciamo con gli slogan. Ora hanno trovato il "Preside-Sceriffo". Se c'è qualcuno che avrebbe ragione di validamente scioperare sono proprio i Dirigenti Scolastici. La riforma toglie loro i Vicepresidi, validissimi aiuti, dando loro altro lavoro.
Il guaio in questo Paese è che nessuno approfondisce come stanno veramente le cose perché leggere le leggi è noioso e faticoso: meglio imbrancarsi come pecore gridando slogan.
Non tutto quello che sta facendo Renzi mi trova d'accordo, ovviamente, ad esempio la depenalizzazione dei reati che hanno follemente definito "tenui". Non era questo il modo né di sollevare i magistrati dai mucchi di carte, né di sfoltire le carceri per non pagare multe alla bacchettatrice Comunità Europea...
Infine, per far capire che non sono "innamorata" di Renzi ma difendo alcuni principi che lui porta avanti, pubblico questa notizia che mi è arrivata per twitter:
Dopo la vicenda del Renzicottero, ora scoppia lo scandalo voli di Stato: il deputato del M5S Riccardo Fraccaro ha denunciato che il premier Matteo Renzi utilizzerà gli aerei di Stato per il suo tour in Trentino, per un costo di 26.000€ l'ora. Scrive Fraccaro: 

"ELICOTTERO E AEREI DI STATO PER I COMIZI DI RENZI IN TRENTINO: LA SUA PROPAGANDA CI COSTA 26MILA € L'ORA! ‪#‎RENZICOTTERO‬

Renzi continua a gettare i soldi dei contribuenti dal finestrino. Per il suo tour di propaganda in Trentino-Alto Adige, in vista delle prossime elezioni amministrative, il segretario del Pd ha utilizzato ancora una volta elicottero e voli di Stato. Ben due aerei, uno per il premier e i parlamentari Pd in qualità di personale di bordo, l'altro per il suo staff, tra cui cinque cameraman, un fotografo, due tuttofare e il capo del cerimoniale di Palazzo Chigi. Naturalmente è stato messo a disposizione anche l'immancabile Renzicottero per il trasferimento tra un punto e l'altro della campagna elettorale. Inoltre, per la cerimonia di accoglienza del capo Pd, si è dovuto utilizzare un aereo dei Carabinieri con cinque alti ufficiali.

Un'intera flotta aerea al seguito di Renzi per i tre comizi previsti a Trento e Bolzano, più le visite istituzionali tra questi appuntamenti. Sembra House of Cards, ma in realtà è House of Casta: l'ostentazione più insopportabile degli sprechi e dei privilegi, un autentico insulto alle difficoltà del Paese da parte del ducetto Pd. Il costo operativo dell'elicottero è di 8.400 euro l'ora, quello di ciascun aereo di Stato è di 9.000 euro l'ora: il costo totale della propaganda volante di Renzi in Trentino-Alto Adige è di oltre 26mila euro l'ora solo per gli spostamenti. Renzi sperpera i soldi pubblici in maniera ignobile. I portavoce a 5 stelle, indipendentemente dalla carica ricoperta, utilizzano i normali mezzi di trasporto per tutte le attività istituzionali, perfino il Presidente della Repubblica viaggia regolarmente in treno. Renzi invece, per fare tre comizi, ha bisogno di due aerei e un elicottero pagati dai contribuenti. Abbiamo già presentato un esposto alla Corte dei Conti sulle spese pazze del segretario Pd, dovrà rispondere di questa scellerato sperpero di risorse pubbliche. D'altra parte solo spostandosi in volo può sperare di evitare le proteste dei cittadini: altro che "la mia scorta è la gente", la stragrande maggioranza dei cittadini non vede l'ora di mandarlo a casa: il nominato premier scenda dall'elicottero e tolga il disturbo
". 

2 commenti:

Silvia O. ha detto...

La posizione assunta da Mattarella firmando la nuova legge elettorale senza se e senza ma stride con la posizione che aveva assunto quando era deputato.
Il porcellum era incostituzionale e l'Italicum no?
A me non cambia la vita sapere se lo è o meno ma mi preoccupa che “un addetto ai lavori” utilizzi pesi e misure diversi. Quando una legge viene pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale , diventa efficace e viene applicata a partire dalla data di pubblicazione. Invece, sedici mesi dopo la dichiarazione di incostituzionalità, il Parlamento approva una nuova legge elettorale che pone un termine iniziale di entrata in vigore di un ulteriore anno.
È costituzionalmente legittimo un sistema elettorale che non entra subito in vigore?
Ripeto, la legge elettorale non mi cambia la vita , tuttavia non ho capito la fretta e la smania di farla “urgentemente “ ma con efficacia nel prossimo anno!!!
Sono altri i provvedimenti fatti e ancora da fare che mi preoccupano.....
Di seguito riporto le parole dell' ex deputato Mattarella che condivido per quanto riguarda il porcellum ma che ritengo altrettanto valide per quanto riguarda l'Italicum.
http://www.ilgiornale.it/news/politica/deputato-bocciava-riforme-maggioranza-1125250.html
Quando il deputato Mattarella bocciava le "riforme a maggioranza"
Così l'attuale presidente stroncò il Porcellum quando era alla Camera: "No ai sistemi elettorali di comodo, votati in fretta e solo da una parte"

«Governo e maggioranza hanno cercato accordi soltanto al loro interno e ogni volta che hanno trovato l'accordo lo hanno blindato. Ciò perché non volevate rischiare di modificare gli accordi al vostro interno. Ancora una volta, emerge la concezione che è propria di questo governo e di questa maggioranza, secondo la quale chi vince le elezioni possiede le istituzioni, ne è il proprietario. È una concezione profondamente sbagliata. Le istituzioni sono di tutti, di chi è al governo e di chi è all'opposizione».
il 13 ottobre del 2005 mena fendenti: «Sono presenti tanti difetti, provocati dalla fretta convulsa con cui si sta procedendo, senza neppure avere, né consentire ad altri, il tempo per riflettere adeguatamente sul suo contenuto e sulle sue conseguenze, attraverso una procedura assai discutibile. Non si procede così per approvare una legge che deve regolare la vita democratica del Paese. Va sottolineato che questa riforma elettorale è viziata da numerosi motivi di incostituzionalità».

Rita Coltellese ha detto...

La Legge stilata da Calderoli è stata dichiarata incostituzionale dalla Corte Costituzionale al completo, non dal solo Giudice Sergio Mattarella.
Questa appena varata non è passata per la Corte Costituzionale ma Mattarella, che penso sia competente di incostituzionalità, ha ritenuto di firmarla. Alla Camera il primo quesito messo in votazione sulla Legge in approvazione riguardava proprio se la Camera la riteneva costituzionale o meno. E' passata come tutti sanno come costituzionale per la maggioranza.
Le ragioni della fretta di Renzi di fare questa Legge, per non tornare a votare con la Legge Mattarella proporzionale, hanno insospettito Berlusconi che ha chiesto che non andasse immediatamente in vigore; per avere i suoi voti Renzi ha accettato tranquillizzandolo che nn voleva subito la legge per poi tornare al voto in un momento per lui favorevole, visto il successo del suo partito alle Europee: 40%!! Insomma se non hai tutti i voti devi scendere a patti con qualcuno e se il Movimento 5 Stelle non vuole rimane solo l'altro grosso partito. Oppure non fai niente. Ma se vuoi fare devi regolarti così visto che i voti presi dal PD sono quelli e il secondo partito uscito dalle urne è quello di Berlusconi. Credo che se Renzi avesse avuto i voti per fare le riforme da solo avrebbe fatto altre scelte. Il Patto del Nazareno sembra sciolto, ma non lo è del tutto e se Renzi avesse accettato i cambiamenti che volevano i Civati e i Fassina la legge, come da prassi, doveva tornare al Senato per una nuova approvazione, dove si sa che il Governo ha pochi voti. Dunque trattasi di riforme necessariamente condizionate da altri. Altro che "ducetto".