martedì 23 giugno 2015

Gli ex di Lotta Continua: coerenza, incoerenza, viltà, cambio totale di casacca per la pagnotta

Giampiero Mughini firmò per alcuni mesi il quotidiano di Lc, per consentirne l’uscita per la legge sulla stampa. È uno dei non molti che da quel mondo hanno sostenuto (nel libro «Gli anni della peggio gioventù») che «il delitto maturò certamente negli ambienti di Lc, anche se Sofri credo vada assolto per insufficienza di prove». Su quella generazione al telefono è a dir poco tranchant, «se parli con otto persone su dieci ti risponderanno che il delitto è avvenuto dentro Lc, ma poi stanno zitti. Me lo chiese Sabelli Fioretti per Sette - diretto dalla Agnese, con eminenza Paolo Mieli - e gli risposi; tutto qui. Ecco, io contesto l’impudenza vergognosa di questi di Lc che ancora oggi si mettono sul piedistallo dei presunti guru, e continuano a volersi raccontare come se fossero stati una forma di innocuo francescanesimo scalzo».
dal quotidiano "La Stampa"


A Mughini riconosciamo la sincerità.

Paolo Liguori -Studente universitario alla facoltà di Architettura Valle Giulia di Roma, è uno degli animatori del gruppo extraparlamentare degli "Uccelli", colorati disturbatori (a suon di fischi e di cacche depositate sui pavimenti delle abitazioni "borghesi "), di assemblee studentesche e convegni di intellettuali. All'epoca è conosciuto con il soprannome di "Straccio". Entra poi nel gruppo di Lotta Continua, di cui è uno degli esponenti più radicali. Dal 1978 al 1980 lavora come giornalista al quotidiano Lotta Continua e diventa giornalista professionista. Ha lavorato per testate  berlusconiane e difende quelli di Forza Italia:
Nel 2009 la Cassazione lo condanna per diffamazione a mezzo stampa ai danni dei tre giudici torinesi che nel 1995 avevano disposto l'arresto dell'allora presidente di Publitalia Marcello Dell'Utri: Paolo Liguori nel corso della trasmissione Studio Aperto aveva paragonato l'operato dei giudici a quello dei militari serbi in Bosnia ed Erzegovina.
da Wikipedia che cita le fonti.
A Liguori riconosciamo una totale virata di ideali: dalla rivoluzione proletaria alla pagnotta pagata da Mediaset.

Marco Boato - La sua carriera politica dimostra coerenza nelle idee.
Luigi Manconi - anche qui  coerenza nelle idee.
Gad Lerner - coerente

Paolo Cento - Sottosegretario verde a domanda di un giornalista che lo intervista:
"E' vero che ha una macchina Suv?"
Risponde: «Sì, ma è in vendita e comunque resto contrario al suo uso in città». 
A Cento riconosciamo incoerenza... e fa anche ridere.


Enrico Deaglio - è cognato della Fornero... ma questa non è colpa sua...

Massimo Carlotto - condannato per l'omicidio a sfondo sessuale di una giovane vicina di casa con innumerevoli coltellate. Graziato da Scalfaro, nonostante abbia cercato di sottrarsi alla Giustizia fuggendo all'estero. Ricordo a chi non lo sapesse che si può essere graziati dal Presidente della Repubblica solo se si accetta la sentenza e la sua fu di colpevolezza certa e ribadita da diversi processi.
A questo ex militante di Lotta Continua riconosciamo la viltà. 

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