Volevo scrivere un post sull'ennesima riunione a Pontida condotta, questa volta, da Salvini, poi ho ritrovato questo post intitolato "La Padania inventata" e allora direi che basta ripubblicarlo:
Ho visto in televisione, come tutti, pezzi filmati della riunione della Lega Nord a Pontida e mi sono chiesta: "Ma queste persone hanno dimenticato cosa faceva Belsito, con l'assenso di Bossi, dei soldi del finanziamento pubblico ai partiti che un referendum popolare aveva bocciato? Hanno dimenticato gli 800.000 euro (in Lire un miliardo e seicento milioni) dati alla scuoletta privata della seconda moglie di Bossi? Hanno dimenticato i filmati in cui il figlio non proprio intelligente di Bossi incamerava soldi contanti (sempre dei contribuenti) per le sue spese personali? Hanno dimenticato le altre ruberie della "badante" che, ahimé, sedeva in parlamento? Trovano giusto che una persona che nulla ha dato alla Società, che andava a comperarsi lauree fasulle nei Paesi dell'Est, prendesse mensilmente quello che i loro figli guadagnano si e no in sei mesi?
Sono tutti pazzi? Poco intelligenti? Tanto da trovare tutto questo normale e da andare addirittura a litigare fra loro sotto il palco dove un tecnico, che si è vantato di essersi laureato senza averlo mai fatto, ormai ridotto male da un ictus, continua a gettare fuori parole, parole, parole, di fronte ai fatti sopra elencati?
Non ho francamente risposte. Solo tanta meraviglia.
Penso, però, che sia un fatto culturale. Lì di vera cultura ce ne è poca, e dove c'è ignoranza c'è chiusura, egoismo, ottuso individualismo.
In questo blog ho trattato altre volte l'argomento Lega Nord, sempre sotto l'etichetta Politica. Penso con desolazione che la maggior parte dei Lombardi ha votato Maroni quando avevano una persona pulita come Ambrosoli a disposizione.
E' la solita storia: Cristo o Barabba ed hanno scelto Barabba.
L'unica Pianura Padana esistente geograficamente, il resto è pura invenzione
Se i politici sono quel che sono gli italiani sono coloro che li seguono e li votano, dunque si specchiano gli uni negli altri.
Personalmente ho cercato la legalità e l'onestà nel simbolo di "Mani pulite", Antonio Di Pietro, ed ho riconosciuto con onestà di essermi sbagliata su di lui avendo militato nel suo Movimento con sincerità ed avendo visto dal di dentro il vuoto rispetto alla facciata che si era dato.
Oggi spero nella determinazione di Matteo Renzi dopo aver dato il mio voto politico al Movimento 5 Stelle che oggi non ritengo inutile, anzi, penso che era uno scossone necessario per far capire al Sistema che non si poteva continuare così. Ma Renzi fa e, se lo lascieranno fare, il PD avrà il mio voto alle prossime Politiche, altrimenti per me possono pure spararsi, soprattutto i Fassina e tutti quelli che continuano in questo partito ad ignorare lo sfascio di questa nostra Società. Intendo tutti quelli che strizzano l'occhio ad un sindacato che si preoccupa solo degli assenteisti del Pubblico Impiego, di conservare il posto a chi timbra i cartellini dei colleghi, a chi ritiene che avendo conquistato un posto statale ha Diritto di prendere soldi e lavorare poco e male; intendo quei componenti del PD che ritengono che gli zingari, le etnie nomadi in genere, abbiano DIRITTO ad una casa pagata da noi contribuenti, a non pagare la tassa sui rifiuti ma a sporcare; intendo quei componenti del PD che ritengono che sia giusto continuare ad accogliere all'infinito sbarchi di persone in fuga per ragioni diverse, provenienti da Paesi diversi e di pagarne l'enorme spesa di salvataggio e mantenimento; intendo infine quei componenti del PD che non vogliono l'assunzione individuale di Responsabilità e preferiscono "il collettivo che decide" per non decidere mai niente e rendere tutti Irresponsabili per tema che scappi fuori il "Duce" o lo "Sceriffo"!
Non lasciamo l'Italia in mano a queste componenti vetero-comuniste visto che il comunismo ha prodotto quello che si è visto in Romania, Bulgaria, Ungheria, Polonia ecc. ecc..
Cerchiamo di mantenere i valori migliori di quella idea sposandola con un soffio di liberalità, di onestà, pensando che l'Italia non può finire in mano a dei buffoni che dicono parolacce per aver presa sui sentimenti più bassi di chi li vota.
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