L'Associazione per Ipovedenti A.P.R.I di Torino mi invia due notizie: una per Firenze, Ospedale Careggi, ed una sulla scuola per ciechi Elene Keller di Torino:
FIRENZE: UNA BORSA DI STUDIO PER LA RICERCA GENETICA
Si stanno
perfezionando in questi giorni, dopo lunghe e complesse procedure burocratiche,
le pratiche per l'istituzione di una borsa di studio, finanziata congiuntamente
da APRI-onlus ed RP-Liguria, a favore dei ricercatori operanti presso l'Ospedale
Careggi di Firenze, unica struttura pubblica italiana a svolgere attualmente
mappature genetiche NGS sulle distrofie retiniche ereditarie. Il laboratorio è
diretto dalla dott. Francesca Torricelli che ha partecipato, fra l'altro, al
nostro convegno scientifico del 23 maggio u.s. a Settimo Torinese.
La borsa di
studio, dell'importo complessivo di 18.000 euro, fu già deliberata dal Consiglio
Generale nello scorso mese di dicembre. La somma è stata coperta anche grazie ad
alcune donazioni offerte da benefattori.
Qual'è lo scopo
principale dell'iniziativa? Innanzitutto ribadire il nostro impegno a favore
della ricerca genetica, in un quadro di azione nazionale. In secondo luogo
operare affinchè i tempi delle mappature genetiche, attualmente piuttosto
lunghi, possano presto diminuire nell'interesse dei malati e delle loro famiglie
che spesso oggi attendono i risultati per oltre un anno. Si tratta certo di
ricerche molto complesse ma la carenza di personale, che affligge cronicamente
la sanità pubblica, non agevola il lavoro di questi ottimi ricercatori.
Pubblicheremo ovviamente, nei prossimi mesi, le relazioni sulle attività svolte
dal borsista prescelto.
Ringraziamo
infine tutti coloro che ci hanno aiutato a realizzare questa importante
iniziativa che qualifica ulteriormente il sodalizio sul piano nazionale.
TORINO: CHE
NE SARÀ DELLA SCUOLA "ELENE KELLER"?
Il quotidiano
La Stampa di sabato 30 maggio u.s., ci informa dell'ulteriore slittamento dei
lavori di bonifica nei locali che ospitarono, fino al 2013, la Scuola Media
Statale per ciechi "Elene Keller" che, come è noto, si trovano nel medesimo
stabile che ospita la nostra sede centrale.
I genitori
protestano..., gli amministratori comunali rassicurano..., i giornalisti
scrivono... E' il solito gioco delle parti dove, almeno a nostro parere, tutti
fanno finta di indignarsi ben sapendo che le casse comunali sono vuote e che,
tutto sommato, le esigenze di spazio per una simile struttura, ormai purtroppo
residuale, appaiono assolutamente marginali nelle politiche scolastiche della
città. Intendiamoci: diciamo queste cose con rammarico e dolore. La scelta di
chiudere l'Istituto dei Ciechi di Torino, avvenuta alla fine degli anni '70, fu
una scelta sciagurata e dissennata. Le altre grandi città italiane non seguirono
questo orientamento ideologico ed oggi possono contare su strutture, almeno
potenzialmente, funzionali. Esistono certo responsabilità ben precise in merito
ma oggi non intendiamo soffermarci su questo aspetto.
Stando però
così le cose non ha più senso mantenere una piccola scuola, nominalmente
dedicata ai disabili visivi, ma nella realtà completamente sganciata dalle
esigenze reali della categoria.
La nostra
associazione dunque ha da tempo presentato progetti ben precisi e dettagliati
sull'utilizzo futuro dei locali. Occorre innanzitutto salvare la Biblioteca
Braille oggi completamente abbandonata, occorre assicurare un utilizzo della
struttura conforme alle volontà dei padri fondatori che la pensarono e
costruirono per aiutare i non vedenti.
Attendiamo
pertanto una convocazione dagli assessori competenti per poter esporre le nostre
idee ed i progetti elaborati in merito dall'associazione.
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