Da: La Repubblica.it
Scuola, partono le assunzioni: vademecum per i precari in attesa
Pubblicato il bando. Vanno presentate le domande entro il 14 agosto. Provveditorati pronti alle prime 36.627 di supplenti. Ma sulle norme ci sono ancora incertezze
di SALVO INTRAVAIAPartono le assunzioni dei 103mila precari e vincitori di concorso previste dalla Buona scuola di Renzi. Sul sito del Ministero dell'Istruzione è stato pubblicato il bando per l'iscrizione alla procedura nazionale del Piano straordinario di assunzioni. Le domande vanno presentate fra le ore 9.00 del 28 luglio e le ore 14.00 del 14 agosto 2015 attraverso il sistema di Istanze on line del Miur, raggiungibile dalla home page www.istruzione.it. Nel periodo di invio delle domande sarà disponibile un servizio di assistenza telefonica dedicato. La procedura riguarda i 55.258 nuovi posti del potenziamento, di cui 6.446 destinati al rafforzamento del sostegno. A questi si sommeranno i posti non assegnati eventualmente vacanti a seguito delle assunzioni sul turn over (36.627) e sui restanti posti disponibili (10.849). In totale quest'anno saranno 102.734 le assunzioni effettuate dallo Stato nella scuola.
Ma tra i precari c'è ancora confusione, anche perché su alcuni aspetti le idee chiare non le hanno neppure al ministero dell'Istruzione che dovrà emanare le direttive per il Piano straordinario di assunzioni previsto dalla legge 107. Intanto, gli ex provveditorati sono ormai pronti all'assunzione dei primi 36.627 supplenti - quelli della cosiddetta fase zero - delle graduatorie ad esaurimento e delle liste degli ultimi concorsi a cattedra: a partire da quello del 1990, per finire con la selezione del 2012. La prima fase delle assunzioni potrebbe essere conclusa tra fine luglio e i primi di agosto. Poi, si passerà alla fase A, con altri 10.815 posti in palio, sempre tra sostegno e posti comuni. Ma andiamo con ordine.
Le 4 fasi. Le assunzioni di 102.709 precari e vincitori di concorso avverrà in quattro complicate fasi. La prima è in procinto di partire ormai in tutte le province italiane e assegnerà 36.627 cattedre: 14.747 posti di sostegno e 21.880 posti comuni. Le cattedre andranno ripartite al 50 per cento tra gli inclusi nelle graduatorie provinciali ad esaurimento e i vincitori degli ultimi concorsi a cattedra: del 1990, del 1999 e del 2012. E l'assegnazione dei posti continuerà ad avvenire in ambito provinciale - per i precari delle graduatorie ad esaurimento - e regionale per i vincitori di concorso. Entro il 15 agosto si dovrebbe svolgere anche la fase A, con altri 10.815 posti in palio, più quelli non assegnati nelle fase iniziale. A partire dalla fase A, le graduatorie dei concorsi del 1990 e del 1999 decadono e, per le tre fasi successive, si procede soltanto con la graduatoria del 2012. Per consentire l'avvio dell'anno scolastico più ordinato possibile le prime due fasi si dovranno concludere il prima possibile.
Vademecum per i precari. La terza e la quarta fase metteranno in palio i posti del cosiddetto organico potenziato: con 48.821 posti comuni e 6.446 di sostegno. E, a questo punto, le regole cambiano totalmente. Ma, per partecipare a queste due fasi gli interessati dovranno produrre domanda online - http://archivio. pubblica. istruzione. it/istanzeonline/ - tra il 28 luglio e il 14 agosto prossimi. Nella quale dovranno indicare tutte le province italiane in ordine di preferenza. Ed ecco la prima confusione. Il comma 97 della legge 107 prevede che per partecipare alle ultime due fasi occorrerà presentare domanda online. Ma, secondo i tecnici del ministero dell'Istruzione la presentazione della domanda non sarebbe obbligatoria. Meglio comunque presentarla per evitare guai. La ripartizione tra le diverse classi di concorso e le province dei 55.267 posti dell'organico potenziato non si conosce a ancora. Un dettaglio non secondario, visto che le proposte di contratto avverranno in ambito nazionale, ma non si conosce esattamente il meccanismo.
Al precario o al vincitore di concorso verrà proposta la prima sede libera in relazione alle province indicate nell'istanza online o in mancanza di tale domanda, presumibilmente, la prima sede libera a partire dal luogo di residenza. Per accettare o meno l'incarico ci saranno dieci giorni di tempo: prendere o lasciare. Intanto, i precari stanno iniziando a farsi i primi conti: quelli meridionali cercheranno di evitare le grandi città del nord - Milano, Torino, Firenze o anche Roma - dove per affitto e altre spese di soggiorno occorrerà spendere tutto lo stipendio. I tantissimi supplenti in procinto di partire preferiranno approdare in un piccolo centro, possibilmente vicino a casa. Il ministero sta cercando di anticipare tutte le fasi del Piano di assunzioni perché i 55mila dell'organico potenziato - attraverso i quali si potrà esonerare dal servizio il vicario del preside - arriveranno a scuola ad anno scolastico inoltrato. Ma la strada è tutta in salita.
Arriveranno a Scuola ad anno scolastico inoltrato perché, nonostante la volontà di Matteo Renzi e le sue raccomandazioni di fare presto, chi ha messo stupidamente e pretestuosamente il bastone fra le ruote a questa Riforma ha ottenuto questo bel risultato: non tutti subito e in ritardo.
Un'altra bella cosa che hanno ottenuto i soliti disfattisti all'italiana è che nella Riforma era inserita la possibilità per gli Istituti Scolastici di avere finanziamenti attraverso il 5xmille.
Ora, grazie all'opposizione con motivi pretestuosi, non più.
Chi dirige una Scuola o chi l'ha diretta con coscienza anche nel ruolo di Vicepreside sa che il bilancio annuale standard per le spese si aggira sui 5.000 euro l'anno, cifra con la quale si deve fare tutto: dalla carta per le fotocopie al resto.
A chi ha giovato togliere dalla legge questa possibilità per le Scuole di accedere al 5xmille come voleva Renzi?
Ma alle onlus impegnate nei vari Servizi Sociali che dovrebbe dare lo Stato ma che, in un Paese senza Lavoro, forniscono loro dando lavoro a tanti facenti parte della "parrocchietta", cattolica o di sinistra non fa differenza, e usufruendo di una summa di agevolazioni fiscali indecente.
Il 5xmille alla Scuola lo avrebbe sottratto a loro.
Ormai siamo il Paese delle Organizzazioni senza fini di lucro (apparentemente), delle Cooperative volte al Sociale (vedi Buzzi) e chi ha tolta questa possibilità di finanziamento delle attività basilari delle Scuole ha favorito queste organizzazioni non governative.
Quanta gente l'avrà capito? Quanta gente sa veramente come funziona una Scuola? A cosa mai saranno serviti i "Decreti delegati" che dovevano, secondo la sinistra, coinvolgere i genitori nella gestione scolastica se, al fondo, questi non hanno capito niente?
Si chiedessero perché debbono in certe Scuole provvedere con i loro privati soldi a comperare persino la carta igienica per i bagni dove vanno i loro figli.
Non la Ragione impera in Italia, bensì la stupida Demagogia.
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