Diventano un caso i maxi-stipendi ai dirigenti della Cisl, dopo le rivelazioni del sindacalista veneto Fausto Scandola raggiunto nel frattempo da un provvedimento di espulsione. I numeri degli emolumenti sfiorano, per alcuni, i 300mila euro annui. E anche se il segretario generale della confederazione Anna Maria Furlan ha promesso un cambio di rotta, la polemica infuria. «L’organizzazione aveva bisogno di nuove regole e se le è date con il regolamento approvato il 9 luglio, che entrerà pienamente in vigore il 30 settembre - spiega la numero uno della Cisl - esclude d’ora in poi le possibilità di cumulo delle indennità. Abbiamo imboccato la strada della trasparenza e la completeremo con l'assemblea di organizzazione di novembre».
Ma non è abbastanza secondo il deputato del Pd Andrea Romano. «Il quadro dei megastipendi dei sindacalisti Cisl descritto da Fausto Scandola è una dimostrazione concreta che la direzione nella quale insiste con molte ragioni Matteo Renzi, quando sottolinea l’urgenza della riforma e del cambiamento dei grandi sindacati italiani, è quella giusta», spiega Romano. Per il quale «Scandola racconta di un sindacato lontanissimo dal mondo reale. Sindacalisti che guadagnano fino a 10 volte tanto lo stipendio di un proprio iscritto hanno più di una difficoltà a rappresentare il mondo che dovrebbero difendere». Perciò questo nuovo fronte «è una prova concreta dell’urgenza di riformare il sindacato rendendolo più vicino al mondo reale dei lavoratori e di superare quelle resistenze corporative che troppo spesso - secondo l’esponente dem - vedono i grandi sindacati difendere se stessi e la propria funzione, piuttosto che i diritti e i bisogni reali dei lavoratori».
Hanno scoperto l'acqua calda. Da questo piccolo blog più volte sono partite critiche ai Sindacati, al sindacalismo in genere che da tanto tempo non ha più nulla di genuino. Tutti nei posti di lavoro lo sanno e molti si iscrivono solo per insicurezza, per avere una protezione, sapendo benissimo che ci si rivolge ad un centro di potere come un altro. Tutti vedono come il sindacalista della loro sede di lavoro pensa essenzialmente a fare il proprio interesse, o piazzando figli, parenti, o piazzando se stesso nel fare carriera.
Ora si scopre che fanno parte della Casta strapagata?
Ma perché i vari Marini (casa ai Parioli a fitto agevolato, opzione economicamente vantaggiosa per comprarsela, carriera sindacale usata per avere potere e poltrona in politica) non insegnano niente? Eppure sono vecchie inchieste... Come il socialista "Orso Marsicano" finito agli arresti da politico, che quando era ancora sindacalista bastava incontrarlo di persona per vedere che del ruspante ed accattivante nomignolo non aveva proprio nulla: era un divoide con costosi vestiti, costosi orologi ostentati, atteggiamenti tutt'altro che da rappresentante dei lavoratori, bensì della serie "sono qualcuno e rappresento solo me stesso"!
Adesso si svegliano e «L’organizzazione aveva bisogno di nuove regole e se le è date con il regolamento approvato il 9 luglio, che entrerà pienamente in vigore il 30 settembre...
Ma sì!! A settembre cambia tutto! Sicuro... Ci crediamo!
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