Caso Marò, Il giurista Ronzitti: "tra Italia e India non vince nessuno"
24 AGOSTO 2015 Il Tribunale internazionale del mare di Amburgo ha chiesto a Italia e India che sospendano "altre procedure in corso" sul caso dei due marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre rimandando tutto all'arbitrato internazionale dell'Aja. Ma questo cosa significa per i due fucilieri della Marina, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre? Roberta Rizzo lo ha chiesto a Nicola Ronzitti professore di Diritto Internazionale dell'università LUISS di Roma “Significa che in India non può essere proseguita nessuna procedura né di fronte alla Corte Suprema né di fronte alla Corte Speciale che era stata istituita per giudicare i due Marò”. “Nello stesso tempo - prosegue Ronzitti - significa anche che il marò che si trova in Italia (Massimiliano Latorre in convalescenza a Roma dopo essere stato colpito da un ictus ndr) resta in Italia perché l’India non può ordinare a questa persona, dopo la fine del congedo che gli è stato dato, di tornare in India. Significa anche che il marò che è in India (Salvatore Girone) resta in India ma non può essere sottoposto a ulteriori restrizioni”. “Per quanto riguarda la giurisdizione - spiega ancora il professore - non è stata decisa perché il tribunale di Amburgo ha detto che è una questione che deve decidere il tribunale arbitrale. Quindi tutto è congelato, la situazione è congelata fino alla decisione di quest’ultimo”. “Non vince nessuno – è la valutazione di Ronzitti - ma per noi il bicchiere è mezzo pieno e mezzo vuoto. Intanto bisognerà accelerare la procedura della costituzione di questo tribunale arbitrale e poi bisognerà vedere il tribunale arbitrale cosa decide in merito alla giurisdizione. Da chi sarà composto ancora non lo sappiamo: sono stati nominati due giudici uno da parte italiana, uno da parte indiana, ma devono essere nominati altri tre giudici”.
Nessun commento:
Posta un commento