"Chi l'ha visto?": Accetti nelle indagini su Bruno Romano già due anni dopo la scomparsa
Roma, 23/9/2015 - Già nel 1997 una "fonte fiduciaria qualificata" indicò Marco Accetti agli inquirenti come possible responsabile della scomparsa del piccolo Bruno Romano, sparito a Roma due anni prima. La stessa fonte riferì di abusi sessuali che il bambino avrebbe subìto pochi giorni prima di sparire. Non solo. Alla squadra mobile apparve subito molto strana la tragica vicenda di un altro dodicenne in cui Accetti era coinvolto: la morte di Josè Garramon nel 1983, per il cui investimento lui era stato condannato alcuni anni prima. Si arrivò ad avanzare per iscritto pesanti dubbi sulla dinamica di quello che il processo aveva definito un incidente. Ma Bruno è ancora oggi un bambino scomparso e Josè una vittima della strada.
Rita Coltellese *** Scrivere: I Magistrati ed il Caso Garramon
Riporto qui sopra il link ad un mio post già dedicato a questo triste argomento, giacché rappresenta uno dei tanti casi in cui la nostra Giustizia fallisce, dimostrando una preoccupante impotenza.
Ieri sera nella trasmissione di Servizio alla gente disperata e di vera indagine, utilissima alle Forze dell'Ordine ed a una altrimenti deludente magistratura, "Chi l'ha visto?", la giornalista e conduttrice Federica Sciarelli ha avuto una vera e propria lite con quel tristo individuo che risponde al nome di Marco Accetti, personaggio più che inquietante, tanto da turbare persino un dignitosissimo, onesto ed efficiente Maresciallo dei Carabinieri con cui mi trovai a parlare per cose diverse ma che, assistendo ai filmati trasmessi da "Chi l'ha visto?", si chiedeva con stupore come questa persona stesse ancora in giro, data l'evidente anormalità dei suoi filmati e delle sue azioni.
Ieri costui, che come molti soggetti di questo tipo non ha freni inibitori ma manifesta narcisismo e voglia di protagonismo, ha telefonato in trasmissione e fra le sue affermazioni ne ha fatta una sicuramente veritiera: l'autopsia di José Garramon non ha rivelato segni di violenza carnale. In questo modo egli sconfessava l'informatore della Questura che avrebbe affermato questo particolare.
Nella concitazione della discussione Federica Sciarelli avrebbe forse dovuto mantenere un maggior sangue freddo non dando adito al furbo Accetti di contestare questo particolare, che inficerebbe la credibilità della ricostruzione che la Sciarelli andava facendo.
Certo che Josè non fu violentato, ma perché scappò e per questo fu inseguito ed investito.
Almeno questo, povero angelo, gli fu risparmiato.
Morto è morto lo stesso, come Bruno Romano, Emanuela Orlandi, Mirella Gregori... Ma fuggendo con grande abilità e coraggio il piccolo Garramon si è risparmiato il resto.
Il caso Dutroux con la sua moglie, così bionda, così carina nell'aspetto, così orchessa nella testa, non insegna nulla alla nostra Giustizia? Anche lì ci furono coperture di personaggi pedofili importanti, ma alla fine la Giustizia belga vinse.
E qui?
Rita Coltellese *** Scrivere: I Magistrati ed il Caso Garramon
Riporto qui sopra il link ad un mio post già dedicato a questo triste argomento, giacché rappresenta uno dei tanti casi in cui la nostra Giustizia fallisce, dimostrando una preoccupante impotenza.
Ieri sera nella trasmissione di Servizio alla gente disperata e di vera indagine, utilissima alle Forze dell'Ordine ed a una altrimenti deludente magistratura, "Chi l'ha visto?", la giornalista e conduttrice Federica Sciarelli ha avuto una vera e propria lite con quel tristo individuo che risponde al nome di Marco Accetti, personaggio più che inquietante, tanto da turbare persino un dignitosissimo, onesto ed efficiente Maresciallo dei Carabinieri con cui mi trovai a parlare per cose diverse ma che, assistendo ai filmati trasmessi da "Chi l'ha visto?", si chiedeva con stupore come questa persona stesse ancora in giro, data l'evidente anormalità dei suoi filmati e delle sue azioni.
Ieri costui, che come molti soggetti di questo tipo non ha freni inibitori ma manifesta narcisismo e voglia di protagonismo, ha telefonato in trasmissione e fra le sue affermazioni ne ha fatta una sicuramente veritiera: l'autopsia di José Garramon non ha rivelato segni di violenza carnale. In questo modo egli sconfessava l'informatore della Questura che avrebbe affermato questo particolare.
Nella concitazione della discussione Federica Sciarelli avrebbe forse dovuto mantenere un maggior sangue freddo non dando adito al furbo Accetti di contestare questo particolare, che inficerebbe la credibilità della ricostruzione che la Sciarelli andava facendo.
Certo che Josè non fu violentato, ma perché scappò e per questo fu inseguito ed investito.
Almeno questo, povero angelo, gli fu risparmiato.
Morto è morto lo stesso, come Bruno Romano, Emanuela Orlandi, Mirella Gregori... Ma fuggendo con grande abilità e coraggio il piccolo Garramon si è risparmiato il resto.
Il caso Dutroux con la sua moglie, così bionda, così carina nell'aspetto, così orchessa nella testa, non insegna nulla alla nostra Giustizia? Anche lì ci furono coperture di personaggi pedofili importanti, ma alla fine la Giustizia belga vinse.
E qui?
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