crocifisso (o crocefisso; ant. crucifisso) agg e s. m. [part. pass. di crocifiggere, dal lat.crucifixus, part. pass. di crucifigĕre]. –
1. agg. Messo in croce, inchiodato sulla croce: Gesù c.; anche con valore verbale: a l’occhio mi corse un, crucifisso in terra con tre pali (Dante).
Vedo scritto dappertutto crocifisso mentre per me è più corretto, se se ne scrive al singolare, crocefisso, dato il suo significato: Messo in croce, inchiodato sulla croce.
Se debbo intendere "uomo inchiodato sulla croce" egli è "fisso sulla croce" e non "fisso sulle croci".
Mi sta bene, se si parla di più uomini "fissi sulle croci", scrivere "crocifissi".
Cristo e i due ladroni furono crocifissi, Cristo da solo fu crocefisso.
E dopo questa mia considerazione meramente linguistica passo alla notizia:
Da: RAINews
Scuola-Rozzano-niente-concerto-di-Natale-ne-crocifisso
Salvini-Facciamo-ridere-Isis-
Concerto di Natale rinviato e crocifisso rimosso in nome della "laicità", esplodono le polemiche. La protesta parte dai genitori, il preside non fa marcia indietro: "Beghe degli adulti non ricadano sui bambini". Salvini: "Regalerò un presepe alla scuola", Ufficio Scolastico Territoriale avvia verifiche.
28 novembre 2015 Esplodono le polemiche sulla decisione di un istituto di Rozzano, nel milanese, di rinviare il concerto di Natale e di rimuovere il crocifisso in nome della "laicità". L'Ufficio Scolastico Territoriale di Milano ha già avviato delle verifiche su quanto accaduto e non si è fatta attendere la reazione di Matteo Salvini, "Cancellare le tradizioni è un favore ai terroristi" e dichiara che lunedì porterà nella scuola un presepe. Contro la decisione si è scagliato anche il Pd. "A Rozzano abbiamo assistito a un'operazione di laicismo esasperato, un'operazione di desertificazione della nostra cultura - afferma il deputato del Pd Edoardo Patriarca - Non è annullando la nostra identità che si tutelano le minoranze". Ma il preside non fa marcia indietro.
Il caso Il concerto di Natale trasformato in concerto di Inverno e rinviato a dopo le vacanze natalizie, il 21 gennaio. La decisione presa all''istituto comprensivo Garofani di Rozzano è stata spiegata come un'applicazione di una "linea rigorosamente improntata alla laicità in occasione dei festeggiamenti natalizi che cadono dopo la strage terroristica di Parigi". Marco Parma, 63 anni, anni fa candidato sindaco per il Movimento 5 Stelle, preside della scuola si difende: "Le beghe degli adulti non devono ricadere sui bimbi e a me interessa solo che a scuola ogni momento sia condivisibile per tutti e che nulla possa creare imbarazzo o disagio a qualcuno. Credo sia un passo avanti verso l'integrazione e non indietro rispettare la sensibilita' di chi la pensa diversamente, ha altre culture o religioni".
Non credo che Salvini sia un fervente ed osservante cattolico: Da Wikipedia
Vita privata
Si sposa nel 2001 con Fabrizia Ieluzzi, giornalista presso una radio privata, di origini pugliesi: da lei ha avuto un figlio, Federico, nel 2003.
Dopo aver divorziato dalla moglie, Salvini ha convissuto con la compagna Giulia Martinelli, dalla quale ha avuto, nel dicembre 2012, una figlia: Mirta.
All'inizio del 2015 la rivista Novella 2000 svela la storia tra Salvini e la conduttrice televisiva Elisa Isoardi, confermata in seguito da entrambi.
E' evidente che la sua vita privata non è certo improntata ai principi religiosi cattolici.
Dunque debbo pensare che la sua difesa della cultura italiana, fondata anche sul credo cattolico, sia una scelta politica a difesa di detta cultura.
Io, l'ho scritto più volte, non sono più credente né apprezzo più codesta religione per tante ragioni sia filosofiche che etiche. Ma è indubbio che gran parte del popolo italiano fonda le proprie credenze su questa tradizione. Dunque queste azioni (perché in passato ce ne sono state altre, fortunatamente poche ed isolate) sono veramente pretestuose e castranti per la cultura italica, e non posso che dare ragione a Salvini.
La Comunità ebraica in Italia è antichissima e numerosa (anche se le orrende Leggi Razziali di Mussolini li hanno decimati), eppure non si sono MAI sentiti "turbati" dalla presenza del crocefisso nelle Scuole Italiane, né MAI nessun Preside si è preoccupato che i bambini di religione ebraica si turbassero!
Al contrario io, in prima persona, ho assistito vergognandomi alla pretesa, della mia maestra della Scuola Elementare "Luigi Pianciani" di Roma, che la mia compagna di classe Disegni si alzasse ogni mattina dal suo banco "per rispetto" a noi che dovevamo dire la preghierina ad inizio lezione!! Il mio era un sentimento spontaneo e naturale che mi nasceva dentro sentendo con che tono sibillinamente spregiativo tale stupida insegnante si rivolgeva a Disegni, che si alzava ogni volta con faccia umiliata mentre tutte le compagne si giravano a guardarla.
Era una scuola da cancellare insieme alle classi differenziali, la bacchetta di legno sulle mani ed altro, e l'abbiamo cancellata.
Ma attenzione a non cadere nel versante opposto. Soprattutto perché con i musulmani non esiste il concetto di RECIPROCITA', esiste invece un radicalismo tale che porta facilmente all'intolleranza verso culture diverse.
Inutile ricordare quello che sanno tutti: ci sono Paesi a religione musulmana in cui non ci si può mettere a prendere il sole in bikini, non si può bere alcool, anche se non si condivide quella religione si deve soggiacere ai suoi precetti lo stesso.
Bene fa l'Ufficio Scolastico Regionale a mandare un'ispezione, giacché questa iniziativa di questo Preside è fasulla proprio sul piano etico, di cui lui vorrebbe vestirla, in quanto è debole ed ipocrita la motivazione: è evidente che chi si dovrebbe turbare sono i bambini di religione musulmana, in gran parte frutto di immigrazione, e non già bambini di religione induista o buddista provenienti dall'India o italiani ebrei...
L'induismo è improntato ad una filosofia di tolleranza:spirito di tolleranza e di buona volontà per comprendere e apprezzare il punto di vista dell'interlocutore, basato sulla rivelazione che la verità possiede molteplici apparenze.
Nessun induista e nessun buddista, come nessun ebreo, ha mai protestato per il simbolo della cristianità, al contrario, molti anni fa, un politico palestinese ospite di una trasmissione RAI si permise di dire: "Che mi significa un cadaverino appeso al muro." E lo disse con tono spregiativo suscitando la mia indignazione e la mia meraviglia che la RAI consentisse ciò!
Provate a non rispettare i principi religiosi musulmani o a permettervi una critica: farete una brutta fine.
Dunque questo Preside è da censurare con severità, come altri rappresentanti delle nostre Istituzioni che abbiano avuto in passato idee balzane di questo tipo.
Rita Coltellese *** Scrivere: Il nemico in casa
Rita Coltellese *** Scrivere: Il nemico in casa
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