Rita Coltellese
Rita Coltellese *** Scrivere: Dell’ingenuità e dell’innocenza
Rita Coltellese *** Scrivere: Dissento
E' giusto che ciascuno celebri ciò che gli piace: non è giusto che si deformi la storia santificando un intellettuale in contraddizione con quanto affermava sullo sfruttamento dei ricchi sui poveri.
Sono spariti tutti gli articoli in cui veniva descritto come Pasolini reclutava fra il basso popolino, che lui tanto amava, ragazzotti che, pur non essendo omosessuali, si prostituivano agli omosessuali come lui per soldi.
Oltre a deformare la realtà della sua morte, così come si svolse, e non accettare un processo che ha accertato nei minimi particolari la reazione del giovane Pelosi al tentativo di Pasolini di imporgli un tipo di prestazione che lui non voleva, non essendo egli omosessuale, riportano un'altra leggenda sul film "Le 120 giornate di Sodoma".
Ma a chi volete che gliene importi di una satira allegorica ed oscena che voleva criticare i tre poteri: politico, ecclesiastico e della magistratura?
Sai quanti hanno criticato in modo molto più efficace e profondo questi tre poteri, sia nel cinema che in letteratura, per non parlare del giornalismo di valore.
Mi capitò di vedere su dei giornali delle foto di questo film: giovani maschi nudi con vasi da notte in mano pieni di merda.
Personalmente non credo che tale estrema allegoria sia utile alla causa critica, essendoci ben altri strumenti espressivi per mettere a nudo lo sfruttamento dei poteri su chi il potere non ce lo ha.
Al solito ci vedo il tipo di omosessualità di Pasolini, la sua ossessione sessuale, il suo essere attratto dal brutto...
Al contrario di tanti altri omosessuali che ci hanno regalato bellezza, spunti di riflessione, senso estetico con la loro Arte.
Nessun commento:
Posta un commento