lunedì 12 gennaio 2015

Liguria: peggio ancora!


Al post La Liguria ed il PD era stato fatto un commento da una lettrice che aveva inviato un link ad un interessante articolo che parlava della rivale di Cofferati e di alcune cosucce che riguardavano suo marito. Tale link ha funzionato fino poco oltre le h. 20:00 di questa sera, tanto è vero che ho potuto collegarmi ad esso una prima volta intorno alle h. 19:00 e, dopo aver letto l'articolo, ho risposto con un commento alla lettrice alle h. 19:36.
Il fatto che sia stato oscurato non depone affatto bene sul nostro Paese proprio nel momento in cui si parla e strombazza ai quattro venti DELLA LIBERTA' DI ESPRESSIONE, anche quando si tratta di pesante satira che può toccare la suscettibilità religiosa dei musulmani.
Chi ha inteso oscurare il sito che ha pubblicato quell'articolo non può legittimamente dire: JE SUIS CHARLIE HEBDO. 
Ma ritengo giusto che le notizie contenute in quell'articolo possiate leggerle in un altro sito che ho trovato e che riporta identici argomenti.
A questo punto credo proprio che sia interessante leggerlo! 





La Spezia Oggi News



SETTE BUONI MOTIVI PER NON VOTARE PAITA-UN INTERVENTO DI MASSIMO BALDINO CARATOZZOLO


LA SPEZIA- Non so quali possano essere i motivi per cui uno spezzino dovrebbe votare Sergio Cofferati, ma conosco alla precisione quelli per cui per uno spezzino proprio non è possibile votare Raffaella Paita detta Lella.
  • Il debito ACAM fuori controllo, con relative bollette stangata di questi giorni, passa tutto attraverso la sua responsabilità ( http://www.laspeziaoggi.it/news/2014/11/lettera-a-raffaella-paita-su-acam/ ) essendo stata la signora capogruppo PD in Consiglio Comunale durante la gestione Pagano, quando ACAM assumeva impiegati e funzionari a più non posso e si andava a inserire in settori commerciali che nulla avevano a che fare con la natura originale della azienda di proprietà del Comune. Non ci pare che la Signora Paita prese all’epoca nessuna posizione, né che denunciò quanto stava avvenendo. Neppure quando, durante il primo mandato Federici, alla Signora fu affidato l’incarico di riassetto delle cosi dette “municipalizzate” ella si degnò di rendere pubblico la situazione DISASTROSA dell’azienda, né intraprese alcuna azione per frenarne lo sprofondo che oggi gli spezzini sono chiamati a risanare. 600 milioni di euro che ancora oggi gridano vendetta e vorrebbero dei perché.
  • La Signora evidentemente non ama Spezia. Tuttalpiù amerà la nostra città quanto la ama Federici, cioè zero e l’ultima delibera regionale che fa diventare Spezia la pattumiera di Genova ne è la conferma. (http://www.laspeziaoggi.it/news/2014/12/la-regione-regala-un-carico-di-rifiuti-a-saliceti/) . Non mi sembra che la Signora Lella abbia mosso un dito, anzi…
  • La Signora si sta facendo da ben due anni una campagna elettorale a nostre spese. E’ evidente, infatti, che sta sfruttando il suo ruolo regionale di assessora per il quale è da noi profumatamente pagata, per sciorinare a destra e a manca tutto quello che in regione fa e ottiene (cioè nulla che non sia di normale amministrazione) facendolo sembrare opera sua. Sfrutta cioè la sua grande visibilità per conquistare una carica, quella della Presidenza Regionale, alla quale da buona arrivista conclamata aspira da tempo. La cosa ha assunto persino un carattere patetico in questi ultimi giorni, quando fa passare per sua una trattativa per evitare la vendita all’asta degli alloggi di edilizia popolare, trattativa che se la Regione si fosse avvalsa delle sue prerogativa sancite dal Titolo V della costituzione, non sarebbe neppure dovuta esistere. Bastava infatti non recepire il DM Lupi e vedere che succedeva. (http://www.laspeziaoggi.it/news/2014/11/assemblea-sulle-case-popolari-raffaella-paita-si-sottrae-al-contraddittorio/).
  • Solo in una occasione il presenzialismo della Signora in rosso (scoloritissimo) è venuta meno. Esattamente quando più sarebbe stata necessaria la sua presenza, ovvero durante l’ultima alluvione di Genova. Lì la signora si eclissata per alcuni giorni, salvo poi dimostrare di non conoscere affatto il ruolo del suo Assessorato. Ruolo che la inchioda a precise e oggettive responsabilità in merito a quanto accaduto nella mancanza di comunicazione prima, durante e dopo l’evento alluvionale. (http://notedimarcogrondacci.blogspot.it/2014/10/alluvione-di-genova-10-domande.html). Di più , la Signora ha pensato bene, passato il primo momento di sconcerto, di utilizzare il triste evento alluvionale per farsi un po’ di campagna elettorale sulla pelle di chi aveva perso tutto. (http://www.primocanale.it/notizie/mai-paita-sfrutta-l-evento-alluvionale-per-fare-la-campagna-elettorale–148720.html).
  • In realtà la Signora troppo presa dalle sue vicende politiche personali (pagate da noi) non ha provveduto ad accertarsi che i suoi funzionari presentassero in modo corretto i documenti a Roma per ottenere lo “Stato di emergenza” , che infatti proprio per questi errori e imprecisioni dell’istruttoria (sempre così care alle amministrazioni PD) è stato rifiutato. (http://www.primocanale.it/notizie/la-regione-sbaglia-pratica-rifiutato-alla-liguria-lo-stato-d-emergenza-150584.html).
  • D’altra parte che alla Sora Paita non importi nulla della sicurezza del territorio e dei suoi abitanti, ce ne eravamo accorti da tempo. Basti pensare alla vicenda del famoso outlet di Brugnato, fatto costruire in una zona ad alto rischio alluvionale, in barba ad ogni normativa e controllo, ma cosa ancor più grave al buon senso, come dichiarato persino dal Capo della Protezione Civile Gabrielli. (http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/23/liguria-rischio-alluvione-arriva-loutletfermato-extremis-progetto-brugnato/172531/)
  • La Signora è sposata con Luigi Merlo, Presidente della Autorità Portuale di Genova , già vice sindaco di La Spezia e assessore regionale ai Trasporti. Un po’ di buon senso direbbe che la Signora dovrebbe magari farsi da parte per non rischiare tragici conflitti di interesse. In alternativa potrebbe dimettersi  Merlo, prendendosi un lungo periodo di riposo, se la moglie veramente dovesse ricoprire l’incarico di Presidente della Regione Liguria. Tra l’altro l’ex vice Sindaco spezzino lo potrebbe fare anche in virtù della chiaccheratissime intercettazioni telefoniche che lo vedono, o meglio, lo “sentono” chiacchierare in modo disinvolto con Gino Mamone, l’imprenditore in odor di mafia, che in Liguria ha il dominio degli appalti pubblici per rifiuti, bonifiche e alluvioni…. (http://www.casadellalegalita.info/archivio-storico/2014/11335-paita-a-merlo-la-famiglia-di-punta-di-burlando-e.html ).
    Scrivendoli mi accorgo che  i motivi sarebbero molti molti di più Cara Signora Paita perché da buon spezzino io non la votassi, ma per non dilungarmi oltre qui mi fermo…. Fondamentalmente non la voterò perché lei non ama Spezia, così come non la ama Federici, che invece ama lei  (in senso politico ovviamente). Spezia purtroppo non la ama nessuno e le vicende ACAM, Rifiuti, Riqualificazioni-Strupro stanno li a dimostrarlo.                                                    
  • (Massimo Baldino Caratozzolo)
Moooolto interessante, vero?!

Noi si che possiamo dire e scrivere veramente:
Mais oui! Je suis Charlie Hebdo!

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La Liguria ed il PD

Premetto che non so neppure chi sia la giovane donna che ha vinto "le primarie" del PD per esprimere il loro candidato alla Presidenza della Regione, leggo sui giornali che è Assessore Regionale alle Infrastrutture, e so invece chi sia Cofferati, uno dei tanti sindacalisti che con il sindacalismo si sono fatti ricchi usando il sindacato quale predellino per l'ascesa politica. 
La diatriba, innescata dall'ex-sindacalista ed ex-sindaco di Bologna (in cui fu contestato per aver preso una posizione "non di sinistra" nell'imporre ai lavavetri stradali, extracomunitari e non, il divieto di molestare gli automobilisti) sul fatto che queste primarie sono state inquinate da voti comprati, mette ancora una volta in luce quanto il PD sia lontano dalla speranza, da me riposta in Matteo Renzi, di diventare un partito pulito.
Tutti ne escono sconfitti: la giovane Assessore aspirante Presidente di Regione e l'ex sindacalista, che aveva espresso l'intenzione di ritirarsi dall'agone politico ed ora invece si ripresenta in mezzo ad un guano di polemiche.
A leggere i giornali si scopre che votavano anche cinesi e marocchini (????). Il lettore si domanda: "D'accordo che si può non avere la tessera PD per votare, ma si dovrà almeno essere cittadino italiano? Sono primarie di un Partito, d'accordo, ma che deve esprimere un candidato ad una carica istituzionale che può votare solo il cittadino italiano. Oppure no?!"
Vedete bene che già siamo nella nebbia, nei vapori maleodoranti che si elevano dalla Palude da cui Renzi, nelle speranze, avrebbe dovuto farci uscire.
E, sempre a leggere i giornali, si sente che, persone presenti ai seggi, raccontano l'imbarazzante fatto che i cinesi ed i marocchini chiedevano "a chi dovevano chiedere i soldi per il voto dato"!!!!!
Siamo nella più cupa Palude! 
Povera Liguria, bella e già tanto offesa per l'incuria nei riguardi del suo splendido territorio!
Con quel Presidente di Regione, Burlando, confuso fino al punto di entrare, un giorno di qualche tempo fa, contromano in Autostrada!!!
E che dire di Doria! Il sindaco di Genova che i genovesi si erano votati con tanto entusiasmo: ha fatto abbastanza schifo quando c'è stato l'ultimo disastro per l'ennesima alluvione!
Non si è affacciato a parlare con la gente giunta sotto il Municipio... E' stato beccato in un albergo di montagna tranquillo in vacanza con la famiglia mentre a Genova spalavano ancora il fango...
Povera Liguria... ma anche povera Italia!

Da: Il Secolo XIX -  20 ottobre 2014

Doria e la cena a Courmayeur: «Unica pausa dopo 10 giorni in prima linea»

Genova - Prima è stato il teatro, mentre la città finiva sott’acqua. Poi, dieci giorni dopo la cena a Courmayeur . Il sindaco Marco Doria è finito di nuovo sotto accusa per essersi concesso un momento di svago in un momento difficilissimo per la città.

Si è giustificato dicendo che "dopo una settimana e mezza di presenza ininterrotta si è preso una pausa..."
Sarebbe incommentabile una simile affermazione da parte di un Primo Cittadino di una città stravolta da una simile calamità, dovuta alle pessime scelte politiche per quel territorio, al quale però mi viene da dire: "Povero cocco! Lui si doveva riposare! E gli altri a spalare con il cuore stretto per l'ennesima distruzione del loro reddito, quando ancora aspettavano e credo ancora aspettino i rimborsi per la calamità di poco precedente!"
Un vero Primo Cittadino rimane sul campo come è suo dovere fino all'ultimo, altrimenti è uno schettino.