Niente futuro in casa Angelino Alfano – sotto la bandiera del Nuovo Centro destra – per Michelino Davico come invece si voleva e si vociferava da tempo. Bensì l’Italia dei Valori di quell’Antonio di Pietro che la cronaca ricorda più per essere stato il PM dell’inchiesta milanese soprannominata “Mani pulite” che non per il suo peraltro neppure troppo lungo fare parte del Senato della Repubblica. Cinquantaquattro anni da un mese esatto, Davico era stato eletto alle ultime politiche nelle liste della Lega Nord ma è passato nel gruppo Misto dopo aver votato la fiducia al governo di Enrico Letta. In passato, con il quarto Governo Berlusconi aveva ricoperto il prestigioso incarico di sottosegretario all’Interno. Ora quello che un tempo, quando ancora si era soliti stupirsi dei cambi di casacca a partita iniziata, si sarebbe chiamato il “salto della quaglia”.
Che è così strano ed abnorme da odorare di “pesce d’aprile” lontano un miglio.
Il dettato Costituzionale "senza vincolo di mandato", secondo i Padri Costituenti, doveva essere una cosa buona: una garanzia che, qualora il Partito nelle cui liste si era stati eletti avesse fatto scelte non compatibili con la propria coscienza, il deputato o senatore poteva discostarsene ed esprimere liberamente il proprio voto alla Camera o al Senato della Repubblica.
Ma, nel degenerare dei valori in questa nostra Società senza etica, questo dettato Costituzionale è diventato la scusa per giustificare il più vieto opportunismo.
Di esempi gli Italiani ne hanno sotto gli occhi tutti i giorni e capiscono benissimo le ragioni VERE che stanno dietro a questi "salti della quaglia".
Ne sorridono ormai con realistico inevitabile cinismo.
Di fronte a questa deriva del costume, anche politico, verso un'etica inesistente il disincanto è inevitabile.
In questo singolarissimo caso un Partito, quel che rimane di Italia dei Valori, che è rimasto fuori dal Parlamento alle ultime politiche (secondo me più che meritatamente), rientra solo perché un individuo, chissà con quali speranze e future promesse, decide di aderirvi.
E' un voto in più da giocarsi bene!
Gli Italiani idealisti, onesti e puliti hanno poche speranze di essere rappresentati.
Il M5S, ancora pulito, continua a "pazziare"...
Renzi, a cui ho voluto dare fiducia, comincia a tirare fuori riforme a me non comprensibili: non che me ne importi granché della riforma RAI, come penso alla gran parte della gente che ha ben altri problemi, ma renderla più libera nel governarla con 2 designati dal Governo, 2 dalla Camera, 2 dal Senato, e 1 solo dai lavoratori RAI è un pesce d'aprile anche questo?!