Vitalizi, in tanti ce la fanno: nomi eccellenti di ex parlamentari, tra graziati e puniti
Niente più assegno per Dell'Utri, Previti e Pomicino, mentre mantengono la loro pensione da ex parlamentari Martelli, De Michelis, Pomicino e La Malfa
Niente più vitalizio per Cesare Previti e Giuseppe Ciarrapico, mentre continuerà a incassarlo Paolo Cirino Pomicino. Lo perderà Totò Cuffaro, lo manterrà Gianni De Michelis. Le nuove regole sui vitalizi dividono in due la schiera degli ex parlamentari.
Nonostante sia stato condannato per la maxitangente Enimont, le nuove normative non tolgono a Pomicino i suoi 5.231 euro al mese: a salvarlo è il fatto di aver scontato un anno e otto mesi, meno del minimo di due anni.
Niente più assegno invece a Giuseppe Ciarrapico, ex senatore Pdl: la sua condanna a tre anni per il crac della Casina Valadier lo obbliga a rinunciare ai suoi 1.500 euro mensili. Continuerà invece a incassare i suoi 5.691 euro al mese Arnaldo Forlani nonostante l'ex segretario Dc sia stato condannato a due anni e quattro mesi per finanziamento illecito dei partiti ancora nell'inchiesta Enimont: il reato non rientra infatti tra quelli che prevedono la revoca della pensione.
Perde il privilegio Cesare Previti (3.979 euro) per corruzione in atti giudiziari, come ancheMarcello Dell'Utri (4.424), detenuto a Parma per concorso esterno in associazione mafiosa.
La condanna per frode fiscale a 4 anni avrà l'effetto di togliere la pensione a Silvio Berlusconi, che dovrà rinunciare a 8mila euro. Tra i graziati il parlamentare di Alleanza nazionale Domenico Nania: condannato a 7 mesi per lesioni personali collegate a violenze nei gruppi giovanili di estrema destra, non perderà i suoi 5.900 euro mensili. Non cambia nulla neanche per l'ex ministro della Giustizia Claudio Martelli: la condanna con sentenza definitiva a otto mesi per il coinvolgimento nell'inchiesta Enimont non gli toglierà i suoi 4.684 euro.
Assegno intatto per Gianni De Michelis, che può continuare a contare sui suoi 5.174 euro mensili nonostante sia stato condannato a un anno e sei mesi nell'inchiesta sulle tangenti per le autostrade del Veneto, più sei mesi ancora per Enimont. Vitalizio confermato perGiorgio La Malfa (5.759 euro), sei mesi per finanziamento illecito.
Infine, c'è il caso dell'ex sindaco di Milano, e cognato di Bettino Craxi, Paolo Pillitteri: per lui la condanna fu a quattro anni e sei mesi per ricettazione e finanziamento illecito ai partiti e il vitalizio è di 2.906 euro. E' stato riabilitato e quindi continuerà a percepire quei soldi.
Niente più assegno invece a Giuseppe Ciarrapico, ex senatore Pdl: la sua condanna a tre anni per il crac della Casina Valadier lo obbliga a rinunciare ai suoi 1.500 euro mensili. Continuerà invece a incassare i suoi 5.691 euro al mese Arnaldo Forlani nonostante l'ex segretario Dc sia stato condannato a due anni e quattro mesi per finanziamento illecito dei partiti ancora nell'inchiesta Enimont: il reato non rientra infatti tra quelli che prevedono la revoca della pensione.
Perde il privilegio Cesare Previti (3.979 euro) per corruzione in atti giudiziari, come ancheMarcello Dell'Utri (4.424), detenuto a Parma per concorso esterno in associazione mafiosa.
La condanna per frode fiscale a 4 anni avrà l'effetto di togliere la pensione a Silvio Berlusconi, che dovrà rinunciare a 8mila euro. Tra i graziati il parlamentare di Alleanza nazionale Domenico Nania: condannato a 7 mesi per lesioni personali collegate a violenze nei gruppi giovanili di estrema destra, non perderà i suoi 5.900 euro mensili. Non cambia nulla neanche per l'ex ministro della Giustizia Claudio Martelli: la condanna con sentenza definitiva a otto mesi per il coinvolgimento nell'inchiesta Enimont non gli toglierà i suoi 4.684 euro.
Assegno intatto per Gianni De Michelis, che può continuare a contare sui suoi 5.174 euro mensili nonostante sia stato condannato a un anno e sei mesi nell'inchiesta sulle tangenti per le autostrade del Veneto, più sei mesi ancora per Enimont. Vitalizio confermato perGiorgio La Malfa (5.759 euro), sei mesi per finanziamento illecito.
Infine, c'è il caso dell'ex sindaco di Milano, e cognato di Bettino Craxi, Paolo Pillitteri: per lui la condanna fu a quattro anni e sei mesi per ricettazione e finanziamento illecito ai partiti e il vitalizio è di 2.906 euro. E' stato riabilitato e quindi continuerà a percepire quei soldi.
Poveri marpioni, come faranno a campare!!!
Porto ad esempio un lavoratore italiano della classe media, uno che ha conseguito la laurea lavorando contemporaneamente in fabbrica dall'età di 21 anni! (Non tutti sono figli di papà e c'è chi ai papà ha dovuto dare lo stipendio, detraendo i soldi per le tasse universitarie e i libri di testo)... Con la laurea e tanto lavoro e concorsi ha fatto parte della classe culturale di questo Paese. Dopo 40 anni di contributi regolarmente versati nelle casse dell'INPS, visto che la pensione si sarebbe fermata lì e non poteva per legge aumentare, ha chiesto che le ritenute non fossero più operate (all'epoca era stata ventilata la possibilità che chi aveva superato i 40 anni di versamenti potesse richiedere che il prelievo venisse interrotto), invece no, solo ventilata... Questo lavoratore nel campo culturale poteva restare ancora in servizio, dato che il ruolo che aveva glielo consentiva. Arrivato a 43 anni di prelievi non ce l'ha fatta più a vedere schifezze e a subire soprusi e ha dato le dimissioni. Ha intrapreso altre attività che però richiedevano sempre contributi pensionistici arrivando a 48 anni di versamenti!! La pensione però è sempre ferma a 40 anni!! Ed è fra quelle bloccate dal Governo Monti e sbloccate ora dalla Corte Costituzionale!
E' comunque una pensione ben lontana dai vitalizi con scarsi versamenti di questi marpioni!
Hanno fatto un provvedimento che è un "contentino" per noi fessi che manteniamo tutti e che siamo i più tartassati da questo Stato che non ci soddisfa.