“I giudici fanno politica sulle pensioni. Ci mettano la faccia”
La Consulta boccia (un po’) la Fornero. L’economista Puglisi (Italia Unica): sentenza “risicata e statalista, certo anti contribuenti”
di Marco Valerio Lo Prete | 05 Maggio 2015 ore 09:30
Roma. Docente di Scienza delle finanze all’Università di Pavia; economista che da qualche mese partecipa al movimento Italia Unica dell’ex banchiere Corrado Passera; critico puntiglioso (tra Twitter e talk-show) della politica economica renziana. Riccardo Puglisi, in queste ore, ti aspetteresti di trovarlo nel gruppone di quanti – dopo la sentenza della Consulta che ha dichiarato incostituzionale il blocco biennale delle rivalutazioni per le pensioni superiori a tre volte la minima deciso dal governo Monti nel 2011 – si sono seduti sulla riva del fiume ad aspettare il cadavere del governo. Come faranno Renzi e i suoi a fare fronte a un buco di 10-13 miliardi di euro nelle finanze pubbliche? Oppure di vederlo in compagnia tra i prof. che brandiscono la Costituzione contro le leggerezze dei tecnici. Invece no, Puglisi irride chi si nasconde dietro il brocardo “le sentenze sono insindacabili” e in una conversazione con il Foglio contrattacca.
“La decisione sarebbe stata presa dopo che era stata raggiunta la parità nella votazione dei giudici, sei contro sei. Decisivo quindi è stato il voto del presidente della Corte, Alessandro Criscuolo. Mentre da altre indiscrezioni di stampa si apprende che Giuliano Amato, già ministro del Tesoro e presidente del Consiglio, unico giurista quindi ad avere pure una seria esperienza di governo alle spalle, avrebbe votato contro questa decisione – dice Puglisi – Una sentenza così risicata che segnale manda all’esterno? Come spiegarla ai miei tanti interlocutori stranieri? Da un certo punto di vista, ci fosse stata l’unanimità, pure nell’errore, sarebbe stato meglio. Un filo più tranquillizzante”. Ancora sul metodo, poi: “In una decisione, a maggior ragione se così incerta, sarebbe utile conoscere chi ha votato cosa. Non ci vuole il sistema americano, pure in Germania e in Europa ormai si pubblicizzano le opinioni minoritarie e dissenzienti”.
Il giudizio dell’economista è negativo anche sul merito della decisione. “La Corte lamenta l’assenza di sufficiente ‘documentazione tecnica’ sugli effetti contabili del blocco della perequazione deciso dal governo Monti. Eppure c’era una relazione di accompagnamento al decreto Salva Italia con le stime sugli effetti del blocco. Poi ancora altre stime sul sito del Parlamento visto che la misura fu emendata. Strano inoltre che la Corte non abbia presente la situazione di tracollo finanziario dell’Italia di quelle settimane”. Last but not least, la sentenza per Puglisi si configurerebbe come “l’apoteosi del diritto acquisito”: “Sui 300 miliardi di euro di bilancio annuale dell’Inps, i contributi dei lavoratori ammontano a circa 200 miliardi, mentre lo stato ci mette altri 50 miliardi per pagare le pensioni. Nell’attuale sistema che resta pur sempre a ripartizione, infatti, le pensioni erogate oggi non sono finanziate dai contributi versati in passato da quelle stesse persone. Gli assegni per i pensionati sono finanziati dai contributi versati oggi da altri lavoratori.
Dunque erano vere la voci che dicevano che Giuliano Amato ha votato contro la decisione della Consulta che ha dichiarato incostituzionale il blocco delle pensioni da un certo importo in su.
Non lo ha fatto certo per fare un favore al Governo Renzi, che ora si trova nella difficoltà di reperire i fondi per far fronte all'ennesimo errore di chi prende provvedimenti senza riflettere bene sugli articoli della Costituzione.
Lo ha fatto perché è un ex-socialista che stava tanto bene con Bettino Craxi e che per rimediare soldi prendeva scorciatoie tipo mettere le mani nelle tasche degli Italiani direttamente e senza "passare per il Via" (per citare di nuovo il Monopoli).
L'Economia a quanto pare è tutt'altro che una Scienza esatta, anzi, secondo me non è affatto una Scienza, essendo degne di questo nome solo la Fisica, la Biologia e la Chimica... nel resto di Scienza non c'è nulla perché non ci sono fenomeni ripetibili e verificabili. Nel caso dell'Economia al massimo cercano di capirci qualcosa usando lo strumento della Matematica per le statistiche e le previsioni.
Somiglia molto alla Meteorologia data la grande variabilità dei sistemi... e ovviamente delle opinioni.
Anche la Carta Costituzionale a quanto pare va ad interpretazione..
Quello che dice questo economista mi trova d'accordo solo sul fatto che: Puglisi irride chi si nasconde dietro il brocardo “le sentenze sono insindacabili”.
In altre circostanze anch'io ho scritto che le sentenze non si possono discutere ma si può dissentire.
In questo caso non dissento solo perché, nel panorama delle scelte politiche in cui è sempre "Pantalone" a pagare, la sentenza che destabilizza i nostri conti pubblici mi va bene perché una volta tanto è a favore di "Pantalone".
Un Amato che, come ho illustrato su questo blog, prende un fiume di denaro pubblico in pensioni non d'oro, ma di platino, più vitalizi e prebende varie, se ne fotte di come vivono gli italiani, anche quelli più colti di lui e migliori di lui che però non hanno mangiato con la politica, a me fa rivoltare lo stomaco; soprattutto se penso che Berlusconi lo voleva come Presidente della Repubblica e Napolitano l'ha messo sulla poltrona di Giudice della Consulta.
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