“Oro bianco”: il narcotraffico della ‘ndrangheta raccontato da Gratteri e Nicaso
Il nuovo libro di due massimi esperti di ‘ndrangheta: in “Oro bianco” vengono ricostruite le rotte della cocaina, un business planetario, dall’America alla Calabria
Frutto di una proficua collaborazione tra il magistrato Nicola Gratteri e lo scrittore Antonio Nicaso, il loro nuovo libro “Oro bianco”, edito da Mondadori.
Come è noto, Gratteri è da anni impegnato nella lotta contro la ‘ndrangheta, convinto di dover portare avanti questo onere rimanendo e combattendo nella sua terra di origine, la Calabria.
Antonio Nicaso, invece, storico amico del magistrato, è un giornalista, scrittore, ricercatore e consulente italiano, nonché uno dei massimi esperti di ‘ndrangheta a livello internazionale. Non per niente, dalla sua Caulonia, nel reggino, è partito, diventando autore di diversi libri, tra cui vari bestseller internazionali; ad oggi vive e lavora in Nord America.
Già in passato, Gratteri e Nicaso hanno collaborato per dare “vita” a delle storie che hanno avuto molto successo, anche e soprattutto tra i giovani; proprio questo venerdì Nicola Gratteri incontrerà gli studenti del Liceo Classico di Reggio Calabria, “Tommaso Campanella” e quelli del Liceo Scientifico “A. Volta” per parlare dei suoi bestseller “Fratelli di sangue” e “Dire e non dire”, scritti proprio con Antonio Nicaso.
E di Nicaso e Gratteri è anche il sopracitato “Oro Bianco”, un libro che ripercorre le tappe di un business a cui la ‘ndrangheta tiene molto, quello della cocaina, divenuta ormai frutto di un commercio planetario. Un vero e proprio “viaggio”, quello descritto nel libro, che parte dalla Colombia e arriva fino in Calabria: i due autori hanno visitato la Bolivia, il Perù, l’Argentina, il Brasile, il Canada, il Messico, gli Stati Uniti, entrando nei laboratori dove dalla foglia della pianta viene ricavata la “pasta base”; ma non solo, il viaggio continua verso l’Africa, l’Australia (il Paese primo nella classifica dei consumatori di droga al mondo), per proseguire in Germania, in Austria, in Spagna, in Portogallo, in Irlanda, in Belgio, in Olanda.
Le rotte della cocaina ricostruite nel libro sono quelle d’aria, ma anche quelle tracciate via mare e via terra dai produttori della droga, che fanno viaggiare la “polvere bianca” fino ai consumatori per pura sete di guadagno. Il tutto è arricchito da approfondimenti e interviste a decine di investigatori, esperti, giornalisti, e dall’aiuto offerto ai due autori dalle forze di polizia italiana e straniere specializzate in un narcotraffico che da “elite” quale era almeno fino agli anni Novanta, è oggi diventato di massa.
Secondo l’Unodc,si riporta, l’ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine, nel 2012 nel mondo 243 milioni di persone fra i 15 e i 64 anni hanno assunto almeno una volta sostanze illecite; tra queste, la cocaina risulta essere la più richiesta e venduta dalla ‘ndrangheta.
Varie operazioni si sono susseguite nel corso degli anni, e in molte di queste è stato coinvolto il magistrato Nicola Gratteri, che anche attraverso quest’ultimo lavoro insieme a Nicaso ha voluto offrire un “reportage” su un tema di grande attualità, e al tempo stesso trasmettere anche la voglia di combattere la ‘ndrangheta e tutti gli “sporchi” traffici ad essa legata.
Per promuovere il suo libro inchiesta sulla cocaina e l'enorme ricchezza che la sua vendita comporta per l'organizzazione criminale chiamata 'Ndrangheta, Gratteri sta girando da tempo per l'Italia: il 13 aprile è stato in RAI, ospite nella trasmissione "Che tempo che fa", il 16 aprile è stato a Roma, presso il centro commerciale Cinecittàdue, il 9 maggio a Catanzaro e così via ovunque per comunicare il risultato della sua inchiesta:
Del suo viaggio, racconta ancora il magistrato, "mi ha colpito il controllo assoluto del territorio. Ci sono zone dove l'esercito ha paura ad entrare, e 'ndranghetisti che entrano ed escono da questi territori". Ci sono, aggiunge, "sottomarini che possono trasportare fino a 14 tonnellate di cocaina. I narcos hanno anche la possibilità di affittarsi un satellite per controllare il radar degli Stati Uniti quando passa a controllare l'America Centrale, e quando non guarda quel pezzo di mare i narcos passano con i sottomarini".Oggi la cocaina, spiega Gratteri, "costa 50 euro al grammo, il prezzo lo decidono domanda e offerta. Solo la Procura di Reggio Calabria sequestra ogni anno 3 tonnellate di cocaina, ma sono il 10% di ciò che arriva in Europa. Bisognerebbe cambiare le regole del gioco omologando i sistemi giudiziari, quantomeno in Europa, dove ancora ci muoviamo in ordine sparso, e gli 'ndranghetisti man mano che salgono verso nord sono sempre meno controllati, non c'è la cultura del controllo del territorio". Sulla liberalizzazione della marijuana, precisa il magistrato, "non si risolverebbe il problema perchè in farmacia costerebbe comunque di più rispetto al mercato nero, altrimenti lo Stato non rientrerebbe con i costi". Un panorama, quello descritto da Gratteri, dove comunque "c'è spazio per il realismo e la denuncia, perchè non bisogna mai assuefarsi".
E' ovvio che il denaro, tanto denaro, tutto corrompe: dunque il potere della 'Ndrangheta è comperare uomini ovunque, nelle banche, nelle strutture dello Stato, i voti per far eleggere chi poi può usare per i suoi sporchi fini.
Ma chi da questo immenso potere a questi venditori di droga?
Chi la consuma, e ne consuma tanta!!
Perché gli uomini, tanti uomini, ne hanno bisogno?
Sono questi che creano il potere dell'organizzazione criminale, dunque sono loro i colpevoli dell'immenso potere della 'Ndrangheta.
Non esiste dire "poveri drogati": c'è una scelta, dunque niente "poveri", non è il cancro che viene pure se non lo vuoi.
Questa gente è colpevole quanto chi gliela vende. Spesso uccidono guidando le auto sotto l'effetto delle droghe.
Per me sono criminali quanto i loro fornitori in quanto, se non ci fosse richiesta, per i trafficanti non ci sarebbe nemmeno convenienza a commerciarla.