«Decapitiamo in nome della Sharia»: parla Fatima, la jihadista italiana
Dopo giorni di silenzio, torna a parlare, per la prima volta attraverso il suo profilo Skype, Maria Giulia Sergio, alias Fatima, la jihadista italiana ricercata per associazione con finalità di terrorismo. «Noi quando decapitiamo qualcuno, dico noi perché anche io faccio parte dello Stato islamico, quando facciamo un’azione del genere, stiamo obbedendo alla sharia», dice. Gli audio sono stati pubblicati in esclusiva dal Corriere.it.
La ragazza, 28 anni, originaria di Torre del Greco e residente a Inzago, nel Milanese, si è convertita all’Islam qualche anno fa. Nel novembre del 2014 è partita per la Siria assieme al marito, l’albanese Aldo Kobuzi. Per mesi è stata intercettata dalla Digos, ma lei ha continuato a parlare via Skype anche quando ha saputo che la storia era finita sui giornali e la sua famiglia è stata interamente arrestata.
La matta di turno |
Di gente fuori di testa ce n'è tanta in giro. A partire dagli anni '70 si è vista una deriva dei freni inibitori in nome della lotta per la libertà. Ci siamo così liberati che ormai ogni nullità senza intelligenza, senza un "Io" ben strutturato, si butta a fare qualcosa che, secondo lui, lo renderà diverso, speciale, rispetto alla massa "che non può capire". Si sentono speciali questi "minus" e pontificano pure proclamando le loro scempiaggini.
Noi siamo l'ambiente in cui ci siamo formati, la nostra cultura, poi ci si può evolvere con l'esperienza oppure.... involvere.
C'è stato un tempo in cui delle matte, spesso dopo aver "scopato" con qualche "rivoluzionario" che con lo sperma evidentemente passava loro anche delle idee rivoluzionarie, si sono messe a sparare a inermi passanti rei di non pensarla come loro, oppure si sono messe a fare le vivandiere di anziani uomini politici tenuti prigionieri pensando di compiere chissà quale nobile impresa, per poi ripensarci dopo la galera: vedi la Faranda.
Cosa hanno cambiato di questa nostra Società costoro? Assolutamente niente. Al massimo si sono fatti usare senza nemmeno capirlo, senza capire chi in realtà faceva il gioco più grande di loro...
Oggi va di moda il mondo islamico impazzito e le matte si mettono uno straccio in testa (che tiene pure caldo), si danno un nome esotico, invece che Carmelina come ci si aspetterebbe venendo da Torre del Greco, e si sentono speciali e i nostri sciocchi giornalisti danno loro spazio in modo che noi dobbiamo stare a sentire che loro ammazzano la gente in nome di Allah!
Povero Allah! Le ignorantone coattone ovviamente non sanno che c'è stato un tempo in cui il mondo arabo ha portato civiltà all'Occidente... La coattona che si vanta di fare la macellaia in nome di Allah non sarà mai stata a Cordoba, né a Siviglia, né a Granada... Anche quelli credevano in Allah ma costruivano splendidi palazzi decorati di magnifici mosaici, circondati da giardini di fiaba e convivevano pacificamente con gli ebrei e con i cristiani: era circa l'anno 1000, in Spagna. Eppure credevano in Allah.
La matta a cui si da tanto spazio e importanza invece proclama di essere partita per stare con i barbari che vogliono distruggere Palmira...
Non date risalto ed importanza a questa gente: altri deboli di mente li seguiranno... è sempre così... è un déja vu.