La Gabbia. Acceso scontro in diretta tra Fedriga e Paragone
Gio, 10/09/2015 - 11:02
Nella trasmissione televisiva La Gabbia, in onda su La7, il conduttore Gianluigi Paragone, dopo alcuni battibecchi e provocazioni è arrivato ai ferri corti con il parlamentare leghista Massimiliano Fedriga, ospite in studio. L'accaduto ha scatenato le polemiche sul web, soprattutto fra i sostenitori della Lega, proprio perché Paragone iniziò la sua carriera giornalistica nel quotidiano La Prealpina con il compito di seguire Umberto Bossi e Roberto Maroni.
Nella trasmissione televisiva La Gabbia, in onda su La7, il conduttore Gianluigi Paragone, dopo alcuni battibecchi e provocazioni è arrivato ai ferri corti con il parlamentare leghista Massimiliano Fedriga, ospite in studio. L'accaduto ha scatenato le polemiche sul web, soprattutto fra i sostenitori della Lega, proprio perché Paragone iniziò la sua carriera giornalistica nel quotidiano La Prealpina con il compito di seguire Umberto Bossi e Roberto Maroni.
Commenti dei lettori:
gianky53Gio, 10/09/2015 - 11:33 Paragone sarebbe un ottimo facchino portabagagli, è invece uno scadente conduttore. Infatti è finito a La7, una specie di riserva indiana.
Alcune sere fa, girando per canali televisivi cercando qualcosa che potesse giustificare la mia sosta passiva davanti al televisore, mi sono imbattuta in un'immagine scioccante: un tizio dall'aspetto rozzo che si sbracciava in un sovrapporsi di voci urlanti e in primo piano la gigantografia del bimbo siriano morto sulla battigia di una spiaggia turca ormai giorni fa... Ho capito subito l'USO che quel disgraziato stava facendo di quella pietosa immagine e ne ho provato disgusto: era il "giornalista" Paragone.
Ormai non c'è telegiornale della RAI e de La7 che non sia orientato verso una scoperta propaganda volta a farci accettare una immigrazione senza regole, proveniente in grande parte dai più disparati Paesi Africani; ugualmente nei vari dibattiti-salotto di queste Reti, e nel farlo usano apertamente immagini di barconi pieni di persone nere, con i nasi camusi o, in numero minoritario, neri di etnia somala o eritrea, segnatamente diversi da persone provenienti dal Centro Africa, spacciandoli nei commenti audio come "profughi siriani".
Trattando la gente da idiota usano biecamente la guerra orribile che vive la Siria dal 2011 per giustificare quelli che poi, scoperti nei vari commenti della gente sul WEB, volgono senza vergogna come "fuggiaschi dalla povertà", giustificando così i migranti economici, spesso il peggio di quei Paesi, come l'assassino dei due anziani coniugi in Sicilia che ha dichiarato agli inquirenti di essere venuto in Italia "a cercare fortuna"!
Chi ha governato questo Paese l'ha ridotto ad una palude di corruzione, di mancanza di lavoro, di carenza grave di asili nido e posti nella scuola materna per le madri lavoratrici ed ora ci dicono che "abbiamo bisogno" di una immigrazione illegale africana per i figli che portano e che faranno al posto nostro, e per pagare le pensioni un domani!!!
Di nuovo ci trattano da massa idiota pagatora e basta!
Una informazione asservita e schizofrenica ci dice che ci sono milioni di disoccupati italiani che potrebbero, se occupati, versare i contributi per le pensioni di domani, e "abbiamo bisogno" di una immigrazione illegale africana?
Qualcuno mi faceva notare un'altra incongruenza di codesta propaganda martellante: "Arrivano e ci costano di assistenza sanitaria, cibo, alloggio e tutto: prima di essere "ricchezza" hai voglia!"
Quello che penso da un po' di tempo su questa propaganda martellante, sulla bruttissima parola "buonismo" e sull'accusa di essere razzisti se non si accetta supinamente di non avere più frontiere, invece di essere uno Stato, una Nazione con regole precise, lo ha detto un esponente della Repubblica Ceca oggi: "State attenti a chi propaganda l'accoglienza a tutti i costi: hanno dietro un interesse, l'interesse della delinquenza che mangia su questo fenomeno!"
Qualcuno mi faceva notare un'altra incongruenza di codesta propaganda martellante: "Arrivano e ci costano di assistenza sanitaria, cibo, alloggio e tutto: prima di essere "ricchezza" hai voglia!"
Quello che penso da un po' di tempo su questa propaganda martellante, sulla bruttissima parola "buonismo" e sull'accusa di essere razzisti se non si accetta supinamente di non avere più frontiere, invece di essere uno Stato, una Nazione con regole precise, lo ha detto un esponente della Repubblica Ceca oggi: "State attenti a chi propaganda l'accoglienza a tutti i costi: hanno dietro un interesse, l'interesse della delinquenza che mangia su questo fenomeno!"