Madia: licenziare i dipendenti pubblici assenteisti
Linea dura contro i “furbetti” del
cartellino: «Un dipendente pubblico che dice che va a lavorare e non ci va deve essere licenziato» ha tuonato ieri il ministro della Funzione pubblica, Marianna Madia, durante l’incontro organizzato a Roma da Rete imprese Italia sulla semplificazione nella Pa. Parole, quelle del ministro, riferite a «recenti cronache», come il caso del comune di Sanremo in cui sono state arrestate 35 persone e indagate altre 195.
Marzio Bartoloni
Era ora che qualcuno lo dicesse quello che dovrebbe essere ovvio, e che lo è ancora di più in un Paese in cui ogni giorno si ripete che c'è disoccupazione, e soprattutto giovanile, e soprattutto qualificata...
Come si arriva al degrado?
Ignorando la realtà oggettiva.
Chi la ignora? La magistratura del lavoro, soprattutto reintegrando gente che non ha mantenuto il patto sottoscritto al momento dell'assunzione.
Ad un telegiornale, dopo l'uscita della bella Madia, hanno detto "che le leggi ci sono ma non venivano applicate".
Il lassismo porta al degrado, chi si comporta male ingrassa e, non punito, continua a farlo, chi non ha una rettitudine interiore pensa che visto che non si paga conviene farlo... e piano piano tutto si degrada.
Ora che questa "Primavera del Botticelli" formato Ministro dice quello che è ovvio che sia, i giornali scrivono Linea dura contro i “furbetti” del cartellino.
Ma
Linea dura de che??!!
Non si tratta di essere “furbetti”, anche questo è un eufemismo riduttivo: si tratta di essere gaglioffi, che sfruttano quella che è e rimane una posizione di privilegio rispetto a chi lavora nel privato ed è molto più soggetto a punizioni e licenziamenti.