Eva Klotz, o dell’incoerenza
La vicenda è nota. Eva Klotz, 64 anni, nota come “la pasionaria del Sud Tirolo”, ha gentilmente accettato un vitalizio di 945mila euro dall’Italia: quell’Italia che, per trent’anni, ha più volte dimostrato di disprezzare. Questo, infatti, prevede la (generosa) legge per i consiglieri provinciali di Bolzano. E, poiché l’incoerenza non è un reato, dobbiamo accettarlo.
La signora Klotz non è certo l’unica ad averci dimostrato che, in politica, parole e portafoglio hanno vite indipendenti. Per anni i leghisti bossiani – gli adoratori dell’inesistente Padania, i portatori dell’ampolla fluviale – hanno accettato poltrone, stipendi e rimborsi da parte di quell’Italia di cui fischiavano l’inno nazionale. Anzi: l’hanno munta più del dovuto, come lasciano intendere diverse vicende giudiziarie.
Ma il caso altoatesino colpisce di più. Eva Klotz non è Francesco Belsito, per intenderci. La signora aveva dimostrato di avere uno stile, idee, convinzione. E quando, scuotendo la trecciona, girava tra le montagne ripetendo “Süd-Tirol ist nicht Italien!” si limitava, in fondo, a esprimere un’opinione, a differenza del padre Georg, detto “il martellatore della Val Passiria”, aderente al Befreiungsausschuss Südtirol, il Comitato per la liberazione del Sudtirolo, responsabile di molti attentati dinamitardi negli anni Sessanta.
La signora, ora, difende la decisione di passare all’incasso: “Non è un gesto di generosità dell’Italia verso di noi e non mi sento di avere rubato niente. In realtà avrei potuto anche prendere molti più soldi perché dopo quattro legislature avevo già maturato il diritto alla pensione”. Anche questo ci sta. Ognuno è responsabile delle sue azioni e per queste verrà ricordato.
Resta, a questo proposito, una domanda: cosa pensano i sostenitori di Eva Klotz? Non sono rimasti in molti, dopo che la signora è uscita nel 1983 dal Südtiroler Volkspartei, favorevole a un’autonomia sudtirolese all’interno dello Stato italiano. Ma ci sono. La festeggeranno perché ha sfilato quasi un milione di euro agli odiosi italiani? O le ricorderanno che il tuffo sul vitalizio è uno sport molto romano?
Sarebbe bello se qualcuno, in un soprassalto di dignità, le dicesse: “Eva, è ridicolo”. Lächerlich. Anche in tedesco va bene.
(dal Corriere della Sera)
Beppe Severgnini
Eva Klotz è una politica italiana appartenente alla comunità germanofona dell'Alto Adige. Porta avanti la causa di quella parte della popolazione della provincia di Bolzano che, riconoscendosi nella comunità germanofona, ne desidera l'autodeterminazione, nonché la secessione del Südtirol dall'Italia e la sua annessione all'Austria.
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