Padova, sub resta imprigionato sul fondo del Brenta: cercava il corpo dell'impiegata gettata nel fiume
PADOVA - Rosario Sanarico, sub della polizia, è morto oggi pomeriggio nella ricerca del corpo di Isabella Noventa, la donna svanita nel nulla la sera del 15 gennaio scorso e che la procura di Padova è convinta sia stata uccisa dal Freddy Sorgato, l'ex fidanzato, in concorso con la sorella Debora Sorgato e Manuela Cacco. Il tragico incidente è avvenuto intorno alle 17 quando uno dei sommozzatori (circa una dozzina tra polizia e vigili del fuoco) impegnati da ieri pomeriggio nella ricerca del corpo di Isabella Noventa è rimasto incastrato sott'acqua nei pressi delle chiuse di Stra (Venezia).
L'uomo, di 52 anni, in forza al Centro nautico sommozzatori di La Spezia, secondo i primi accertamenti sarebbe rimasto incastrato vicino all'infrastruttura. Subito sono partiti i soccorsi e una volta tratto portato in superficie sono iniziati i tentati di rianimarlo con il massaggio cardiaco. Nel frattempo è scattato l'allarme e sul posto è subito arrivata un'ambulanza che lo ha poi trasportato d'urgenza all'ospedale di Padova. In tarda serata, però, è arrivata la comunicazione della dichiarazione di morte cerebrale per il sub. Dopo l'incidente «solidarietà e vicinanza» era stata espressa al sommozzatore della polizia e alla sua famiglia dal segretario del sindacato Silp Cgil, Daniele Tissone.
Il sub era impegnato da ieri nelle ricerche del cadavere della segretaria padovana in un tratto di fiume che era stato indicato dallo stesso Freddy Sorgato dopo la confessione rilasciato in una dichiarazione spontanea durante l'udienza per la convalida del fermo davanti al gip Cristina Cavaggion. Sorgato aveva parlato della morte di Isabella Noventa come di «un tragico incidente», una drammatica fatalità nel corso di un gioco erotico. L'uomo aveva sostenuto di aver agito da solo, di fatto scagionando la sorella e Manuela Cacco, la tabaccaia, anch'esse in stato di fermo con l'accusa di omicidio premeditato in concorso.
La stessa Cacco aveva solo ammesso di aver indossato il giubbotto bianco di Isabella per una «messa in scena» che sarebbe stata decisa e pianificata da Freddy per costruirsi un alibi. La donna era stata fatta passeggiare quella sera del 15 gennaio per piazza dei Signori e piazza Insurrezione in centro a Padova in modo da essere filmata dalle telecamere della video sorveglianza. L'ex fidanzato aveva raccontato di aver accompagnato Isabella lì perchè doveva incontrare un'amica e di averla quindi salutata allontanandosi. Una ricostruzione alla quale prima non ha creduto la squadra mobile della questura di Padova e poi la stessa gip.
Questo poveruomo è morto a causa del male fatto da altri.
Mi si perdoni la triste filosofia che traggo da questo tragico evento.
Pochi ne hanno parlato di questa morte tragica a margine di un ignobile delitto.
Una signora è morta per mano di gente cattiva e dal cervello balordo, la Polizia, a cui va tutto il mio plauso, ha incastrato il falsissimo assassino e le sue complici ed egli ha indicato dove ha gettato il corpo della povera vittima.
Il bravo poliziotto specializzato è stato impiegato nelle ricerche in acque torbide e freddissime e, forse, la squadra di cui faceva parte non ha preso tutte le cautele dovute ed egli è rimasto incastrato nella chiusa: risultato, quando lo hanno tirato su, pur essendo già presente l'ambulanza, hanno dovuto stenderlo e praticargli immediatamente il massaggio cardiaco. Il danno cerebrale dovuto all'anossia però evidentemente è stato irreversibile, ed egli è morto cerebralmente in ospedale.
Non so come facciano i suoi colleghi a trattenere la rabbia verso chi, indirettamente, ha provocato tutto questo.
Nervi saldi e che vadano avanti.
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