Bimba scomparsa a Reggello, condizioni restano "gravissime"
La commozione dal Maresciallo dei Carabinieri di Reggello e di altri soccorritori |
Pubblicato il: 21/03/2016 09:04
La bimba di 18 mesi - scomparsa sabato pomeriggio con la nonna a Reggello e ritrovata ieri mattina dai soccorritori in un canalone - ha superato la prima notte trascorsa in terapia intensiva ma le sue condizioni restano "gravissime". E' quanto emerge dal bollettino medico dell'ospedale pediatrico Meyer di Firenze a proposito della piccola ricoverata dopo aver trascorso una notte con la nonna in un bosco a Cascia di Reggello.
Ancora una volta non posso non notare come vengono date a volte le notizie: a parte che nell'immediatezza dell'evento ci si può sbagliare, i cronisti di varie testate giornalistiche hanno attribuito alla povera piccola innocente, affidata nelle mani della nonna, 13 mesi, poi 18 mesi. E passi, non cambia molto alla sostanza che si tratta di creatura tenerissima, dipendente totalmente dagli adulti. Ma ho notato l'assurdità di vari articoli in cui si legge: "si sono avviate", "si sono spinte", "si sono inoltrate nel bosco" ecc. .
Ma "si sono" in che senso?
Come se la bimba di poco più di 1 anno avesse potuto agire in qualche senso?
Perché, visto che si pretende di fare Cronaca e quindi si dovrebbe SEMPRE scrivere la verità nuda e cruda, non hanno scritto la verità oggettiva e cioè: "la nonna ha spinto il passeggino per chilometri in salita fino a raggiungere una zona boscosa ed impervia, fino a notte, cadendo e facendo cadere la bimba nel passeggino per una scarpata".
Perché questo è avvenuto: nei fatti.
Dopo di che nessuno, dei numerosi articoli di varie testate, ha scritto due righe almeno di dubbio sullo stato mentale della donna, visto il suo assurdo e insensato agire.
Solo in due articoli, di cui uno lo riporto sotto, si parla tenuamente di "amnesie"; da: Il Tirreno: Una volta, tempo fa, la nonna aveva perso l'orientamento, non aveva ritrovato la strada per tornare a casa. Ma è un fatto vecchio che - alle informazioni attuali - non comportò evidentemente allarme per i familiari, che le hanno continuato ad affidare la bimba.
Da: La Repubblica.it 20/03/2016
Le hanno trovate due carabinieri questa mattina, poco dopo l'alba. Era pochi metri più in basso di un sentiero nel bosco a Erta di Casagalli, zona di montagna impervia e poco accessibile sopra Reggello (Firenze). La bambina, 18 mesi, era scomparsa ieri sera insieme alla nonna, 61 anni, che è stata trovata più in basso nel burrone, non distante dal passeggino della piccola. I soccorritori hanno lavorato ore per trovarle. La piccola era in ipotermia per aver trascorso una notte all'addiaccio in una zona dove la temperatura l'altra notte è scesa intorno a 1 o 2 gradi. Prima è stata portata al campo sportivo di Reggello dove i medici hanno tentato le prime manovre di rianimazione. Poi la decisione di trasportarla in elicottero all'ospedale pediatrico Meyer a Firenze dove adesso si trova ricoverata in gravissime condizioni in terapia intensinva. E' in fin di vita a causa dell'ipotermia.
Sul posto è arrivato anche l'elicottero dei vigili del fuoco preveniente da Bologna, che ha recuperato la nonna. La donna, secondo le prime informazioni fornite dai soccorritori, ha riportato un trauma cranico ma è cosciente. E' stata ricoverata nell'ospedale a Careggi, dove è sveglia ma in stato confusionale. La donna soffrirebbe di amnesie. La zona è così impervia che i soccorritori hanno dovuto accendere i fumogeni per essere individuati dagli elicotteri. La località del ritrovamento si chiama Erta di Casagalli, oltre la diga di Macereto, ed è una zona di montagna da dove parte un sentiero.
Sul posto è arrivato anche l'elicottero dei vigili del fuoco preveniente da Bologna, che ha recuperato la nonna. La donna, secondo le prime informazioni fornite dai soccorritori, ha riportato un trauma cranico ma è cosciente. E' stata ricoverata nell'ospedale a Careggi, dove è sveglia ma in stato confusionale. La donna soffrirebbe di amnesie. La zona è così impervia che i soccorritori hanno dovuto accendere i fumogeni per essere individuati dagli elicotteri. La località del ritrovamento si chiama Erta di Casagalli, oltre la diga di Macereto, ed è una zona di montagna da dove parte un sentiero.
Ho notato sia nella vita di tutti i giorni che nelle cronache una elusione della realtà in molte persone. Stranamente volta a coprire evidenti mancanze dello stato mentale di alcuni soggetti, mentre, a volte, si abusa del termine "scemo", "deficiente", "pazzo", per etichettare chi la pensa in modo diverso dal proprio.
Non voglio ora infierire su questa donna di soli 61 anni, ma di certo il suo stato, data la ancor giovane età, può essere dovuto solo a tre cose: un inizio del Morbo di Alzheimer, una pregressa malattia di tipo mentale non accettata, un tumore cerebrale ancora non diagnosticato.
In tutta questa triste storia speriamo che la bimba innocente si salvi e torni in buona salute.
Il passeggino della piccola recuperato dai soccorritori |
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