Roma, turista brasiliano muore sul bus: 8 ore per spostare il cadavere
E' successo sabato in via Gregorio VII tra problemi burocratici e rimpalli di responsabilità. L'uomo doveva ripartire da Fiumicino
di CLEMENTE PISTILLILa salma di un turista, morto d’infarto sul bus che lo stava portando all’aeroporto di Fiumicino per tornare in Brasile, è rimasta bloccata nel mezzo, fermo in via Gregorio VII, per ben otto ore. Tutto per una serie di problemi burocratici e rimpalli di competenze sulla rimozione del cadavere.Il caso, emerso solo nelle ultime ore, si è verificato sabato scorso. Un autobus della Sit, che fa la spola tra la stazione Termini e l’aeroporto “Leonardo da Vinci”, è stato costretto a fermarsi nei pressi del Vaticano per un malore di cui è rimasto vittima un passeggero, un 70enne brasiliano che, terminata la vacanza nella capitale, si stava recando a prendere l’aereo insieme alla moglie, per rientrare nel suo Paese.Subito è stato dato l’allarme e sul posto è giunta un’ambulanza del 118, ma i medici non hanno potuto far altro che riscontrare il decesso dell’anziano, stroncato da un infarto. Mentre la vedova, in lacrime, vegliava la salma del marito, la rimozione del cadavere si è subito rivelata ben più difficile del previsto. Erano le 16, il personale del 118 aveva certificato essersi trattato di una morte per cause naturali, ma è stato ben presto affatto chiaro chi dovesse provvedere al riposo eterno del turista. La Sit, dopo aver provveduto a trasferire gli altri passeggeri su un secondo bus, ha chiesto l’intervento del commissariato e ha avvisato il consolato brasiliano, che a sua volta ha contattato l’agenzia di pompe funebri convenzionata con l’assicurazione che la vittima aveva fatto per il viaggio. L’agenzia ha chiesto però un atto dell’autorità giudiziaria o della Polizia per intervenire, che le autorità a loro volta hanno specificato non essere previsto. Un caos. A quel punto in via Gregorio VII si è recato lo stesso titolare della Sit, che ha cercato di contattare la polizia mortuaria, ma invano. Il centralino dei vigili urbani squillava a vuoto e il comando è stato trovato chiuso. Alla fine, a mezzanotte, dopo l’ennesima richiesta d’aiuto, sono intervenute tre volanti e finalmente è stata fatta entrare in azione la polizia mortuaria.Il cadavere è rimasto così ben otto ore dentro il bus, arroventato dalle alte temperature e fermo su una strada trafficata.La povera vedova ricorderà per sempre e come un incubo Roma e l'Italia. L'ho già scritto e lo ripeto di fronte all'ennesima vergognosa irresponsabilità dei vari Servizi, Apparati ed Istituzioni Italiane: Renzi ha proclamato la guerra senza quartiere al mostro Burocrazia e o non l'ha mai cominciata o l'ha persa in partenza.La Burocrazia è fatta di uomini e donne che percepiscono uno stipendio per svolgere un Servizio che presuppone applicazione di regole e DOVERI.In Italia chi svolge il proprio Servizio svogliatamente, in modo sciatto, irresponsabile o becero NON PAGA MAI in modo esemplare, in modo da raddrizzare con la certezza della sanzione disciplinare l'andazzo storto delle cose.Dunque Renzi faccia quello che ha detto avrebbe fatto!Questo episodio è la punta dell'iceberg di un andazzo quotidiano di cui scriverò ancora, giacché l'unico mezzo che rimane è denunciare, denunciare e ancora denunciare le storture del nostro sistema.Nel mio piccolo non mi sono limitata solo a scrivere, ma ho condotto battaglie personali tramite il mezzo politico, tramite le Associazioni di Consumatori, tramite denunce all'autorità Giudiziaria, insomma tutti i mezzi che un cittadino, che vorrebbe migliorare il proprio Paese, può usare.Questa storia vergognosa ha un punto di intoppo: L’agenzia ha chiesto però un atto dell’autorità giudiziaria o della Polizia per intervenire, che le autorità a loro volta hanno specificato non essere previsto.Ecco, dalla mia esperienza di funzionario statale ho tratto dei concetti generali che discendono dalle Leggi e Regolamenti che ho dovuto studiare, per lo specifico del mio lavoro, ma anche per altri aspetti che concernono il funzionamento dello Stato. Ritengo che l'Agenzia di Pompe Funebri avesse ragione di richiedere un atto dell’autorità giudiziaria per rimuovere il cadavere del povero turista. E dunque mi chiedo chi sono le autorità che a loro volta hanno specificato non essere previsto. Ritengo che andrebbe accertato chi ha dato una simile risposta e andrebbe inchiodato alle sue responsabilità.Al solito si è dovuto muovere un Dirigente, in questo caso della Società di Servizio del bus dove giaceva il cadavere, il quale nulla poteva fare se non quello che ha fatto, esulando il resto dai suoi doveri.Vergognoso ma frequente, per altri casi di cui scriverò in seguito su questo blog, che ha cercato di contattare la polizia mortuaria, ma invano. Il centralino dei vigili urbani squillava a vuoto e il comando è stato trovato chiuso. Anche questo andrebbe accertato e sanzionato.Insomma questo è un Paese che non funziona! Questo porta la normale routine ad estremizzazioni come questo caso triste che, grazie ad un iter becero in cui entra l'irresponsabilità impunita ormai diffusa ed endemica in Italia, finisce poi in Cronaca!
Nessun commento:
Posta un commento