Dal sito della trasmissione di RAI 3 "Chi l'ha visto"
Almeno 675 migranti nel relitto recuperato, già decine di appelli dei parenti
Siracusa, 14/7/2016 - E’ vicino alla stima di circa 700 vittime, fatta subito dopo il naufragio, il numero dei cadaveri estratti dal relitto del peschereccio affondato il 18 aprile 2015, recuperato dalla Marina Militare e trasportato nel porto di Augusta. Al via la fase di identificazione affidata al un gruppo di medici legali coordinato da Cristina Cattaneo, dell'università di Milano. "Grazie all'esame degli effetti personali, degli indumenti e dei documenti, tra cui diverse richieste di asilo, - ha detto la dottoressa Cattaneo - è stato possibile sapere che ci sono persone originarie dell'Etiopia, Eritrea, Bangladesh, Sudan, Somalia, Mali, Ghambia, Senegal, Costa D'Avorio e Guinea. Soprattutto maschi ma anche femmine e stiamo trovando anche dodicenni e qualche bambino. Abbiamo già avuto richieste da parte di 57 famiglie originarie del Senegal ma è anche giunta una richiesta da una famiglia della Guinea che vive negli Stati Uniti".
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Ho scritto in un post precedente che 10 milioni di euro per questa operazione sono una follia. Non credo si tratti di fondi dati dall'Unione Europea o dal Vaticano (molto caritatevole a parole), credo siano 10 milioni di euro sottratti alle necessità dei vivi italiani contribuenti. Trovo incredibile che a profondità marine e dopo tanto tempo si siano conservati "documenti fra cui diverse richieste d'asilo"!
Evidentemente NON ERANO DI MATERIALE CARTACEO!
Provate a mettere nel mare qualsiasi documento o altro fatto di carta... Non credo neppure che il barcone affondato fosse a chiusura stagna tanto da non consentire penetrazione di acqua, soprattutto alla pressione di quelle profondità marine.
Siamo alla fantascienza.... oppure ad altro.
In compenso leggete la varietà di Paesi Africani elencati...
La follia continua.
Da: La Repubblica
Migranti, riemerge relitto del naufragio di aprile 2015: centinaia di corpi a bordo
Intanto il relitto del barcone affondato nell'aprile 2015 è giunto nella rada del porto di Augusta, in provincia di Siracusa: a bordo ci sono ancora diverse centinaia di cadaveri, che per oltre un anno sono rimasti a una profondità di 370 metri.
ll peschereccio sarà collocato all'interno di una tensostruttura refrigerata, lunga 30 metri, larga 20 e alta 10. Inizierà, quindi, il recupero delle salme da parte dei vigili del fuoco con la collaborazione successiva del personale del corpo militare della Croce rossa italiana. Un'operazione che nel complesso ha sfiorato il costo di 10 milioni di euro.
Renzi: "L'Italia salva vite e rispetta i valori della sua cultura". "Nel mese di aprile 2015, gli scafisti condussero alla morte settecento persone stipate in una carretta del mare e chiuse a chiave nella stiva. Quell'evento colpì molto tutte le persone di buona volontà. L'Italia chiese allora la convocazione di un Consiglio europeo straordinario. E da lì abbiamo iniziato a cambiare la politica continentale sui migranti, un passo alla volta". Lo scrive su Facebook il premier Matteo Renzi. "Quella nave contiene storie, volti, persone, non solo un numero di cadaveri. Ho dato disposizione alla Marina Militare di andare a recuperare il relitto per dare una sepoltura a quei nostri fratelli, a quelle nostre sorelle che altrimenti sarebbero rimasti per sempre in fondo al mare -prosegue il premier-. L'ho fatto perché noi italiani conosciamo il valore della parola 'civiltà'. E ci hanno insegnato fin dai primi giorni di scuola che il rispetto per la sepoltura è uno dei grandi valori della nostra cultura". Il premier prosegue: "Dare una tomba a ciascuno di loro significa restituire il diritto alla memoria. E significa ammonire l'Europa su quali siano i valori che contano davvero. Continuiamo tutti i giorni a cercare di salvare vite umane, anche oggi. Il relitto è stato recuperato ieri, quattordici mesi dopo: qui ci sono alcune foto. Grazie alla Marina Militare, fiero di essere italiano. Lavoriamo tutti i giorni perché l'Europa sia all'altezza dei valori che l'hanno fatta grande".
Operazione di recupero da 9,5 milioni di euro. E' di 9,5 milioni di euro il finanziamento fin qui disposto dalla Presidenza del Consiglio per l'intera operazione di recupero del relitto. Lo ha detto il controammiraglio della Marina militare italiana Pietro Covino nel corso della conferenza stampa al pontile Nato di Melilli.
La pietà non può avere questi costi quando ci sono i vivi che non hanno quello che è giusto. Quando giovani italiani muoiono perché cade loro in testa la scuola fatiscente oppure perché il treno che prendono ha la sicurezza affidata a quattro poveracci che si telefonano.
Matteo Renzi, che ho votato, voglio ricordarlo, sia alle primarie con Bersani sia come Segretario, non può farsi bello con questa edificante operazione: allora doveva lasciarla al Papa, a cui ha rubato la cristiana scena! L'ha messo in ombra! Oppure la Chiesa Cattolica con il suo Stato Vaticano è povera? Non paga l'IMU come noi e fino a qualche anno fa non pagava neppure la depurazione fognature, graziosamente offerta dallo Stato Italiano. Oggi non so. Sarebbe il caso che qualche giornale se ne occupasse..
Questi morti non ci sarebbero se invece di attraversare l'Africa e gettarsi in mano a delinquenti su barconi inaffidabili raggiungessero Paesi africani via terra verso sud, sud est, di cui è inutile fare l'elenco: basta guardare la carta geografica e leggere la situazione delle varie nazioni non in guerra di quel continente.
Infine ricordo a Renzi e a chi storcerà il naso leggendo il mio punto di vista che milioni di persone sono state sepolte in mare e che era un onore tale tipo di sepoltura, e che all'eventuale obiezione che in questo caso non di funerale si è trattato ma di affondamento ebbene ... rispondo: fate una ricerca su quanti italiani sono affondati con navi di ogni genere e pescherecci per dare il pane ai propri figli... e nessuno si è preoccupato di riportarli in superficie.
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