di Giancarlo Dessi
Tecnostress da dirigenti. Aumentano, soprattutto per i presidi, i carichi di lavoro da svolgere sempre più spesso connessi ad Internet da casa e nel tempo libero. L'ultimo episodio, in ordine di tempo, la convalida dei contratti dei neoassunti, per cui le scuole, cioè i dirigenti scolastici, hanno praticamente dovuto lavorare di notte o nel fine settimana. Con una nota fatta pervenire alle scuole nel pomeriggio dello scorso venerdì 16 settembre, il Miur ha comunicato che per convalidare i contratti e garantire la liquidazione dello stipendio del mese di settembre dei neoimmessi, le funzioni del Sidi sarebbero state disponibili fino alle 22 dello stesso 16 settembre, fino alle 20 di sabato 17 e domenica 18 ed eccezionalmente fino alle 22 di lunedì 19 settembre.
La cosa ha mandato su tutte le furie i sindacati. »Il discorso è semplice e chiaro, dicono dalla Flc-Cgil: le segreterie scolastiche devono lavorare di sera, di notte, di sabato e di domenica se non vogliono trovare intasate, il lunedì successivo, le linee di comunicazione e rischiare di far saltare lo stipendio di settembre dei docenti neo immessi». Ma sono soprattutto i presidi che non possono più fare a meno di accedere al Sidi o alla posta elettronica anche dal telefonino, di sera, nel week end e durante le ferie, per implementare dati e procedure.
Si tratta di operazioni per altro delicate, come nel caso della convalida dei contratti o della chiamata diretta, per il livello delle conseguenze e delle responsabilità in caso di sviste, ritardi ed errori, sempre più probabili, soprattutto se si considerano i tempi con cui risultano implementate a livello prodromico dall'amministrazione.
Come nel caso della chiamata diretta: anche in quell'occasione, si ricorderà, sia per la chiamata di agosto che per quella di settembre, le comunicazioni sono state inviate dal miur alle scuole sempre di venerdì pomeriggio, a segreterie chiuse e con un delay di almeno due giorni e mezzo per quelle con il sabato chiuso. I dirigenti scolastici non possono staccare la spina. Cosa che ha costretto molti di loro a caricarsi gli account della posta elettronica istituzionale nei propri device, a cui ormai accedono pure in autobus, in fila alla cassa, dal divano di casa, sabato, domenica e feste comandate incluse. Paradossale se si pensa che, fino ad un anno fa, a proposito dei presidi non si faceva altro che parlare di molestie burocratiche.
La realtà è che l'efficientamento ottenuto a costo zero con la dematerializzazione è stato già pagato dal dirigente scolastico di tasca propria, visto che non può nemmeno contare su bonus o deduzioni per l'acquisto di servizi o dispositivi tecnologici. Ma si parla anche di tecnostress. Mentre la stessa Cgil annuncia l'apertura di un nuovo fronte del confronto contrattuale, perché «disconnettersi è un diritto», di recente in Francia è stata adottata una legge che vieta l'uso delle e-mail aziendali al di fuori dell'orario di lavoro. Un atto dovuto, dicono i detrattori, con cui mettere al riparo le aziende da richieste risarcitorie per i danni alla salute procurati dal flusso ininterrotto del lavoro on line. Basterà infatti che il datore di lavoro inviti per i iscritto i dipendenti a non usare la mail in orario extralavorativo. Cosa che, se in Francia sembra poco, per i dirigenti scolastici italiani sarebbe già una conquista.
Verissimo tutto quanto scritto in questo lucidissimo articolo.
Questa è la messa in pratica della "Buona Scuola" di Matteo Renzi.
Colpa della Ministro Giannini, dei Dirigenti superpagati del MIUR, mentre i Dirigenti Scolastici, pagati 10 volte di meno dei papaveri del Ministero, debbono lavorare 10 volte di più.
La Ministro, con il suo brutto sorriso, continua a rassicurare che "tutto va bene" mentre non va bene per niente: l'articolo denuncia chiaramente la follia di ordini e diktat che partono dal MIUR con preavvisi di ore!!!!
D'altra parte la stessa cosa è stata fatta a migliaia di professori immessi in ruolo e scaraventati come se fossero non esseri umani, ma spazzatura, a centinaia di chilometri da casa e famiglia!
Inutile documentare nel concreto dei fatti situazioni umane e professionali inaccettabili, al limite dell'abuso d'ufficio se non addirittura incostituzionali, la Giannini continua ipocritamente a dire che "tutto va bene"!
Andrà bene per lei e per Renzi che non le chiede conto di questa vergognosa situazione, ma non per migliaia di persone di tutto rispetto che non vengono rispettate!
Ad oggi, 28 settembre, debbono ancora uscire le graduatorie delle utilizzazioni e delle assegnazioni provvisorie in molte regioni e provincie e le persone più corrette fanno i pendolari a centinaia di chilometri spendendo l'intero stipendio e rimettendoci!
Andrebbero la Giannini e Renzi a lavorare spendendo tutti i loro introiti e rimettendoci?
Si rendono conto che stanno gettando sulle spalle della Scuola un carico inaccettabile con una Riforma che sulla carta potrebbe essere valida ma che il MIUR sta applicando da cani?
Si rendono conto del danno sociale e della conseguente ricaduta di sfiducia nei confronti di questo governo visto che tocca tanti soggetti: non solo Presidi e Professori, ma anche le famiglie che hanno i figli senza insegnanti, e alle elementari per questo sono costretti a non far decollare il tempo pieno con disagio per i genitori che lavorano?
Renzi moltiplichi in media il malcontento per ogni Preside, per ogni insegnante, per ogni genitore, almeno per tre persone a loro legate, e farà un bel numero che voterà NO al suo referendum perché non si fida più della ricaduta delle sue riforme belle solo sulla carta.
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