Da: Il Fatto Quotidiano
Firenze, poliziotto ferito costretto a pagare ticket in ospedale: era stato colpito negli scontri in piazza
Rita Coltellese - Provo per la terza volta a rispondere a Davide. Questa volta, però, copio tutto e lo pubblico sul mio blog, che non è certo il Fatto Quotidiano, essendo solo un piccolo blog che non guadagna niente perché non voglio la pubblicità, ma almeno NON ha censure. Ripeto a Davide quello che ho scritto le altre 2 volte censurate dal censore de Il Fatto: se è vero quanto scrive che le hanno chiesto un documento per fare denuncia di furto anche del portafogli che conteneva i documenti, lei si è imbattuto in un cretino, dato che ce ne sono in tutti i mestieri e professioni. Pur rispettando le opinioni di tutti mi rimane difficile comprendere l'idea che lei ha delle Forze dell'Ordine, di cui, lei dice, nessuno dovrebbe accettare di far parte. Una Società senza Forze dell'Ordine sarebbe una Società in cui il prepotente, il disonesto, l'aggressivo, avrebbe la meglio sul pacifico, corretto, rispettoso ed onesto.
Il profilo di questo Davide dice "Studente in tecniche psicologiche", che è un corso per la laurea breve.
Nonostante il suo amore per la psicologia non ha capito perché "mi è venuto in mente che le persone che rubano lui le ritenga oneste": glielo spiego, perché ritenendo disonesto (intellettualmente) chi sceglie di fare il poliziotto, gli debbono star bene per forza quelli che infrangono la legge. Giacché senza gli intellettualmente disonesti libertà assoluta di delinquere.
Ci sono poliziotti disonesti come in ogni contesto umano, ma tradiscono il giuramento che hanno fatto e, comunque, la maggioranza fa il proprio dovere. Queste malevole prese di posizione a priori contro le Forze dell'Ordine, invece, fanno parte di una ben precisa forma mentis che prescinde dall'errore del singolo.
Aggiornamento: "stranamente" il terzo tentativo è stato pubblicato da "Il Fatto"!
Sarà perché in esso ho scritto che l'avrei comunque copiato e incollato sul mio blog pubblicandolo?
Ridicolo. Somigliano, in questo, al blog di Beppe Grillo.
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