giovedì 15 dicembre 2016

Hillary e le e-mails

Da: RAI News
Le accuse di Hillary in Campagna Elettorale "Sappiamo che i servizi di intelligence russi hanno hackerato i computer del Democratic National Committee e sappiamo che hanno organizzato la diffusione di gran parte di quelle mail. E sappiamo anche che Donald Trump ha mostrato un molto preoccupante sostegno nei confronti di Putin". Era questa l'accusa lanciata nel luglio scorso in piena campagna elettorale da Hillary Clinton in una intervista alla Fox News, riguardo al cyber-attacco subito dai server del Democratic National Committee nei giorni precedenti. La candidata democratica alla Casa Bianca aveva  puntato il dito direttamente contro Mosca e aveva accusato il suo rivale Repubblicano, Donald Trump, per il suo appoggio al leader del Cremlino.  Secondo il New York Times, l'attacco ai sistemi informatici democratici sembrava provenire da 'FancyBear', che è collegato al G.R.U, il servizio di intelligence militare russo, "lo stesso operatore implicato nell'attacco al Comitato nazionale" del Partito democratico. La fonte è interna alla polizia federale: "E' lo stesso avversario", ha detto, "Sono attori sofisticati". Il Partito democratico americano aveva fatto sapere di essere stato bersaglio di un attacco informatico e lo staff di Hillary Clinton aveva aggiunto a caldo che è stato esso stesso vittima di un 'hackeraggio'. Oggi i sospetti si materializzano nelle dichiarazioni della Clinton che accusa direttamente Mosca.  Assange: le fonti? A noi interessa autenticità documenti  "A noi non interessa che sia eletta Hillary Clinton o Donald Trump: quello che ci interessa è che il materiale che pubblichiamo sia sempre accurato e che le nostre fonti siano protette". Così, intervistato dalla Nbc, Julian Assange aveva difeso la decisione di non rivelare la fonte delle 19mila mail del comitato democratico pubblicate da Wikileaks.


Per quanto si possa ritenere stupido lo statunitense medio, mi rifiuto di credere che abbiano votato in maggioranza (poca) Trump invece di Hillary solo perché lei ha commesso "l'imperdonabile scorrettezza" di usare un indirizzo e-mail non ufficiale quando era Segretario di Stato.
I nostri rappresentanti delle Istituzioni fanno ben altro! Le loro comunicazioni ufficiali sono una cosa, gli accordi che noi non dobbiamo ascoltare sono ben altra cosa. Credo che i motivi della scelta Trump risiedano in altri aspetti, fra cui il bisogno di difesa dello statunitense medio dall'immigrazione scorretta e le difficoltà economiche della classe media. Inutile cercare sempre motivi da "spy story" per non accettare i veri motivi di una sconfitta.
Personalmente, comunque, mi sento più tranquilla se il Presidente degli USA va d'accordo con il Presidente della Russia che il contrario. 

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