Da: QN Oscar 2016, Morricone e la dedica alla moglie. "Questa vittoria è per te" Los Angeles, 29 febbraio 2016 - C'è gloria anche per l'Italia agli Oscar 2016. La statuetta per la miglior colonna sonora originale va a Ennio Morricone, al secondo Oscar, il primo 'sul campo' dopo quello alla carriera del 2007. "Dedico questa vittoria a mia moglie Maria", dice il maestro ritirando la statuetta per la musica di "The Hateful Eight", scritta appositamente per il regista Quentin Tarantino. "Non c'è musica importante senza un grande film che la ispiri", ha sottolineato il compositore italiano che centra la statuetta al primo film col regista di 'Pulp fiction' e 'Kill Bill'. Morricone ha poi reso omaggio agli altri nominati "e in particolare a John Williams" che ha firmato la musica di "Star Wars: The Force Awakens". Ad accompagnarlo sul palco, il figlio Giovanni.
Sia nella ripresa filmica dei momenti del Premio Oscar, sia nelle interviste fatte a negozianti che hanno contatti nella quotidianità con il Maestro Ennio Morricone, appare un aspetto meraviglioso del carattere del Grande Musicista: l'umiltà.
Una semplicità di modi che lo rende amabile ed accessibile a tutti e che, nella mia piccola esperienza, ho avuto modo di constatare grazie all'Università degli Studi di Roma “Tor Vergata", per la quale ho lavorato fino alla fine di novembre 2011, che presso l'Auditorium della Facoltà di Lettere e Filosofia, dedicato poi al Maestro Ennio Morricone, a cura del Maestro Gino Lanzillottae dell’Orchestra Roma Sinfonietta, organizza da anni incontri musicali di altissimo livello.
Era il 2002 e il Maestro Morricone ci onorò della sua presenza. Chiunque gli si accostava, in quella che era l'Aula Magna della Facoltà di Lettere e Filosofia, poteva stringergli la mano, e lui fu amabile e semplice con tutti. Solo la mia timidezza mi impedì di farlo pur stando a pochi metri da lui.
Mi colpì il suo non darsi né importanza né arie, che ho constatato essere una peculiarità dei Grandi, avendo avuto l'onore di parlare con François Cheng e con Rita Levi Montalcini.
Queste persone, veramente di valore, sono di una semplicità disarmante e ti compensano di tanti incontri con umano Nulla superbo ed arrogante.
Il figlio Andrea, Direttore d'Orchestra, in quella circostanza diresse l'Orchestra Roma Sinfonietta come da sottostante programma che ho conservato:
In seguito ho avuto modo di ascoltare altra musica diretta da Andrea Morricone presso l'Auditorium dedicato a suo padre: il 15 marzo 2004 e l'11 marzo 2009.
Masterchef, gli animalisti denunciano Cracco: "Ha cucinato un piccione in tv"Aidaa: "E' un animale protetto dalla legge, abbiamo presentato denuncia al tribunale di Milano"
Premesso che a me il piccione, e la selvaggina in genere, fa schifo fin dalla più tenera infanzia, quando mio padre, cacciatore, mangiava le quaglie che aveva ucciso e che mia madre gli cucinava con la foglia di alloro, trovo questa notizia folle, ma purtroppo assolutamente vera.
Il giornale pubblica anche la copia della denuncia in cui è citata la Legge n. 968 del 27/12/1972:
Per quello che ho capito io, dunque, si sarebbe trattato di un particolare tipo di piccione, il piccione selvatico. Quello che mi chiedo, però, se altri tipi di selvaggina si possono mangiare o no.
Come la mettiamo ad esempio con i fagiani? Altro tipo di selvaggina ambita dai palati dei buongustai? A me sembra tutta una follia, anche alla luce di quello che si legge sul WEB in fatto di cucina:
Da:Edizioni Pubblicità Italia
Eurocarni nr. 5, 2010
Nera o bianca, la carne di piccione è sempre ottima
Innumerevoli sono i modi di cucinarlo, che costituiscono anche un prezioso “spaccato” della nostra arte culinaria
Rubrica: Gastronomia
Articolo di Manicardi N.
(Articolo di pagina 99)
Da un punto di vista nutrizionale e gastronomico il piccione, ossia il colombo addomesticato, appartiene alla categoria della selvaggina da penna, tant’è vero che le sue carni sono definite “nere” per distinguerle da quelle “bianche” (pollo, tacchino) e “rosse” (bovino, suino, equino, ovicaprino). I piccioni presenti sul mercato, essendo quasi esclusivamente di allevamento, sono animali giovani (del peso di 3 o 4 ettogrammi) e, per questo motivo, con carne più chiara e tenera. È anche il motivo per cui essa in genere non necessita di frollatura prolungata, come occorre invece per la maggior parte della selvaggina. Differente è la carne dell’animale selvatico, detto anche “palombaccio” o “colombaccio”, che appare più scura e consistente e, soprattutto, con quel gusto di selvatico che non a tutti i palati risulta gradito. Questi ultimi animali però, per svariati motivi (tra cui l’abolizione del tiro al piccione, le difficoltà di allevamento rispetto ad altri pennuti, le preoccupazioni igieniche acuite dalla considerazione dello stato di salute precario dei colombi di città e dalla paura per il diffondersi dell’influenza aviaria), sono ormai quasi completamente scomparsi dall’uso alimentare, almeno quello quotidiano, a favore di altri volatili quali quaglie e pernici. Preparato solitamente arrosto o alla griglia, rimane comunque molto apprezzato dagli amanti della cacciagione. Quello che è cambiato comunque, nel caso del piccione, non è tanto il suo successo in tavola come prodotto in sé e per sé (anzi, tra molti dei ristoratori di fama è diventato uno dei piatti di maggior vanto), quanto soprattutto il modo di cuocerlo e cucinarlo e, appunto, la scelta delle tipologie di animale, due fattori che influenzano in maniera considerevole il gusto delle carni.
Si noti che la Legge è del 1972, la Direttiva CEE è del 2009 e l'articolo della rivista è del 2010, successivo a codeste normative, eppure vi si parla della "carne dell’animale selvatico, detto anche “palombaccio” o “colombaccio”, che appare più scura e consistente e, soprattutto, con quel gusto di selvatico che non a tutti i palati risulta gradito", senza alcun accenno alla proibizione a cibarsene...
Matteo Renzi: "Giusta la battaglia contro l'utero affitto" Renzi scrive ancora: "La stragrande maggioranza degli italiani - pare di capire anche in Parlamento - condanna con forza pratiche come l'utero in affitto che rendono una donna oggetto di mercimonio: pensare che si possa comprare o vendere considerando la maternità o la paternità un diritto da soddisfare pagando mi sembra ingiusto. In Italia tutto ciò è vietato, ma altrove è consentito: rilanciare questa sfida culturale è una battaglia politica che non solo le donne hanno il dovere di fare" - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Unioni-civili-Renzi-ora-che-Il-Parlamento-voti-Giusta-la-battaglia-contro-utero-in-affitto Vendola: Vendola: volgarità squadristi non turba gioia nascita "Non c'è volgarità degli squadristi della politica che possa turbare la grande felicità che la nascita di un bimbo provoca". Lo afferma il presidente della Puglia Nichi Vendola replicando ai commenti negativi giunti alla nascita del figlio suo e del compagno Ed Testa. "Condivido con il mio compagno una scelta e un percorso che sono lontani anni luce dalla espressione 'utero in affitto'". "Questo bambino - ha aggiunto il presidente di Sel e governatore della Puglia- è figlio di una bellissima storia d'amore, la donna che lo ha portato in grembo e la sua famiglia sono parte della nostra vita. Quelli che insultano e bestemmiano nei bassifondi della politica e dei social network mi ricordano quel verso che dice: 'ognuno dal proprio cuor l'altro misura' (anche se capisco che citare Dante non faccia audience)". - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Un-figlio-in-arrivo-per-Vendola-e-compagno-Salvini-Utero-in-affitto-Egosimo-disgustoso-La-repllca-Squadristi-non-turbano-gioia-06e1c2c0-e3a2-49b9-aa41-a3e4d6844e9e.html
Ha detto bene Vendola: 'ognuno dal proprio cuor l'altro misura' (Dante Alighieri), ma non ha pensato nel dirlo con molta alterigia che la cosa è assolutamente reciproca: egli nel suo cuore misura gli altri con il suo metro e dunque taccia di squadrismo chi non è d'accordo con la complicata pratica egoistica della procreazione surrogata. Questo modo di reagire con violenza mentale e verbale alle idee diverse dalle proprie è tipica della peggiore mentalità di sinistra. Gli anni '70 sono stati, per chi li ha vissuti senza condividere gli eschimo come una divisa e le irrisioni di chi si proclamava di sinistra, un continuo sentirsi dire fascista anche se non lo eri neppure lontanamente. E la cosa ancora continua in modo da volerti chiudere la bocca, in modo da rendere ridicole e risibili le tue opinioni, in modo da schiacciare e annullare quello che dici... Ebbene, lo dico da figlia di un vero antifascista, Salvini e Gasparri hanno ragione e la loro è un'opinione di buonsenso che con lo squadrismo non ha nulla da spartire. Quello che vale per Vendola e il suo compagno vale anche per le coppie eterosessuali che già praticavano questa alchimia biologico-economica andando all'estero. Non è questione di omosessualità, ma di etica.
È nato Tobia, il figlio di Vendola. Lo scoop: ecco chi è la madre
Ieri nel tardo pomeriggio (ora italiana) in una clinica californiana top secret è nato Tobia Antonio Testa. Le prime notizie in Puglia sono arrivate verso le 19. È dunque un maschietto il figlio di Nichi Vendola e del suo compagno trentottenne, l’italo-canadese Ed Testa.La madre genetica (la proprietaria dell’ovulo), secondo alcune indiscrezioni, sarebbe californiana, mentre l’utero dovrebbe essere di una donna di origine indonesiana residente negli Stati Uniti. Un bel pot-pourri di nazionalità che porterà il piccolo ad avere tre passaporti. I due papà, in base alle prime notizie, torneranno in Italia non prima di fine marzo. Probabilmente dopo Pasqua.
Non è facile avere altre notizie o conferme, vista la cortina fumogena alzata dai famigliari dei neo papà. Nei giorni scorsi uno dei fratelli di Nichi, su Facebook, aveva addirittura scritto che Vendola era negli States per curarsi una «otite con epididimite ingravescente» che lo affligge da quando aveva 12 anni. In realtà Nichi è partito a fine gennaio per andare ad assistere all’ultimo mese di gravidanza la donna di cui è stato «affittato» l’utero, una pratica legale in California, proibita nel nostro Paese. Vendola potrà veder riconosciuta ufficialmente la propria paternità in Canada, Paese del suo compagno, ma non in Italia fin quando non sarà approvata la legge sulla cosiddetta «stepchild adoption», ovvero quella sull’adozione del figlio del compagno nelle coppie gay. A meno di un (probabile) intervento di un giudice. Infatti il padre genetico di Tobia Antonio è Ed, quasi 20 anni più giovane del cinquantassettenne Nichi. Una scelta ragionata quella della coppia che è servita a trasmettere al bimbo il patrimonio genetico dell’aspirante padre più giovane, lo stesso che, prevedibilmente, potrà vivere accanto al figlio più a lungo.
Da: La Repubblica.it
Vendola e il compagno diventano genitori. Salvini: "Disgustoso egoismo"
Critiche anche da Gasparri (Fi): "La sinistra italiana usa questo turpe metodo per inventarsi genitori dei figli di altri". Diviso il mondo social: chi condanna, chi esulta, chi ci scherza su.
Matteo Renzi, su cui tanto avevo sperato, ha delle priorità che non sono le mie, anche se non ho nulla contro chi vive la propria sessualità affettiva con dignità, discrezione, senza sbatterla in faccia agli altri, e desidera visibilità e legalità. Dunque anche l'Italia ha l'Istituto delle Unioni Civili. Non sono riusciti a far passare la ridicola formula espressa in inglese, anche se in italiano è chiarissima, (ma forse proprio per questo si esprimono in un ridicolo inglese): adozione di un figlio avuto con persona necessariamente del sesso opposto da parte dell'altro elemento della coppia omosessuale. Ed ecco il capo di SEL che aveva il pupo pronto. Ora capisco. Bisogna accontentare chi ha piazzato la Boldrini quale Terza Carica dello Stato e dunque vota quello che Renzi e compagni decidono. La Serracchiani infatti si è immediatamente impegnata a rivedere la legge sulle Adozioni.
Sono anni che a nessuno gliene frega niente delle coppie di coniugi, sposati con Matrimonio previsto dalla Costituzione, desiderose di adottare. Ora, all'improvviso, la materia va rivista!
L'Omicidio Stradale? Intanto non ne parla più nessuno.
E dicevano che Berlusconi faceva Leggi per sé e per gli amici spacciandole "per gli Italiani"!!!
Il figlio di Vendola non è di Vendola, naturalmente, è un miscuglio di tre persone: lo spermatozoo del suo convivente da 11 anni, l'ovulo di una donna che "lo dona" (vende 23 cromosomi suoi, tanti ne contiene l'ovulo, quindi parte del suo patrimonio genetico, del suo DNA) e, costituito l'embrione, viene ospitato da un'altra donna che affitta il suo utero per nove mesi dietro pagamento.
Vendola lo adotterà perché in Canada, più civile di noi, ma io non sono sicura che questa sia da ritenersi civiltà, l'adozione è possibile. Intanto la Serracchiani, su ordine di Renzi, si dà da fare perché possa adottarlo anche in Italia al più presto.
Ora, credo di averlo già scritto in un altro post, mi è capitato di conoscere una donna nubile che, rimasta sola dopo la morte del suo convivente e la perdita del bimbo che aspettava da lui, è andata in Spagna e si è fatta mettere dentro un embrione formato con gameti di "donatori", lei dice controllatissimi sul piano della salute, e dopo nove mesi ha partorito il "suo" bambino che ha nutrito con il suo sangue (almeno questo!). Il bimbo è carino e sano. Cresce con una madre nubile e forse gli mancherà solo la figura paterna. Ma mi chiedo cosa potrà rispondere in una anamnesi medica a domande del tipo: "Che malattie ha avuto in famiglia?" "Di cosa è morto suo padre?".. Domande che i medici non fanno per impicciarsi degli affari del paziente, ma per avere un quadro sulla predisposizione genetica dello stesso per la prevenzione e cura della sua salute.
Altra cosa che ho già scritto in altri post sull'argomento è che, oltre a creare complicate forme di procreazione manipolata, si creano esseri umani che crescono con due uomini o con due donne e per loro bisognerà ricreare una Scienza Psicologica a parte. Ai voglia che questi sperimentatori continuino a dire "che i figli che già ci sono nelle coppie omosessuali crescono sereni e bene". Quali e quanti sono i numeri per tirare una statistica valida sul piano del reale?
E comunque dove lo mettiamo Freud e i suoi discendenti sia pure con le loro diverse teorie? Psicologia, Psicanalisi, non reggono di fronte a queste nuove creature così cresciute. Bisogna rivedere tutte le teorie... Il complesso edipico dove lo mettiamo? Come farà il maschietto del compagno di Vendola a svilupparlo? Niente complesso edipico.
Quando da giovane leggevo di Psicologia, conoscendo nella vita reale una donna malata di gelosia nei riguardi del figlio fino a rendere triste la vita della nuora, pensai: "Ma perché parlano di complesso edipico e non del complesso di Giocasta?" Eppure sui libri non avevo mai letto di un complesso così denominato. Per scoprire in seguito che se non ne aveva parlato Sigmund Freud ne parlerà qualcun altro nel 1920.
Che complessi nuovi nasceranno in chi si trova a crescere con due padri o con due madri?
Necessariamente dovranno nascere nuovi modelli di studio.