L'AIA - Settant'anni dopo la conclusione del processo di Norimberga ai gerarchi nazisti, ora anche l'eccidio di Srebrenica, il più grave episodio di genocidio avvenuto in Europa dopo l'Olocausto, ha un suo responsabile. Radovan Karadzic, ex psichiatra divenuto nel corso della guerra della ex Jugoslavia (1992-1995) leader dei serbi di Bosnia, è stato riconosciuto oggi colpevole del reato di genocidio e condannato a scontare una pena di 40 anni di carcere dallo speciale tribunale penale internazionale delle Nazioni
L'ex leader dei serbi di Bosnia Radovan Karadzic ascolta la sentenza pronunciata dal Tribunale penale internazionale (afp) |
Da: Wikipedia
Infanzia e studi
Karadžić è nato a Petnjica, vicino a Šavnik, nel nord del Montenegro. [6] Il padre Vuko era un calzolaio mentre la madre Jovanka (nata Jakić) era una contadina che si sposò all'età di vent'anni. Karadžić affermava di essere imparentato con Vuk Stefanović Karadžić (1787-1864), il principale riformatore della lingua serba, ma tale dichiarazione è stata dimostrata falsa.[7] Il padre Vuko fece parte dei Cetnici, il gruppo armato monarchico jugoslavo guidato da Draža Mihajlović, che combatteva contro la resistenza partigiana comunista di Tito e soprattutto contro i nazisti; il padre venne arrestato sotto il regime di Tito e rimase in carcere per gran parte dell'infanzia del figlio. [8] Nel 1960 Karadžić si trasferì a Sarajevo, in Bosnia ed Erzegovina, per intraprendere i suoi studi di psichiatria.[9] .Studiò disturbi nevrotici e depressione presso l'ospedale Næstved in Danimarca nel 1974-1975 e ha svolto un tirocinio presso la Columbia University di New York. Dopo il suo ritorno in Yugoslavia, lavorò presso l'ospedale Koševo. [10] Fu anche un poeta, influenzato dallo scrittore serbo Dobrica Ćosić, che lo incoraggiò ad entrare in politica. Karadžić entrò nel Partito dei Verdi. Durante il suo periodo ecologista disse "Il Bolscevismo è il male, ma il nazionalismo ancora peggio"[11]
Malfatti economici
Appena dopo la laurea, Karadžić cominciò a lavorare in un centro riabilitativo nella clinica psichiatrica nel principale ospedale di Sarajevo, Koševo. Secondo alcune testimonianze, spesso, per aumentare le entrate, autorizzava delle finte valutazioni mediche e psicologiche a dipendenti del settore che volevano pensionarsi prima o a criminali che cercavano di evitare delle pene presentandosi come malati mentali.[12] Nel 1983 Karadžić iniziò a lavorare in un ospedale di Belgrado nel quartiere di Voždovac . Con il socio Momčilo Krajišnik, poi manager dell'azienda mineraria Energoinvest, riuscì ad ottenere un prestito per un fondo di sviluppo agricolo e utilizzò i soldi per costruire casa a Pale, un villaggio serbo sopra Sarajevo trasformato in resort sciistico dalla classe dirigente comunista. [13]
Il primo novembre 1984 i due furono arrestati per frode e passarono 11 mesi in prigione prima che l'amico Nikola Koljević riuscì a farli uscire. A causa della mancanza di prove, Karadžić fu rilasciato e il processo a suo carico fu sospeso. Ricominciò il 26 settembre 1985 e Karadžić fu condannato a tre anni di prigione per appropriazione indebita e frode. Dato che aveva già passato un anno in carcere, Karadžić non scontò il resto della pena in prigione.
Carriera politica
Spinto da Dobrica Ćosić, che sarà poi primo presidente della Repubblica Federale della Jugoslavia, e da Jovan Rašković , leader dei serbi croati, fu tra i fondatori del Partito Democratico Serbo (Srpska Demokratska Stranka) in Bosnia Erzegovina nel 1989. Il partito aveva l'obiettivo di unire i serbo-bosnicaci ed i serbo-croati alla Jugoslavia in caso di secessione della Repubblica croata e bosniaca dalla Federazione Jugoslava.
I mostri umani hanno l'aspetto normale, è dentro che non lo sono.
Questo era anche uno Psichiatra.
Nulla etichetta un mostro: non il viso, non gli studi, non la sua formazione.
La malvagità umana, la sua ferocia verso gli altri viventi, non si vede: è dentro la testa, e non c'è elettroencefalogramma che la possa leggere... Fa parte di quella cosa invisibile che è la mente umana.
Si vede solo quando si esprime in tutta la sua mostruosità.
Guardate la faccia di quest'uomo dai capelli bianchi. Non è pentito delle sue orribili azioni. I mostri non lo sono mai.
Alla fine quello che rimane di noi sono solo le nostre azioni: esse sono il nostro ritratto.
La malvagità umana, la sua ferocia verso gli altri viventi, non si vede: è dentro la testa, e non c'è elettroencefalogramma che la possa leggere... Fa parte di quella cosa invisibile che è la mente umana.
Si vede solo quando si esprime in tutta la sua mostruosità.
Guardate la faccia di quest'uomo dai capelli bianchi. Non è pentito delle sue orribili azioni. I mostri non lo sono mai.
Alla fine quello che rimane di noi sono solo le nostre azioni: esse sono il nostro ritratto.