Offrire misure di assistenza ai richiedenti asilo e rifugiati, per poi favorire la loro integrazione. Sono questi gli obiettivi dello Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati, costituito da una rete di centri di accoglienza su tutto il territorio nazionale.
Lo SPRAR accoglie in via prioritaria persone che hanno già ottenuto lo status di rifugiato politico oppure sono titolari di protezione internazionale, umanitaria e sussidiaria. Si tratta di un sistema diffuso capillarmente su tutto il territorio italiano, accettato in maniera positiva perché prevede l’ospitalità di poche persone per volta.
Negli scorsi giorni è stata pubblicata la graduatoria degli enti locali che hanno ottenuto finanziamenti per la realizzazione di progetti di accoglienza per il biennio 2016-2017. Attività sovvenzionate dal Fondo Nazionale per le Politiche e i Servizi dell'Asilo (FNPSA).
In totale verranno sovvenzionati 174 programmi, su 221 che hanno fatto domanda. In Provincia di Savona riceveranno un contribuito economico il comune di Finale Ligure e di Savona.
La cittadina guidata dal sindaco Ugo Frascherelli ha ottenuto per 25 posti assegnati, nel 2016, 260.646,14 euro (31.846,38 euro in cofinanziamento e 228.799,75 di contributi). Nel 2017 verranno dati al Comune di Finale 444.560,00 euro (54.317,43 in cofinanziamento e 389.850,00 di contributi).
Il Comune di Savona attiverà invece un progetto per dieci persone e ha ottenuto per il 2016 74.753 euro (3.745 in cofinanziamento e 71.008 in contributi). Nel 2017 verranno assegnati invece 127.500 euro, di cui 6.387 in cofinanziamento e 121.112,50 in contributi.
In Liguria verrà
sovvenzionato anche
il progetto presentato dal Comune di Imperia, che prevede l’accoglienza di 29 profughi. Per il 2016 sono previsti
235.828 di contributi (11.843,00 in cofinanziamento e 223.984,71 in contributi). Nel 2017 invece è prevista l’assegnazione di
402.230,00 euro, di cui 20.200 in cofinanziamento e 382.030, 00 in sovvenzioni.
Capito?
Capito perché si continua nell'accoglienza indiscriminata, assurda, masochista (per noi Italiani che paghiamo le tasse) e, per il futuro, suicida?
E' un modo per farsi erogare soldi dalle Casse dello Stato, per riempire alberghi senza clienti, per foraggiare associazioni "benefiche" senza fini di lucro (a livello fiscale naturalmente), il tutto mascherato da "quanto siamo buoni noi Italiani" con riprese di telecamere che mostrano le attenzioni e le delicatezze delle nostre Forze dell'Ordine che, dopo averli salvati andando anche dentro le acque territoriali della Libia, fanno scendere con tutte le cure gente nerissima dalle navi. Ora hanno smesso di dire che sono siriani, almeno su quel fronte forse perché anche i più sprovveduti hanno capito come è fatta l'etnia siriana.
Da: La Stampa
L’arrivo dei profughi diventa business
L’accoglienza dei migranti interessa anche cooperative di fuori provincia
Un consorzio di cooperative toscane aprirà due nuovi centri di ospitalità nei Comuni di Dego e Urbe
Le cooperative fuori regione iniziano a fiutare il business dei profughi anche a Savona. Lo dimostra il fatto che, oltre a due realtà, che già operano in provincia, una piemontese e una toscana, hanno partecipato al bando per il servizio di accoglienza dei cittadini stranieri 2016, indetto dalla Prefettura, diverse coop provenienti da altre regioni. Così, anche se la gara è stata vinta dall’autoctono Faggio, sul territorio la rosa dei nomi di chi gestisce l’accoglienza si sta ampliando. A partire dal consorzio Multicons di Montelupo Fiorentino che, il prossimo luglio, inaugurerà due centri, a Urbe e a Dego, destinati a ricevere 50 ospiti. Il settore cresce, sia in termini di arrivi che di offerta. Nel Savonese, con gli ultimi invii, il numero dei migranti raggiunge quasi le 600 unità, ma cresce, insieme, il numero di chi si propone come gestore. Per chi operi seriamente, il guadagno non può essere molto: nei 35 euro a profugo (per i minorenni la cifra è ben più ampia, dagli 80 ai 120) vanno conteggiati cibo e vestiario, assistenza sanitaria, corsi di lingua e attività mirate all’inserimento. I casi noti, per ora fuori Liguria, dimostrano come non tutti i gestori operino, però, in assoluta coscienza. Intanto, il Comune di Finale Ligure, con il progetto firmato da Arcimedia, si è classificato 42° a livello nazionale, primo in provincia, nell’ambito dei progetti Sprar (Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati). Venticinque i profughi che, dal prossimo settembre, saranno ospitati nella casa madre delle suore «Figlie di Nostra Signora della Misericordia», in piazza Milano, a Finalmarina, ottenendo il finanziamento ministeriale per la progettazione, in partnership con il comune di Orco Feglino.
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27/02/2016 La Stampa cuneo
MURIEL BRIA
05/06/2016 LA STAMPA savona
27/02/2016 LA STAMPA CUNEO
MURIEL BRIA
Abitazioni modeste...
E tI CREDO CHE CORRONO TUTTI QUI! INCINTE, CON BAMBINI AL SEGUITO, COME LA VA LA VA.. MA QUANDO LE HANNO MAI VISTE CASE COSI'...
MANGIARE, DORMIRE, PULIZIE COMPRESE.. SENZA DOVERSELO GUADAGNARE...
TUTTO PAGATO: DALLE TASSE DEGLI ITALIANI.
E PER GLI INDIGENTI CITTADINI ITALIANI NON ESISTE UGUALE MOBILITAZIONE E CURA.