Da: La Repubblica.it
Roma, dall'assessore in pectore Lo Cicero insulti ai rom
L'uscita dell'ex nazionale di rugby durante un'intervista del febbraio scorso. In precedenza le polemiche per alcune sue frasi omofobe
di ADRIANO DI BLASI
Come volevasi dimostrare..?Cominciano subito i giornali filoPD, inevitabilmente... Mi dispiace per Mario Calabresi che stimo, ma capisco che deve fare il suo lavoro.Ancora non si sa se mai sarà assessore ma già gli troviamo dei "difetti".Fuori da ogni ipocrisia: non è un peccato parlare male degli zingari. E' quello che fanno tutti! Di ogni età, estrazione sociale, culturale e pensiero politico... Eccezion fatta per i "radical-chic", ma quelli vivono in un mondo ristretto tutto loro, convinti che la vita reale non sia quella che è ma possa essere interpretata dal loro pensiero di élite, di persone superiori per cultura (NON SEMPRE VERA CULTURA) e dunque indubbiamente nel giusto!Anche persone che vogliono umilmente capire le ragioni di un vivere parassitario per scelta, come me, arrivando a parlare con persone di etnia zingara, rom o sinti, (non cambia granché), arrivano inevitabilmente a non accettare l'ipocrisia di chi ritiene che costoro abbiano SOLO DIRITTI e noi che paghiamo le tasse il dovere di mantenerli.Ha detto bene, anzi, benissimo, l'Avv. Virginia Raggi: gli zingari sono come tutti noi, DOVERI, per primi, e poi DIRITTI; lavorino e si paghino gli alloggi e i consumi, come tutti noi. Le parole precise non sono state queste ma il preciso senso sì!E passiamo all'omofobia del forse Assessore: i miei scritti dimostrano, senza ombra di dubbio, l'accettazione della realtà di un orientamento sessuale che è sempre esistito e che non è giusto ghettizzare, ma ho scritto anche che, una volta socialmente accettata questa realtà, si rischia di sconfinare nelle esagerazioni opposte. Se questo rude giocatore di rugby ha usato il termine "frocetto" non è certo carino, ma parlare di omofobia è un tentativo di ghettizzazione al contrario. L'omofobia, etimologicamente parlando, è una repulsione verso chi è omosessuale, ed è a sua volta un atteggiamento un poco patologico. Si può accettare quella condizione umana e poi essere di linguaggio pesante anche senza necessariamente avercela con chi è omosessuale...Queste sono sciocchezze, stupidi tentativi di bollare la gente al contrario...Queste, illustrate dalle foto, invece, sono le attività degli zingari, definiti "nomadi" o "camminanti", che PERO' vogliono da noi le case per essere stanziali: nessuno nota la contraddizione? Se vogliono diventare stanziali debbono pagarsi l'alloggio, come tutti noi. Non esiste che si dia del razzista a chi esprime un ragionamento democraticamente logico: siamo tutti uguali nei diritti e nei doveri, quello che fa la differenza non è l'etnia di appartenenza, ma sono i comportamenti, gli stili di vita. Non si può produrre immondizia e non pagare la tassa sui rifiuti e, nel contempo, non rispettare le regole del conferimento dei rifiuti negli appositi contenitori e luoghi: questo vale per TUTTI. Un italiano, non zingaro, non sinto, non rom che produca rifiuti e li getti in giro, non paghi le tasse e viva in modo parassitario o rubando E' SPREGEVOLE IN MODO ESATTAMENTE UGUALE A CHI VIVE IN CODESTO MODO ESSENDO ZINGARO, SINTO O ROM. L'etnia non può né deve essere un alibi per poter dare, per contro, del razzista a chi pretende solo pari doveri e pari diritti.
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Onesto mercatino gestito da zingari
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Bimbi zingari a scuola
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Dispendioso funerale zingaro a Roma
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Zingara giovane, dall'aspetto robusto e sano che non lavora e preferisce chiedere soldi agli automobilisti
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Donna zingara, dall'aspetto sano, seduta sui gradini di una chiesa, chiede l'elemosina tenendo per ore un bambino piccolo al freddo per impietosire la gente che esce dalla chiesa. |