In tempi in cui mariti, fidanzati, compagni e conviventi uccidono le loro mogli, fidanzate, compagne e conviventi oppure le fanno sparire e non se ne trova neppure più il corpo, tanto da coniare il brutto termine "femminicidio", bisogna ricordare che anche i mariti, in particolare, vengono fatti scomparire, sia pure in numero minore.
Nel 1972 non esisteva la trasmissione di RAI 3 "Chi l'ha visto?" altrimenti l'anziano padre di Fulvio Magliacani, un giovane commerciante di mobili di appena 28 anni, si sarebbe rivolto ad essa dopo la scomparsa inspiegabile di suo figlio.
Francesco Magliacani, padre lucido ed angosciato della vittima |
Invece, messo in allarme da sua nuora, Franca Ballerini, che dalla montagna, dove si trovava da pochi giorni, diceva di non riuscire a contattare telefonicamente il marito, era corso con l'altro figlio nella casa coniugale di Fulvio, entrando da una finestra, non avendone le chiavi, e constatando che suo figlio era scomparso. La nuora era poi rientrata con la bambina, che all'epoca aveva due anni, ed era andata a presentare denuncia al Commissariato, manifestando l'idea che suo marito fosse sparito in quanto fuggito con un'altra donna.
Purtroppo, come accade sempre in questi casi di scomparsa "definitiva", Fulvio era sparito anche dai suoi impegni di lavoro, e la convinzione della giovane ed avvenente moglie di suo figlio non era affatto condivisa dalla sua famiglia di origine: padre, madre e fratello precipitati in una terribile angoscia. Infatti essi sapevano Fulvio innamoratissimo della moglie, mentre pensavano, al contrario, che Franca Ballerini l'avesse sposato solo per avere una sicurezza economica che lei non aveva.
Sotto casa di Fulvio erano rimaste la sua auto e la sua moto che, stranamente, verranno rubate pochi giorni dopo il giorno della sua misteriosa e inattesa scomparsa: mercoledì 21 giugno 1972.
Mentre Franca Ballerini si mostra convinta di una fuga dal tetto coniugale dell'innamoratissimo marito, il suocero la fa seguire da un amico perché ha in cuor suo tutt'altra visione della realtà. E i suoi sospetti purtroppo si riveleranno tristemente della peggiore specie: sua nuora si vede con un certo Paolo Pan, suo amante, si accerterà durante il processo, da prima che Fulvio la sposasse. Quest'uomo, ormai trentunenne, ama spendere, ma non ha un lavoro, solo traffici di auto rubate e, si scoprirà in seguito, ha rubato con dei complici anche l'auto e la moto di Fulvio Magliacani, dopo poco tempo che l'ha ucciso.
Il cadavere dello "scomparso" si ritroverà solo grazie al fratello minore di Paolo Pan, Tarcisio, anche lui un piccolo delinquente, il quale dichiarerà di aver aiutato il fratello ad occultare il cadavere dell'infelice marito di Franca Ballerini, seppellendolo avvolto in una coperta.
Si ricostruirà così che, mentre la moglie era appena partita per una breve vacanza in montagna con la piccola Stefania, Paolo Pan era penetrato nella casa, di cui lei gli aveva fornito un mazzo di chiavi, sorprendendo il troppo ignaro Fulvio e uccidendolo con 14 coltellate.
Al processo, come da copione, i due amanti si accusarono a vicenda. Lei disse di non saperne nulla, di non essere complice dell'esecutore materiale del delitto. Ma molte cose l'accusavano: fra le tante il fatto che, rientrata in casa, disse che mancavano una valigia e abiti ed effetti personali di Fulvio, cosa che voleva avvalorare l'ipotesi, da lei sostenuta con la Polizia, dell'allontanamento volontario, e che, vista la fine fatta da Fulvio, era inverosimile, giacché da quella casa Fulvio uscì morto e di certo senza la valigia e gli abiti che la Ballerini dichiarò mancanti.
Eppure, nonostante la sua palese complicità nel delitto vigliaccamente premeditato, la Ballerini alla fine la sfangò: condannata all'ergastolo con il suo amante in Assise, la ventitreenne, in Appello verrà assolta per insufficienza di prove, la Cassazione però annullerà tale assoluzione riportandola in carcere. Sottoposta ad un nuovo Appello la Ballerini sarà di nuovo assolta. Avrà fatto solo 6 anni di carcere fra un processo e l'altro. L'esecutore materiale dell'omicidio avrà sempre l'ergastolo, ma sarà graziato dal Presidente della Repubblica Oscar Scalfaro nel gennaio 1996, appena 22 anni dopo il ritrovamento del corpo del povero Fulvio: il 26 ottobre 1973.
Nelle perizie sulle personalità degli accusati dell'orribile delitto depositate negli atti del processo di Assise si legge: Paolo Pan un uomo freddo, amorale, di intelligenza sopra la media, con un
ego molto forte. Suo fratello Tarcisio un debole, emotivamente insicuro,
condizionabile. E Franca Ballerini solo una piccola
ipocrita, vana e superficiale, con un ego fragile.
Questa "piccola ipocrita, vana e superficiale, con un ego fragile" però si è rivelata anche di animo cinico e crudele tanto da rivelare in dibattimento che la figlia Stefania Magliacani, ormai unica consolazione a ricordo del figlio per i poveri genitori dell'ucciso, in realtà è figlia di Paolo Pan. Un sentimento amorevole dei poveri nonni ucciso da questa bassa coltellata della Ballerini che, forse per vendicarsi delle giuste accuse della famiglia di origine del marito assassinato, rivela la sua ennesima bassezza che per tornaconto teneva celata, ma ora non più, davanti alle accuse non si cura di stravolgere la vita della bambina assegnandola alla paternità di un criminale assassino, l'importante è affondare il coltello nell'anima dei poveri nonni che scoprono che la loro adorata nipotina è figlia di chi ha ucciso il loro figlio.
Stranamente, però, leggo sui quotidiani del tempo che Scalfaro poté comminare la Grazia all'assassino di Fulvio Magliacani giacché aveva ottenuto l'assenso dei familiari, in particolare della figlia che per la legge era sempre una Magliacani... I genitori della vittima erano già morti e dubito che il fratello abbia dato il suo perdono...
Qualora la notizia corrisponda a verità trovo stupefacente che non ci sia stata un'azione di disconoscimento di paternità da parte del padre e della madre della vittima, dopo le dichiarazioni prodotte durante il processo dalla madre Franca Ballerini. E personalmente mi rimane un dubbio, che si sia trattata solo di una perfidia della Ballerini, facilmente scopribile oggi con un semplice esame del DNA.
Spero per lei, la figlia innocente, che non sia veramente figlia del graziato il quale, una volta uscito di galera si è fatto trovare con ingenti quantitativi di droga in Perù. Di nuovo carcere e revoca della Grazia, così scrivono i giornali, che non hanno impedito che sia da tempo un uomo libero...
Misteri della giustizia (volutamente con la g minuscola) italiana...
Giacché se la Grazia gli è stata revocata avrebbe dovuto a questo punto tornare a scontare l'ergastolo a cui era stato condannato fino all'ultimo grado di giudizio.
Invece, scontati (forse) anche gli 8 anni per traffico di droga, oggi lavora a Cinecittà libero e felice.
Ma anche la Ballerini "si è rifatta una vita", come si usa dire: si è sposata di nuovo.
E vissero tutti felici e contenti, tranne la madre di Fulvio che è morta di crepacuore, seguita dal padre che, fortunatamente per lui, è morto nel 1992 senza vedere l'elargizione della Grazia da parte di quel Presidente della Repubblica (ahimé), ma dicendo comunque:
«Hanno
ucciso mio figlio, mia moglie è morta di crepacuore, io ho inseguito per dieci
anni la giustizia senza averla. Sono stanco. La polvere è diventata troppa».
Il maresciallo dei Carabinieri Savoia che trovò il corpo di Fulvio Magliacani disse:. «Ricordo lo sguardo di quell’uomo che una sera bussò alla porta del mio ufficio e mi chiese aiuto. Papà Magliacani è morto cinque anni fa. Di dolore. Mi aveva chiesto giustizia. Abbiamo fatto il nostro dovere. Il resto non mi riguarda».
Il resto lo fanno i magistrati e non è un bel resto.
Fonti: Il Corriere della Sera, La Stampa, La Repubblica, Misteri d'Italia.
Sotto casa di Fulvio erano rimaste la sua auto e la sua moto che, stranamente, verranno rubate pochi giorni dopo il giorno della sua misteriosa e inattesa scomparsa: mercoledì 21 giugno 1972.
Mentre Franca Ballerini si mostra convinta di una fuga dal tetto coniugale dell'innamoratissimo marito, il suocero la fa seguire da un amico perché ha in cuor suo tutt'altra visione della realtà. E i suoi sospetti purtroppo si riveleranno tristemente della peggiore specie: sua nuora si vede con un certo Paolo Pan, suo amante, si accerterà durante il processo, da prima che Fulvio la sposasse. Quest'uomo, ormai trentunenne, ama spendere, ma non ha un lavoro, solo traffici di auto rubate e, si scoprirà in seguito, ha rubato con dei complici anche l'auto e la moto di Fulvio Magliacani, dopo poco tempo che l'ha ucciso.
La vittima: Fulvio Magliacani |
Il cadavere dello "scomparso" si ritroverà solo grazie al fratello minore di Paolo Pan, Tarcisio, anche lui un piccolo delinquente, il quale dichiarerà di aver aiutato il fratello ad occultare il cadavere dell'infelice marito di Franca Ballerini, seppellendolo avvolto in una coperta.
Si ricostruirà così che, mentre la moglie era appena partita per una breve vacanza in montagna con la piccola Stefania, Paolo Pan era penetrato nella casa, di cui lei gli aveva fornito un mazzo di chiavi, sorprendendo il troppo ignaro Fulvio e uccidendolo con 14 coltellate.
Paolo Pan l'assassino con Franca Ballerini moglie della vittima |
Al processo, come da copione, i due amanti si accusarono a vicenda. Lei disse di non saperne nulla, di non essere complice dell'esecutore materiale del delitto. Ma molte cose l'accusavano: fra le tante il fatto che, rientrata in casa, disse che mancavano una valigia e abiti ed effetti personali di Fulvio, cosa che voleva avvalorare l'ipotesi, da lei sostenuta con la Polizia, dell'allontanamento volontario, e che, vista la fine fatta da Fulvio, era inverosimile, giacché da quella casa Fulvio uscì morto e di certo senza la valigia e gli abiti che la Ballerini dichiarò mancanti.
Eppure, nonostante la sua palese complicità nel delitto vigliaccamente premeditato, la Ballerini alla fine la sfangò: condannata all'ergastolo con il suo amante in Assise, la ventitreenne, in Appello verrà assolta per insufficienza di prove, la Cassazione però annullerà tale assoluzione riportandola in carcere. Sottoposta ad un nuovo Appello la Ballerini sarà di nuovo assolta. Avrà fatto solo 6 anni di carcere fra un processo e l'altro. L'esecutore materiale dell'omicidio avrà sempre l'ergastolo, ma sarà graziato dal Presidente della Repubblica Oscar Scalfaro nel gennaio 1996, appena 22 anni dopo il ritrovamento del corpo del povero Fulvio: il 26 ottobre 1973.
Dentro la gabbia il Pan, fuori la Ballerini |
Questa "piccola ipocrita, vana e superficiale, con un ego fragile" però si è rivelata anche di animo cinico e crudele tanto da rivelare in dibattimento che la figlia Stefania Magliacani, ormai unica consolazione a ricordo del figlio per i poveri genitori dell'ucciso, in realtà è figlia di Paolo Pan. Un sentimento amorevole dei poveri nonni ucciso da questa bassa coltellata della Ballerini che, forse per vendicarsi delle giuste accuse della famiglia di origine del marito assassinato, rivela la sua ennesima bassezza che per tornaconto teneva celata, ma ora non più, davanti alle accuse non si cura di stravolgere la vita della bambina assegnandola alla paternità di un criminale assassino, l'importante è affondare il coltello nell'anima dei poveri nonni che scoprono che la loro adorata nipotina è figlia di chi ha ucciso il loro figlio.
Stranamente, però, leggo sui quotidiani del tempo che Scalfaro poté comminare la Grazia all'assassino di Fulvio Magliacani giacché aveva ottenuto l'assenso dei familiari, in particolare della figlia che per la legge era sempre una Magliacani... I genitori della vittima erano già morti e dubito che il fratello abbia dato il suo perdono...
Qualora la notizia corrisponda a verità trovo stupefacente che non ci sia stata un'azione di disconoscimento di paternità da parte del padre e della madre della vittima, dopo le dichiarazioni prodotte durante il processo dalla madre Franca Ballerini. E personalmente mi rimane un dubbio, che si sia trattata solo di una perfidia della Ballerini, facilmente scopribile oggi con un semplice esame del DNA.
Spero per lei, la figlia innocente, che non sia veramente figlia del graziato il quale, una volta uscito di galera si è fatto trovare con ingenti quantitativi di droga in Perù. Di nuovo carcere e revoca della Grazia, così scrivono i giornali, che non hanno impedito che sia da tempo un uomo libero...
Paolo Pan estradato in Italia dopo essere stato beccato con chili di cocaina in Perù |
Misteri della giustizia (volutamente con la g minuscola) italiana...
Giacché se la Grazia gli è stata revocata avrebbe dovuto a questo punto tornare a scontare l'ergastolo a cui era stato condannato fino all'ultimo grado di giudizio.
Invece, scontati (forse) anche gli 8 anni per traffico di droga, oggi lavora a Cinecittà libero e felice.
Ma anche la Ballerini "si è rifatta una vita", come si usa dire: si è sposata di nuovo.
E vissero tutti felici e contenti, tranne la madre di Fulvio che è morta di crepacuore, seguita dal padre che, fortunatamente per lui, è morto nel 1992 senza vedere l'elargizione della Grazia da parte di quel Presidente della Repubblica (ahimé), ma dicendo comunque:
Il maresciallo dei Carabinieri Savoia che trovò il corpo di Fulvio Magliacani disse:. «Ricordo lo sguardo di quell’uomo che una sera bussò alla porta del mio ufficio e mi chiese aiuto. Papà Magliacani è morto cinque anni fa. Di dolore. Mi aveva chiesto giustizia. Abbiamo fatto il nostro dovere. Il resto non mi riguarda».
Il resto lo fanno i magistrati e non è un bel resto.