mercoledì 28 settembre 2016

Da qui al 4 dicembre 2016

Da: Il Fatto Quotidiano

Ponte sullo Stretto, “Renzi? O ha fatto una battuta o ci prende in giro. Qui le autostrade restano chiuse per frana"

di  | 28 settembre 2016
Intervista al sindaco di Messina Renato Accorinti: "Ho visto il premier poco tempo fa in Calabria e diceva che non era totalmente contrario al Ponte ma che prima ci volevano le infrastrutture. In ogni caso posso assicurare che non si farà mai.

 “Io spero che quella di Matteo Renzi sia una battuta, anzi lo sarà sicuramente”. Altrimenti? “Altrimenti è un atteggiamento ingiusto oltre che offensivo”. È furioso Renato Accorinti, il sindaco di Messina che si è visto piovere dal nulla la riapertura da parte del premier alla costruzione del Ponte sullo Stretto.
Eppure il senso delle parole del premier sembra chiaro: rilanciare il progetto del Ponte.
“Ma quale Ponte? Di che cosa sta parlando? Qui abbiamo un sistema ferroviario da seconda guerra mondiale, a binario unico, a gasolio. Sulla Messina – Catania è arrivata una frana e l’autostrada è ancora interrotta. Messina e Catania: due città metropolitane che non sono più collegate tra loro. Che cosa avrebbero fatto se invece una cosa simile si fosse verificata tra Torino e Milano?”

Ho sperato in Matteo Renzi. Doveva farci uscire dalla palude. Ho speso il mio tempo, il carburante della mia auto per due volte e, per due volte, ho pagato un euro per votarlo nel seggio allestito dal PD. Ho dato sul mio 730 il contributo al PD per lui. Quando ha cominciato a fare degli errori, umano che sia, l'ho criticato ma ho visto che ha corretto il tiro. Ad esempio quando voleva dare l'aiuto alle famiglie con redditi altissimi; almeno per la gente come me e dunque nella media. Rita Coltellese *** Scrivere: Renzi svalvola
Poi ha cominciato a dimostrare o di non saper fare quanto promesso o, peggio, di essere in malafede.
1) Ha tolto mi pare 150 milioni di euro alla sperperona e ricca RAI.
Bene!! Però si è rifatto su quelli che il canone l'hanno sempre pagato nonostante le rassicurazioni che "ogni famiglia l'avrebbe pagato solo una volta"!
Cosa ci voleva a lasciare a chi già lo pagava il suo numero di abbonamento, non importa quanti allacci di corrente elettrica avesse a suo carico?
No. Le informazioni le ho cercate dalla RAI con vari mezzi già illustrati su questo blog, dall'ENEL, da Internet ed ho fatto 2 dichiarazioni inviandole addirittura per posta prioritaria.
Nonostante ciò l'altro giorno mi sono ritrovata un secondo addebito in bolletta di cui è titolare con contratto ENEL non residente mio marito, dopo che l'avevano già addebitato al mio nominativo sul contratto ENEL residente della dimora dove viviamo da 37 anni!
Conseguenza: altro tempo speso per telefonate, andare all'Agenzia delle Entrate e fare l'ennesima dichiarazione "perché le altre 2 non andavano bene" essendo non fatte sull'apposito modulo!!!
Renziiiii! Ma non avevi detto che eliminavi la burocrazia?
Io e mio marito paghiamo il canone da quando tu non eri nemmeno nato, 1970, e ce la cavavamo con un semplice c/c postale!!! 
Poi hai tolto i soldi alla RAI e ti sei rifatto sui soliti noti, facendogli perdere la testa e il tempo per capire cosa dovevano fare se avevano più di una casa!!
Risultato ora la RAI dovrebbe aver incassato l'evasione! Allora perché fa più pubblicità delle reti televisive private che vivono SOLO di pubblicità?
2) La "Buona Scuola". Sei il Presidente del Consiglio dei Ministri: alza il telefono e chiedi a quella incapace della Giannini cosa cavolo sta facendo, come gestisce il personale del MIUR, degli USR, dei Provveditorati!
Lo sai, Renzi, che a Roma stanno scioperando e facendo Assemblee, in un momento così delicato per l'anno scolastico nel caos, solo perché gli impiegati poverini dovranno spostarsi in una nuova sede, Roma per Roma?!!! Perché non provvedi? 
E' una vergogna senza limiti: chi non vuole cambiare quartiere per lavorare e chi viene mandato a centinaia di chilometri da casa e deve aspettare i comodi di chi sciopera per non cambiare quartiere!|
Che hai cambiato Renzi? Qui stiamo ancora dentro la palude e non se ne può più dalla puzza!!!
3) I centri di raccolta per i fuggitivi africani falli in Africa. Mettiti d'accordo con i governanti africani. Basta andare con le nostre navi davanti alle coste libiche, basta farci carico del continente africano. Siamo piccoli e pieni di problemi!
Basta la carità per far guadagnare le cooperative rosse o bianche, le ONLUS e compagnia bella.
Non la beviamo più che sia tutta nobiltà d'animo.
E' business, come diceva Buzzi intercettato.
4) Ora il Ponte sullo Stretto. Per farlo la Sicilia deve avere belle strade e non tratturi franosi! Altrimenti è correre sul mare per poi fermarsi per ore e ore in terra ferma! Pura follia! E' lo stesso motivo del NO di Raggi alle Olimpiadi. Vogliamo che i nostri soldi di spremuti contribuenti vengano spesi per noi! Non per arricchire i Caltagirone e compagni per poi stare sempre con il resto da terzo mondo!
Concludendo: la mia vita non è migliorata negli ultimi tempi grazie al tuo governo; avevo subito la diminuzione della mia non splendida pensione, grazie all'IRPEF regionale e comunale aumentate, continuando ad appoggiarti... Ma ora stai esagerando. 

Tutto drammaticamente vero!

Da: ITALIA OGGI


 di Giancarlo Dessi 
 
Tecnostress da dirigenti. Aumentano, soprattutto per i presidi, i carichi di lavoro da svolgere sempre più spesso connessi ad Internet da casa e nel tempo libero. L'ultimo episodio, in ordine di tempo, la convalida dei contratti dei neoassunti, per cui le scuole, cioè i dirigenti scolastici, hanno praticamente dovuto lavorare di notte o nel fine settimana. Con una nota fatta pervenire alle scuole nel pomeriggio dello scorso venerdì 16 settembre, il Miur ha comunicato che per convalidare i contratti e garantire la liquidazione dello stipendio del mese di settembre dei neoimmessi, le funzioni del Sidi sarebbero state disponibili fino alle 22 dello stesso 16 settembre, fino alle 20 di sabato 17 e domenica 18 ed eccezionalmente fino alle 22 di lunedì 19 settembre.
La cosa ha mandato su tutte le furie i sindacati. »Il discorso è semplice e chiaro, dicono dalla Flc-Cgil: le segreterie scolastiche devono lavorare di sera, di notte, di sabato e di domenica se non vogliono trovare intasate, il lunedì successivo, le linee di comunicazione e rischiare di far saltare lo stipendio di settembre dei docenti neo immessi». Ma sono soprattutto i presidi che non possono più fare a meno di accedere al Sidi o alla posta elettronica anche dal telefonino, di sera, nel week end e durante le ferie, per implementare dati e procedure.
Si tratta di operazioni per altro delicate, come nel caso della convalida dei contratti o della chiamata diretta, per il livello delle conseguenze e delle responsabilità in caso di sviste, ritardi ed errori, sempre più probabili, soprattutto se si considerano i tempi con cui risultano implementate a livello prodromico dall'amministrazione.
Come nel caso della chiamata diretta: anche in quell'occasione, si ricorderà, sia per la chiamata di agosto che per quella di settembre, le comunicazioni sono state inviate dal miur alle scuole sempre di venerdì pomeriggio, a segreterie chiuse e con un delay di almeno due giorni e mezzo per quelle con il sabato chiuso. I dirigenti scolastici non possono staccare la spina. Cosa che ha costretto molti di loro a caricarsi gli account della posta elettronica istituzionale nei propri device, a cui ormai accedono pure in autobus, in fila alla cassa, dal divano di casa, sabato, domenica e feste comandate incluse. Paradossale se si pensa che, fino ad un anno fa, a proposito dei presidi non si faceva altro che parlare di molestie burocratiche.
La realtà è che l'efficientamento ottenuto a costo zero con la dematerializzazione è stato già pagato dal dirigente scolastico di tasca propria, visto che non può nemmeno contare su bonus o deduzioni per l'acquisto di servizi o dispositivi tecnologici. Ma si parla anche di tecnostress. Mentre la stessa Cgil annuncia l'apertura di un nuovo fronte del confronto contrattuale, perché «disconnettersi è un diritto», di recente in Francia è stata adottata una legge che vieta l'uso delle e-mail aziendali al di fuori dell'orario di lavoro. Un atto dovuto, dicono i detrattori, con cui mettere al riparo le aziende da richieste risarcitorie per i danni alla salute procurati dal flusso ininterrotto del lavoro on line. Basterà infatti che il datore di lavoro inviti per i iscritto i dipendenti a non usare la mail in orario extralavorativo. Cosa che, se in Francia sembra poco, per i dirigenti scolastici italiani sarebbe già una conquista.
Verissimo tutto quanto scritto in questo lucidissimo articolo.
Questa è la messa in pratica della "Buona Scuola" di Matteo Renzi.
Colpa della Ministro Giannini, dei Dirigenti superpagati del MIUR, mentre i Dirigenti Scolastici, pagati 10 volte di meno dei papaveri del Ministero, debbono lavorare 10 volte di più. 
La Ministro, con il suo brutto sorriso, continua a rassicurare che "tutto va bene" mentre non va bene per niente: l'articolo denuncia chiaramente la follia di ordini e diktat che partono dal MIUR  con preavvisi di ore!!!!
D'altra parte la stessa cosa è stata fatta a migliaia di professori immessi in ruolo e scaraventati come se fossero non esseri umani, ma spazzatura, a centinaia di chilometri da casa e famiglia!
Inutile documentare nel concreto dei fatti situazioni umane e professionali inaccettabili, al limite dell'abuso d'ufficio se non addirittura incostituzionali, la Giannini continua ipocritamente a dire che "tutto va bene"!
Andrà bene per lei e per Renzi che non le chiede conto di questa vergognosa situazione, ma non per migliaia di persone di tutto rispetto che non vengono rispettate!
Ad oggi, 28 settembre, debbono ancora uscire le graduatorie delle utilizzazioni e delle assegnazioni provvisorie in molte regioni e provincie e le persone più corrette fanno i pendolari a centinaia di chilometri spendendo l'intero stipendio e rimettendoci!
Andrebbero la Giannini e Renzi a lavorare spendendo tutti i loro introiti e rimettendoci?
Si rendono conto che stanno gettando sulle spalle della Scuola un carico inaccettabile con una Riforma che sulla carta potrebbe essere valida ma che il MIUR sta applicando da cani?
Si rendono conto del danno sociale e della conseguente ricaduta di sfiducia nei confronti di questo governo visto che tocca tanti soggetti: non solo Presidi e Professori, ma anche le famiglie che hanno i figli senza insegnanti, e alle elementari per questo sono costretti a non far decollare il tempo pieno con disagio per i genitori che lavorano?
Renzi moltiplichi in media il malcontento per ogni Preside, per ogni insegnante, per ogni genitore, almeno  per tre persone a loro legate, e farà un bel numero che voterà NO al suo referendum perché non si fida più della ricaduta delle sue riforme belle solo sulla carta.