Tutto sommato Giammaria TAMMARO ha ragione e condivido quello che esprime;
effettivamente, e così come ci dice: -"quella che poteva essere la rinascita della serialità
in Rai, è stata solo un’altra, patetica fiction."- Il problema è che la RAI è un carrozzone
di promossi per appartenenza politica e leccaculi vari, che ci possono proporre gentaglia
simile, oltre a farci pagare il canone in bolletta e per farci un mediocre sceneggiato tv
ovvero FICTION con attori americani che recitano in una sorta di DALLAS o simile
ambientato nella FIRENZE DEL CINQUECENTO, MILIARDI DI SOLDI PUBBLICI
BUTTATI NEL CESSO.
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Personalmente, vista la prima puntata, ho
scritto una recensione e poi non l'ho
seguito più: noioso, inventato, regia
discutibile per motivi rilevati un po'
da tutti, anche da quelli a cui è piaciuto.
Forse la colpa è anche dell'attesa creata
da un battage pubblicitario che ha fatto
nascere ben altre aspettative dato
costruire una storia per renderla credibile
e godibile, non mi aspettavo che la nuova serie
di RAI 2 "Rocco Schiavone" mi piacesse.
Mio marito l'ha seguita fin dalla prima puntata, io ho
visto solo la seconda: essenzialmente per Marco Giallini.
Marco Giallini è un attore che mi piace molto; l'ho scoperto
nei film di Verdone e trovo che ha una "faccia da Cinema",
una di quelle facce espressive nate per il cinema. Tipo
Lee Van Cleef o James Coburn, ed altri che sarebbe lungo
elencare.
Nello sceneggiato "Rocco Schiavone" Marco Giallini,
che avevo apprezzato come attore comico (ma sempre
con una punta di intelligente ironia), è un poliziotto
ruvido e serio, molto vero.
Ottime la sceneggiatura e le regia e, cosa rara per me,
mi ha tenuta ferma sulla poltrona fino alla fine.
Bravo l'attore principale ma anche tutti gli altri e si
sente la mano di una buona regia, elemento essenziale
di ogni opera filmica. Vedrò anche le prossime puntate.
Qui la RAI ha fatto un buon prodotto.
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James Coburn |
Lee Van Cleef