Referendum, se vince il Sì... se vince il No
Da Renzi che si rafforza con l'ok alla riforma alla sua caduta se invece prevale il NO. I probabili effetti del voto sul governo, sul quadro politico e sui mercati
a cura di TOMMASO CIRIACO 04 dicembre 2016Ecco gli scenari che si aprono in caso di vittoria del Sì o del No nel referendum sulla riforma costituzionale.GOVERNOSì - Renzi si consolida, nel Pd è resa dei conti
Con la vittoria del Sì il governo si rafforza. Renzi ha tutto il tempo per preparare da Palazzo Chigi le Politiche 2018, anche se resta in campo pure la tentazione di capitalizzare il risultato già tornando alle urne nel 2017. Nel Pd il premier chiude i conti con la sinistra dem. E in vista del congresso tra le ipotesi c'è anche quella di una scissione della minoranza, sconfitta nel braccio di ferro.No - Elezioni in vista. L'ipotesi di una staffetta per arrivarci
Se vince il No, il premier annuncia subito le dimissioni. E se anche il Quirinale lo rimanderà alle Camere per la fiducia, senza crisi formale, il capo del governo fisserà alcuni paletti: elezioni entro la primavera e programma "minimo". L'obiettivo è una nuova legge elettorale. Meno probabile, ma possibile, che Renzi lasci Palazzo Chigi e con una staffetta dia il sostegno del Pd a un altro governo "lampo".MERCATI
Sì - Lo spread scende e le Borse corrono
Gli investitori internazionali, le cancellerie straniere e le istituzioni comunitarie si sono spesi quasi in blocco per il Sì. Una vittoria di Renzi frena eventuali picchi dello spread, alla vigilia del referendum tornato verso quota 200. E placa le turbolenze dei mercati, molto attenti alla stabilità dei governi. Renzi sfrutta questo quadro per alzare il tiro in Europa, sui migranti e contro l'austerità.No - Sale il differenziale con i Bund. La "rete" della Bce Il rischio l'hanno segnalato un po' tutti, dai vertici dell'esecutivo ai giornali stranieri: con il No c'è da attendersi una risalita dello spread (il differenziale Btp-Bund tedeschi) e una performance negativa della Borsa. I più pessimisti hanno immaginato una reazione a catena in grado di mettere a repentaglio la permanenza dell'Italia nell'euro. La Bce è pronta però a fare da scudo per placare queste turbolenze.QUIRINALESì - Il Colle incassa la stabilità e frena nuove elezioni Il Quirinale considera il referendum un passaggio che non coinvolge in alcun modo il governo. La stabilità dell'esecutivo, dunque, non è da considerarsi in gioco, a maggior ragione se dovesse prevalere il Sì. L'obiettivo di Mattarella è la scadenza naturale della legislatura. Il tempo di qui al 2018 può essere utile per consolidare le riforme e cambiare la legge elettorale, su cui pende il giudizio della Consulta.No - Il Quirinale non vuole scossoni: Renzi o soluzione Pd La linea del Colle è che Renzi può restare anche se vince il No. Se il premier darà le dimissioni, sarà probabilmente invitato da Mattarella a verificare in Parlamento l'esistenza di una maggioranza. Se il capo dell'esecutivo dovesse invece sfilarsi da Palazzo Chigi, toccherebbe sempre a lui, come leader del Pd, indicare la soluzione alternativa per un nuovo governo che traghetti il Paese verso le urne.OPPOSIZIONISì - Grillo nei guai. Berlusconi punta sul proprozionaleSe vince Renzi, perde Grillo. Il Movimento sarebbe costretto a fare i conti con una nuova sconfitta, dopo quella delle Europee. A quel punto le tensioni interne al gruppo dirigente dei 5Stelle potrebbero esplodere. E Berlusconi? Ai margini, insidiato da Salvini, spera almeno di rientrare in gioco nella trattativa per modificare l'Italicum. L'obiettivo di Forza Italia è il ritorno al proporzionale.No - Il Cavaliere "chiama" Renzi, Beppe sogna Palazzo ChigiI 5Stelle si preparano a capitalizzare l'eventuale vittoria, invocando urne immediate e opponendosi a ogni accordo sulla legge elettorale, salvo che gli altri non accettino la loro proposta. Il Cavaliere offrirebbe a Renzi la disponibilità a modificare l'Italicum, chedendo un sistema proporzionale che superi il premio di maggioranza, in modo da garantirsi larghe intese dopo le Politiche
L'analisi degli scenari del dopo voto si può fare, evidentemente, nonostante il silenzio elettorale di Legge, se La Repubblica pubblica l'articolo che riporto sopra.Non andrò a votare per scelta meditata. Che il Governo e gli Italiani che sono certi di votare bene votando NO o SI si assumano la responsabilità del loro gesto.Ho l'impressione che molti NO siano contro la persona Matteo Renzi, più che su una meditata e cosciente analisi del testo Costituzionale. Lo si capisce dall'urlata difesa della Costituzione dei Padri Costituenti che dimostra l'assoluta inconsapevolezza che "quella" Costituzione è già stata toccata nel 2001, introducendo la possibilità per le Regioni di legiferare. Molti non ricordano che esattamente 10 anni fa fu portata a Referendum un'altra Riforma Costituzionale approvata nel 2005 in Parlamento: il popolo la bocciò.Quello che temo è la confusione, il voto immerso in un urlìo, in una nebbia a cui sfuggono troppe cose.Matteo Renzi come Capo del Governo non poteva fare tutto bene, e non ha fatto tutto male.Personalmente gli rimprovero aver permesso una campagna propagandistica falsa da parte della TV di Stato sugli arrivi delle barche dall'Africa, con motivazioni insostenibili: 1) che abbiamo bisogno di africani per pagare un domani le nostre pensioni (?), con quali lavori produttivi secondo lui? Questa è gente che dobbiamo solo mantenere totalmente quando ci sono tanti Italiani senza lavoro e, quello che è peggio, quando provano a costruirsi un'attività lo Stato, lungi dall'aiutarli, mette mille ostacoli alle loro iniziative. 2) Ha lasciato la Riforma della Scuola nelle mani di gente che ha pasticciato e, quel che è peggio, scaricato sulle spalle degli ex-Presidi, oggi Dirigenti Scolastici, una caterva di adempimenti Amministrativi che ne soffocano l'esistenza e, se di questo non ne ha percezione, ricevesse i Rappresentanti dell'Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici per apprendere lo Stato dell'arte; 3) ha ignorato la differenza abissale fra le remunerazioni delle Dirigenze dei Burocrati Ministeriali, che egli aveva promesso di combattere, e le Dirigenze operative come appunto gli ex-Presidi e i Dirigenti Medici degli Ospedali del SSN, che realmente operano ogni giorno per risolvere problemi concreti e reali, rischiando per di più denunce penali, mentre i Burocrati imboscati nei Ministeri, ma anche nei Comuni e nelle Regioni, fanno decantare le carte che spostano da una scrivania ad un'altra paralizzando le realtà concrete che comportano anche danni economici ai cittadini, i quali non hanno strumenti legislativi veloci ed economici per ricorrere contro la stasi, non sempre innocente, di certi iter amministrativi; 4) continua a dire che ha abbassato le tasse ma nella mia famiglia, e siamo ormai quattro nuclei familiari distinti, non ne abbiamo avuto traccia, cosa facilmente accertabile dalle nostre rispettive denunce dei redditi, mentre continua una sfacciata illegalità ed evasione in mille forme, dalle case abusive che usufruiscono comunque dei Servizi, alle mense scolastiche, ai ticket sanitari e, a questo filone, si lega il "canone" della RAI addebitato sulle fatture della energia elettrica che, a detta ripetuta del Governo, NON doveva gravare due volte sulle famiglie che hanno la seconda casa, ed io, dopo aver scritto all'ENEL e all'U.R.A.R. che l'abbonamento a nome di mio marito, pagato dal 1970, doveva essere addebitato sulla fattura ENEL che, purtroppo, è a nome mio nella casa dove viviamo, mi sono ritrovata regolarmente detto addebito ma, contemporaneamente, lo abbiamo avuto anche sulla fattura ENEL della seconda casa che, purtroppo, è invece a nome di mio marito, quando detto secondo contratto è specificato in fattura come "fornitura domestica NON residente", dunque paghiamo una tariffa ENEL più alta per questo! Risultato: sono dovuta andare all'Agenzia delle Entrate di zona, perdere una mattinata del mio tempo, fare una ulteriore dichiarazione, sentendomi dire dall'impiegato che ha svolto la pratica che la mia dichiarazione, inviata per posta all'U.R.A.R. di Torino competente per la RAI, "non l'avranno nemmeno letta"!IN ALTRI PAESI IL CITTADINO NON VIENE VESSATO DA CARROZZONI MANTENUTI DALLO STATO RIEMPITI DI BUROCRATI INCOMPETENTI CHE "NON LEGGONO", "NON SANNO", "SPOSTANO LE PRATICHE DA UNA SCRIVANIA ALL'ALTRA CREANDO UN DANNO AL CITTADINO CHE ATTENDE", IN ALTRI PAESI, esempio la NORVEGIA, al cittadino che ha pagato in più delle tasse, arriva a casa il rimborso senza che ne abbia dovuto fare richiesta; sono i loro BUROCRATI che sanno rendersene conto ed evadono legalmente la pratica. Anni fa pagammo il saldo di dicembre della tassa sulla casa alla medesima aliquota dell'anticipo di giugno: il Comune di Rocca Priora nel frattempo aveva ritoccato l'aliquota al ribasso: non sapendolo pagammo Lit. 45.000 di più. Nessuno dell'Ufficio preposto agì come in Norvegia. Pensare di fare file negli uffici, negli orari che a loro fanno comodo, chiedere l'iter per riavere quei soldi non dovuti, ci scoraggiò da ogni tentativo! In compenso, già eravamo nell'euro, da Equitalia di Latina ci arrivò una cartella esattoriale per conto del Comune di Sabaudia per euro 1,50 in meno sulla tassa sulla casa che, per errore di conteggio, mio marito aveva pagato! Egli dovette recarsi a Latina, allo sportello di Equitalia, pagare euro 1,50 + la sanzione.SIAMO UN PAESE PERDUTO CHE SI RIEMPIE LA BOCCA DI EUROPA SOLO SUGLI ARGOMENTI CHE FANNO COMODO A CHI SALE AL GOVERNO, MA GUAI A CERCARE DI CAPIRE COME FANNO, ad esempio, IN NORVEGIA!