Elicotteri e mezzi di terra al lavoro con rischio e fatica al limite della resistenza fisica.
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Foto: gennaio 2017 |
Di fronte alle solite critiche di chi parla ma non agisce, mio figlio, medico, ha detto quello che avevo pensato anch'io; lo riporto come l'ha detto, alla romana: "C'annassero loro a fa' quello che stanno a fa' quelli!"
E lo ha detto animosamente come animosamente l'avevo pensato io, con la rabbia di chi detesta i parolai, buoni solo per criticare e che, se messi alla prova, se la farebbero sotto o cederebbero!
Errori ne ha fatti chi, ospite, non ha scelto di scendere prima che la neve bloccasse tutto. La prova sta nella testimonianza video di un giovane uomo che ha dichiarato al microfono del cronista di aver deciso di scendere quando ancora si poteva farlo e che, uno dei dispersi, di cui ha fatto il nome, l'aveva aiutato con una pala a scansare la neve che aveva davanti alle ruote dell'auto per poter partire. Dunque quel disperso poteva fare altrettanto. Dunque chi ha valutato di poter restare, come lui, ha fatto una scelta: in questi casi si può parlare di "libero arbitrio".
Chi non poteva scegliere, purtroppo per loro, erano tutti i dipendenti lavoratori nel Resort!
Chi poteva decidere per loro era il datore di lavoro, valutando che era il caso di chiudere, vista la situazione estrema fra terremoto e previsione di alto rischio per la neve.
Quei giovani per i quali avere un lavoro, in questa Italia ridotta come è in fatto di disoccupazione, era importante e vincolante.
Loro non potevano dunque decidere di andarsene, doveva farlo il datore di lavoro. E se sono morti là sotto la colpa di qualcuno è.
La prevenzione è l'unica cosa che funziona per l'uomo, in tutti i settori.
I TG e i vari servizi televisivi hanno iniziato a filosofeggiare sulla Natura che a volte è cattiva con noi uomini...
La Natura è il pianeta in cui viviamo e le sue leggi fisiche e biologiche: a volte imprevedibile a volte si. Quando è possibile prevedere alla previsione segue la prudenza... Poi non ci si può lamentare né gli inetti si possono permettere di criticare.
L'inchiesta accerterà eventuali responsabilità di chi ha esposto tanta gente al pericolo, chi pur essendo libero di andarsene non l'ha fatto, chi non aveva i mezzi per aprire la strada e perché ecc. ecc..
Rimane la bellezza e l'abilità umana di chi di notte, in mezzo ad una bufera di neve, ha fatto con gli sci da fondo chilometri in salita fino al luogo della tragedia: non li pagava nessuno per farlo, solo la bellezza della loro interiorità e la forza e l'abilità nel compiere una simile impresa. Gente così brilla e illumina quei tanti miseri che non muovono un dito se non li pagano!
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2 commenti:
Mi ricordo anch'io dell'intervista all'uomo che con la sua famiglia, visto il continuare della bufera ha liberato la sua auto dalla neve e si è accodato all'ultimo mezzo spazzaneve per lasciare il resort. Perchè gli altri ospiti della struttura non l'hanno seguito. Era forse più bello farsi il bagno in piscina calda attorniati da cumuli di neve??
Purtroppo non possiamo prevedere il futuro, ma possiamo valutare le situazioni ed usare la prudenza. Quel signore che se ne è andato l'ha usata. Il mio pensiero doloroso va a chi non se ne poteva andare perché lì lavorava: a mio avviso era il datore di lavoro che doveva decidere di chiudere e far andare via tutti dietro lo spazzaneve, vista la situazione neve in evoluzione peggiorativa con un'allerta 4 su una scala con massimo 5.
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