martedì 14 febbraio 2017

Il Papa gesuita va cauto

Da: Avvenire.it Vaticano. Il Papa nomina un inviato speciale a Medjugorje


Giacomo Gambassi sabato 11 febbraio 2017
Si tratta dell'arcivescovo polacco Hoser. L'incarico avrà carattere 
«esclusivamente pastorale» e non riguarderà le presunte 
apparizioni mariane. Il presule: accetto una missione non facile

Ha ragione il presule a definirla
"missione non facile"! La gente
ha bisogno di credere che una statua 
possa sanguinare ad esempio. Ci crede anche se 
quel sangue, fatto esaminare, risulti
incontestabilmente sangue umano, 
con un DNA magari come quello
della madonna piangente di Civitavecchia
inesorabilmente portatore della coppia 
cromosomica XY, anche se la statuetta raffigura 
una femmina: la Madonna!
Ma la superstizione delle povere menti smarrite vuole credere
al miracolo! Guai a togliergli la speranza in un miracolo! Il gesso 
o il marmo che piange lacrime! Acqua o sangue fa lo stesso!
Per questo la missione del presule è difficile!
I preti sanno far fatica a far credere che ci sia un Dio 
unico per tutti, anche se ognuno se lo figura come gli pare,
musulmani, ebrei, induisti ecc. ecc.. Più difficile è strappare
alle masse, che vogliono credere ai miracoli, l'osso della
speranza! E, a volte, anche l'osso del "business" di tutti i 
commercianti, gli albergatori ecc. ecc. che dei pellegrinaggi 
vivono.
L'ho visto a Lourdes dove anch'io, ormai laica, sono andata
per aver fatto una promessa, forse solo a me stessa, in un 
momento di dolore e disperazione. Tutto si è risolto bene
per il mio nipotino, ma in quel momento anch'io, come tutti,
ho avuto bisogno di aggrapparmi a qualcosa per non 
impazzire. Lo sa bene la Chiesa, che su questo bisogno
vive, e lo sa il gesuita che ora siede sul soglio di Pietro.
Che fatica essere Uomini!

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